Vita di città
Infermiere andriese in trincea si vaccina: «Ora le nozze, rimandate due volte per il Covid»
Vincenzo Abbasciano, 32 anni, lavora a Roma. La sua compagna Valeria infermiera al "Bonomo" di Andria
Andria - lunedì 4 gennaio 2021
12.10
Sale ad 84.027, secondo i dati ufficiali aggiornati alla tarda mattina del 4 gennaio, il numero dei vaccinati contro il Covid-19. Il Lazio, con 17.374 vaccinati, è la regione con il più alto numero di somministrazioni in assoluto; mentre la Provincia Autonoma di Trento è in testa alla classifica per quanto riguarda la percentuale dei vaccinati (45,1%) sul numero di dosi consegnate (4.975).
Tra questi c'è anche un giovane infermiere di Andria, si chiama Vincenzo Abbasciano, 32 anni, e da un anno lavora nel reparto di Cardiochirurgia e Trapianto di Cuore all'ospedale San Camillo Forlanini di Roma. Lui come tanti altri sanitari in trincea da marzo scorso, da quando il coronavirus ha sconvolto la quotidianità di noi tutti. Una storia come tante, che raccontiamo perchè Vincenzo nel 2020 avrebbe anche dovuto sposarsi con la sua compagna, Valeria, anche lei infermiera, all'ospedale "Lorenzo Bonomo" di Andria. Nozze rimandate per ben due volte, a causa della pandemia. Tutto rinviato al 2021.
Vincenzo non appena ha potuto si è vaccinato perchè lui e la sua compagna combattono «questa battaglia quotidianamente senza sosta», e nel mese di novembre, hanno «fatto i conti da vicino col virus».
«Sono orgoglioso ed emozionato quest'oggi, penso che per un sanitario vaccinarsi non dovrebbe essere un'opinione, ma una grande opportunità oltre che responsabilità. E poi lo dobbiamo, per tutti quelli che non ce l'hanno fatta e per tutti quelli che si stanno aggrappando alla vita», scrive l'infermiere alla redazione di AndriaViva per condividere con tutti i suoi concittadini questa esperienza.
In Puglia solo nella giornata di sabato 2 gennaio sono state effettuate oltre 2800 somministrazioni di vaccino anti-Covid. Lo fa sapere l'assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco. Sono 30 le postazioni, in tutte le province, impegnate nelle attività di vaccinazione del personale sanitario e degli ospiti e operatori delle Rsa. «Un dato significativo se si considera che si continua a lavorare anche di sabato e domenica, nel pieno del periodo festivo, garantendo la prosecuzione di tutte le altre attività sanitarie e di prevenzione».
Tra questi c'è anche un giovane infermiere di Andria, si chiama Vincenzo Abbasciano, 32 anni, e da un anno lavora nel reparto di Cardiochirurgia e Trapianto di Cuore all'ospedale San Camillo Forlanini di Roma. Lui come tanti altri sanitari in trincea da marzo scorso, da quando il coronavirus ha sconvolto la quotidianità di noi tutti. Una storia come tante, che raccontiamo perchè Vincenzo nel 2020 avrebbe anche dovuto sposarsi con la sua compagna, Valeria, anche lei infermiera, all'ospedale "Lorenzo Bonomo" di Andria. Nozze rimandate per ben due volte, a causa della pandemia. Tutto rinviato al 2021.
Vincenzo non appena ha potuto si è vaccinato perchè lui e la sua compagna combattono «questa battaglia quotidianamente senza sosta», e nel mese di novembre, hanno «fatto i conti da vicino col virus».
«Sono orgoglioso ed emozionato quest'oggi, penso che per un sanitario vaccinarsi non dovrebbe essere un'opinione, ma una grande opportunità oltre che responsabilità. E poi lo dobbiamo, per tutti quelli che non ce l'hanno fatta e per tutti quelli che si stanno aggrappando alla vita», scrive l'infermiere alla redazione di AndriaViva per condividere con tutti i suoi concittadini questa esperienza.
In Puglia solo nella giornata di sabato 2 gennaio sono state effettuate oltre 2800 somministrazioni di vaccino anti-Covid. Lo fa sapere l'assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco. Sono 30 le postazioni, in tutte le province, impegnate nelle attività di vaccinazione del personale sanitario e degli ospiti e operatori delle Rsa. «Un dato significativo se si considera che si continua a lavorare anche di sabato e domenica, nel pieno del periodo festivo, garantendo la prosecuzione di tutte le altre attività sanitarie e di prevenzione».