Vita di città
Indagine Legambiente: Andria la prima città della Puglia per indice di inquinamento
E' negativo l'esame compiuto dall'indagine di Legambiente 2022 “Mal Aria di città". In allegato il REPORT completo
Andria - lunedì 30 gennaio 2023
11.00
E' purtroppo Andria, tra le città pugliesi prese in esame dal report di Legambiente "Mal Aria di città" ad essere in cima a questa classifica.
La Città Fidelis ha sforato per ben 47 giorni il limite consentito da legge per il PM10, ovvero le polveri sottili. In allegato il REPORT completo.
In pratica, i valori che la fanno schizzare al primo posto di questa negativa classifica danno Andria, nelle città capoluogo di provincia, per la concentrazione media annuale nel 2022 di Polveri sottili (PM10 e PM2.5), rispettivamente al 34 % ed al 16% e di Biossido di azoto (NO2 ) al 22 %.
Secondo Legambiente, nel 2022, 29 città su 95 hanno superato i limiti giornalieri di PM10. Le situazioni peggiori a Torino, Milano, Modena, Asti, Padova e Venezia che hanno registrato più del doppio degli sforamenti consentiti. Rispetto ai nuovi target europei previsti al 2030, situazione ancora più critica: fuorilegge il 76% delle città per il PM10, l'84% per il PM2.5 e il 61% per l'NO2.
"Per rendere le nostre città più vivibili e sostenibili, serve un cambio di passo e una maggiore attenzione da parte di Governo e amministrazioni locali. Ecco le nostre proposte: zone a zero emissioni, città 30 km all'ora, potenziamento del trasporto pubblico, elettrificazione autobus e sharing mobility", sottolineano da Legambiente.
Un dato di fortissima preoccupazione che fa registrare la reazione del mondo associazionistico. Dal Comitato di Quartiere Europa, lo storico ed attivissimo sodalizio fondato 26 anni fa dall'attivista sociale Savino Montaruli: "ad Andria, tra le tante e numerose emergenze, c'è anche quella ambientale. Un'emergenza che ha risvolti pesantissimi sulla salute umana e sulla qualità di vita dei cittadini, ridotta ai minimi termini e fortemente compromessa. Il Report di Legambiente parla chiaro e questa volta anche coloro che non vogliono ammettere il fallimento delle politiche ambientali (inesistenti) nella città di Andria sono costretti a farlo".
La Città Fidelis ha sforato per ben 47 giorni il limite consentito da legge per il PM10, ovvero le polveri sottili. In allegato il REPORT completo.
In pratica, i valori che la fanno schizzare al primo posto di questa negativa classifica danno Andria, nelle città capoluogo di provincia, per la concentrazione media annuale nel 2022 di Polveri sottili (PM10 e PM2.5), rispettivamente al 34 % ed al 16% e di Biossido di azoto (NO2 ) al 22 %.
Secondo Legambiente, nel 2022, 29 città su 95 hanno superato i limiti giornalieri di PM10. Le situazioni peggiori a Torino, Milano, Modena, Asti, Padova e Venezia che hanno registrato più del doppio degli sforamenti consentiti. Rispetto ai nuovi target europei previsti al 2030, situazione ancora più critica: fuorilegge il 76% delle città per il PM10, l'84% per il PM2.5 e il 61% per l'NO2.
"Per rendere le nostre città più vivibili e sostenibili, serve un cambio di passo e una maggiore attenzione da parte di Governo e amministrazioni locali. Ecco le nostre proposte: zone a zero emissioni, città 30 km all'ora, potenziamento del trasporto pubblico, elettrificazione autobus e sharing mobility", sottolineano da Legambiente.
Un dato di fortissima preoccupazione che fa registrare la reazione del mondo associazionistico. Dal Comitato di Quartiere Europa, lo storico ed attivissimo sodalizio fondato 26 anni fa dall'attivista sociale Savino Montaruli: "ad Andria, tra le tante e numerose emergenze, c'è anche quella ambientale. Un'emergenza che ha risvolti pesantissimi sulla salute umana e sulla qualità di vita dei cittadini, ridotta ai minimi termini e fortemente compromessa. Il Report di Legambiente parla chiaro e questa volta anche coloro che non vogliono ammettere il fallimento delle politiche ambientali (inesistenti) nella città di Andria sono costretti a farlo".