Commento
Incidente stradale Andria Trani: “Scusa Zio, ma il dolore non risveglia le coscienze”
Una lettera, uno sfogo personale anonimo, dopo l'ennesima tragedia sull'Andria-Trani, affinché possa essere utile a smuovere le coscienze della nostra politica
Andria - lunedì 9 gennaio 2023
13.36
"Oggi come allora. Stesso mese, stesso luogo e tante giovani anime coinvolte.
Porto il tuo nome, non ti ho mai conosciuto, ma ho vissuto il dolore famigliare dei sogni strappati ad un ventenne.
33 ANNI. Tante, Tantissime, Troppe anime sacrificate sulla quella strada della morte.
Famiglie sconvolte dal dolore, destini mutati dalle tragedie, vite spezzate e futuri infranti.
33 ANNI. Non sono bastati a smuovere le coscienze vuote di chi gestisce quella becera politica fatta solo di soprusi, favoritismi, che guarda solo ai vantaggi personali, agli interessi degli amici, che non riesce ad impegnarsi con tutte le forze per l'interesse comune.
In 30 anni quella strada l'ho percorsa centinaia di volte, ho rischiato anch'io di rimanerci, ed ogni volta ho maledetto quel punto e mi sono chiesto perché in un'epoca dove tutto cambia velocemente, in cui il progresso ci aiuta svolgere cose impensabili fino a qualche anno fa, siamo in grado di lasciare immutata una strada che semina morte.
Benvenuti nella terra a senso unico, terra di nessuno, perchè nessuno ha la Responsabilità delle disgrazie e tutti hanno l'onore di quelle piccole e insignificanti vittorie. Qui si muore mentre prendi un treno che viaggia su un solo binario, mentre torni a casa da una serata con gli amici su una strada lasciata indietro nel tempo, o per una malattia presa forse perché hanno trattato male la Tua terra.
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Scusa Zio, ma il dolore non risveglia le coscienze.
E la Comunità piange".
AC
Porto il tuo nome, non ti ho mai conosciuto, ma ho vissuto il dolore famigliare dei sogni strappati ad un ventenne.
33 ANNI. Tante, Tantissime, Troppe anime sacrificate sulla quella strada della morte.
Famiglie sconvolte dal dolore, destini mutati dalle tragedie, vite spezzate e futuri infranti.
33 ANNI. Non sono bastati a smuovere le coscienze vuote di chi gestisce quella becera politica fatta solo di soprusi, favoritismi, che guarda solo ai vantaggi personali, agli interessi degli amici, che non riesce ad impegnarsi con tutte le forze per l'interesse comune.
In 30 anni quella strada l'ho percorsa centinaia di volte, ho rischiato anch'io di rimanerci, ed ogni volta ho maledetto quel punto e mi sono chiesto perché in un'epoca dove tutto cambia velocemente, in cui il progresso ci aiuta svolgere cose impensabili fino a qualche anno fa, siamo in grado di lasciare immutata una strada che semina morte.
Benvenuti nella terra a senso unico, terra di nessuno, perchè nessuno ha la Responsabilità delle disgrazie e tutti hanno l'onore di quelle piccole e insignificanti vittorie. Qui si muore mentre prendi un treno che viaggia su un solo binario, mentre torni a casa da una serata con gli amici su una strada lasciata indietro nel tempo, o per una malattia presa forse perché hanno trattato male la Tua terra.
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Scusa Zio, ma il dolore non risveglia le coscienze.
E la Comunità piange".
AC