Ripetitori telefonici installati nel cuore della città a pochi metri di distanza in linea d'aria
Ripetitori telefonici installati nel cuore della città a pochi metri di distanza in linea d'aria
Attualità

Installato ripetitore nel cuore della città di Andria, insorgono i residenti

Appello alla Sindaca, Giovanna Bruno, garante della salute dei cittadini

Al via la raccolta firme contro la recente installazione di un ripetitore telefonico in via Don Luigi Sturzo n. 70, a meno di 40 mt in linea d'area da un altro potente ripetitore posto in viale Istria n. 87.

Si tratta di una zona centrale della città, densamente abitata, dove è anche presente un importante poliambulatorio di medici di famiglia (adiacente al palazzo oggetto dell'installazione), gli ambulatori della ASL e due asili privati.

Nel giro di poco tempo, raccolte ben 300 firme di cittadini, molti dei quali riferiscono elettori della Sindaca Giovanna Bruno, ed è proprio a lei che rivolgono un corale appello, confidando in un suo celere intervento.

«Apprezziamo l'impegno del comune di Andria, di voler regolamentare e gestire meglio tali impianti di telefonia mobile, tramite determina dirigenziale n. 4808 del 02/01/25, con l'incarico alla POLAB SRL (che potrebbe essere interessata per una consulenza sul tema), ma a nostro avviso, tale nuovo impianto è contrario agli "obiettivi di qualità" (art. 3) dell'attuale regolamento comunale del 2016 – scrivono i residenti della zona interessata - Tale regolamento parla di minimizzare e rendere uniforme l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, per la salvaguardia della salute come diritto fondamentale dell'uomo, minimizzare i fattori di intrusione visiva del paesaggio urbano e molto altro, in più il comma 9 dell'art. 4, prevede in caso di nuove installazioni nel raggio di 100 mt da altre esistenti, di adottare misure di condivisione delle infrastrutture per contenerne l'impatto ambientale. Tutto questo non è stato rispettato».

Indignazione anche da parte del dott. Dino Leonetti, impegnato da sempre alla lotta contro l'inquinamento ambientale per la salvaguardia della salute dei cittadini «Continua lo sfregio delle regole e del diritto a non ammalarsi per cause evitabili. Hanno piazzato un altro ripetitore a fianco del nostro ambulatorio e vicino a due asili nido. Disatteso il regolamento comunale per le installazioni e il piano di localizzazione. Il Comune ha stipulato un patto di cooperazione con un gestore della telefonia e allora mi chiedo cos'altro aspettarci. Mi sento in colpa per i nostri bambini, indebitamente esposti a fattori di rischio di sofferenza evitabile. E' una vergogna!»

Nonostante, i numerosi ed evidenti studi scientifici che correlano i danni biologici alle radiazioni, i residenti fanno appello perlomeno al "Principio di cautela" ovvero che nel dubbio sarebbe meglio evitare rischi e quindi chiedono di far rimuovere il ripetitore e di far monitorare i campi elettromagnetici che insistono su tutto il quartiere, attraverso un monitoraggio sia dell'ARPA, che di società indipendenti che possano valutare il rischio biologico, derivante dall'inquinamento elettromagnetico a cui si è sottoposti e non solo «Le chiediamo cortesemente di fornirci la documentazione autorizzativa del progetto, la data effettiva di installazione dell'impianto ed eventualmente verificare l'autorizzazione e la scadenza del contratto dell'impianto già esistente in Viale Istria 87.» affinche il diritto alla salute dei cittadini venga garantito e tutelato «Ci appelliamo al Suo ruolo di Garante della salute dei cittadini, che è prerogativa di Sindaco, ma anche della Sua sensibilità di madre. I bambini, infatti, sono le prime vittime dei danni da radiazioni, come lei ben sa» concludono i residenti.
Foto aerea che mostra ubicazione dei ripetitori nel centro città di  Andria
  • antenne per la telefonia mobile
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