Attualità
Inquinamento ad Andria: nuovi interventi per il Movimento Consumatori, Onda d'Urto e Legambiente Andria
Sulle condizioni della salute pubblica ad Andria molti gli interrogativi che attendono ancora risposte
Andria - martedì 6 novembre 2018
23.26
Negli ultimi giorni, dobbiamo registrare nuove prese di posizione da parte di associazioni circa lo stato di salute nella nostra città.
Dai rispettivi profili fb, riportiamo l'intervento della responsabile del Movimento Consumatori ad Andria, Mariella Inchingolo, circa la vicenda della questione falda, che ha avuto inizio dalla situazione d'inquinamento in cui si trova il pozzo n.4 situato in via vecchia Barletta,
"Molti cittadini ci stanno interpellando su una questione di salute pubblica che non preoccupa solo i medici e i volontari di alcune associazioni civiche ma ciascun consumatore consapevole.
La qualità del cibo è un piacere al quale ciascuno di noi ha diritto, se poi parliamo di sicurezza alimentare aggiungiamo che è un dovere dei produttori e di chi è deputato alla sorveglianza igienico-sanitaria garantirne il soddisfacimento del controllo puntuale e continuativo.
E' notizia recente di una inchiesta giudiziaria scaturita dalla denuncia di un cittadino che ha evidenziato, previe analisi chimico-tossicologiche molto accurate, la presenza di sostanze chimiche tossiche e addirittura cancerogene presenti nell'acqua attinta dalla falda acquifera per il tramite del pozzo artesiano insistente nella proprietà privata.
E' osservazione perfino banale considerare che l'acqua delle falde venga attinta attraverso i pozzi artesiani dai contadini ed utilizzata a scopo irriguo.
Poiché il territorio agro-alimentare di Andria è molto vasto e i pozzi artesiani sono numerosi, ci chiediamo se sia stata fatta una valutazione della qualità delle acque nei pozzi artesiani medesimi, se siano stati informati i contadini, se vengano effettuati controlli sui residui di sostanze chimiche presenti nei prodotti agricoli coltivati nelle zone a valle del pozzo da cui è iniziata l'indagine.
Il Movimento Consumatori ha a cuore la qualità del cibo e soprattutto la salute dei cittadini che incolpevolmente dovessero trovarsi a consumare alimenti a sospetto avvelenamento da sostanze nocive.
A tal proposito vorremmo sapere anche quali siano gli interventi e le azioni che si intendono mettere in moto per evitare che il cibo esposto ai gas di scarico dei veicoli circolanti in città sia commercializzato senza nessun tipo di argine se non sporadici interventi che vengono immediatamente elusi.
Il motivo è sempre lo stesso: la qualità del cibo significa qualità della salute dei consumatori", conclude la nota di Mariella Inchingolo
E intanto è di queste ore la nuova nota di Onda d'Urto e di Legambiente Andria che "mercoledì 31 ottobre, visto l'immobilismo generale, è stata inviata tramite posta certificata a firma del Circolo Legambiente di Andria e di Onda d'Urto uniti contro il cancro, ad Arpa Puglia, Regione Puglia, ASL BAT, Provincia BAT, Comune di Andria e per conoscenza ai consiglieri Regionali andriesi, una nota con il seguente oggetto:
"Contaminazione da Cloruro di vinile e Tetracloroetilene delle acque di falda nell'ambito del territorio di Andria. Accertamento delle responsabilità della contaminazione ed analisi di rischi sanitari ed ambietali. Attendiamo risposte".
Dai rispettivi profili fb, riportiamo l'intervento della responsabile del Movimento Consumatori ad Andria, Mariella Inchingolo, circa la vicenda della questione falda, che ha avuto inizio dalla situazione d'inquinamento in cui si trova il pozzo n.4 situato in via vecchia Barletta,
"Molti cittadini ci stanno interpellando su una questione di salute pubblica che non preoccupa solo i medici e i volontari di alcune associazioni civiche ma ciascun consumatore consapevole.
La qualità del cibo è un piacere al quale ciascuno di noi ha diritto, se poi parliamo di sicurezza alimentare aggiungiamo che è un dovere dei produttori e di chi è deputato alla sorveglianza igienico-sanitaria garantirne il soddisfacimento del controllo puntuale e continuativo.
E' notizia recente di una inchiesta giudiziaria scaturita dalla denuncia di un cittadino che ha evidenziato, previe analisi chimico-tossicologiche molto accurate, la presenza di sostanze chimiche tossiche e addirittura cancerogene presenti nell'acqua attinta dalla falda acquifera per il tramite del pozzo artesiano insistente nella proprietà privata.
E' osservazione perfino banale considerare che l'acqua delle falde venga attinta attraverso i pozzi artesiani dai contadini ed utilizzata a scopo irriguo.
Poiché il territorio agro-alimentare di Andria è molto vasto e i pozzi artesiani sono numerosi, ci chiediamo se sia stata fatta una valutazione della qualità delle acque nei pozzi artesiani medesimi, se siano stati informati i contadini, se vengano effettuati controlli sui residui di sostanze chimiche presenti nei prodotti agricoli coltivati nelle zone a valle del pozzo da cui è iniziata l'indagine.
Il Movimento Consumatori ha a cuore la qualità del cibo e soprattutto la salute dei cittadini che incolpevolmente dovessero trovarsi a consumare alimenti a sospetto avvelenamento da sostanze nocive.
A tal proposito vorremmo sapere anche quali siano gli interventi e le azioni che si intendono mettere in moto per evitare che il cibo esposto ai gas di scarico dei veicoli circolanti in città sia commercializzato senza nessun tipo di argine se non sporadici interventi che vengono immediatamente elusi.
Il motivo è sempre lo stesso: la qualità del cibo significa qualità della salute dei consumatori", conclude la nota di Mariella Inchingolo
E intanto è di queste ore la nuova nota di Onda d'Urto e di Legambiente Andria che "mercoledì 31 ottobre, visto l'immobilismo generale, è stata inviata tramite posta certificata a firma del Circolo Legambiente di Andria e di Onda d'Urto uniti contro il cancro, ad Arpa Puglia, Regione Puglia, ASL BAT, Provincia BAT, Comune di Andria e per conoscenza ai consiglieri Regionali andriesi, una nota con il seguente oggetto:
"Contaminazione da Cloruro di vinile e Tetracloroetilene delle acque di falda nell'ambito del territorio di Andria. Accertamento delle responsabilità della contaminazione ed analisi di rischi sanitari ed ambietali. Attendiamo risposte".