Eventi e cultura
Incidente ferroviario, all'Itis Jannuzzi è viva la memoria degli studenti vittime del disastro. Le mamme: "I nostri figli nel cuore"
Consegnate tre borse di studio ad altrettanti ragazzi che si sono diplomati lo scorso anno
Andria - sabato 12 novembre 2022
13.06
Ricordare e seminare, dicono dalla scuola superiore Jannuzzi, la stessa frequentata da tre studenti fino al 12 luglio del 2016, vittime dell'incidente ferroviario tra Andria e Corato. Alla loro memoria sono dedicate tre borse di studio ad altrettanti studenti (uno per ogni indirizzo, Meccanica, Informatica ed Elettronica) che si sono diplomati con il massimo dei voti nel corso dell'anno scolastico 2021/2022 e ora sono fuori per proseguire gli studi. Così gli ex compagni ricordano Antonio Summo, Francesco Ludovico Tedone e Gabriele Zingaro
"Queste manifestazioni ci riempiono il cuore perché ci fanno capire che i nostri ragazzi hanno lasciato qualcosa prima di andare via", ha detto la mamma di Francesco Ludovico.
"La mia vita è cambiata, un figlio non si dimentica mai e la forza me la dà la fede" aggiunge la mamma di Gabriele.
Ogni anno l'Itis ricorda i tre studenti scomparsi con una cerimonia a scuola affinchè tutte le istituzioni e i cittadini riflettano sul senso di responsabilità e impegno a cui ciascuno di noi è chiamato nel proprio impegno quotidiano. L'idea di conferire le borse di studio, in memoria dei tre studenti, è stata accolta dalla Presidenza del Consiglio comunale di Andria che, su proposta della scuola, ha ritenuto doveroso, istituire la prima edizione dell'evento, per concretizzare il senso del ricordo che la comunità deve avere nei confronti di chi ha prematuramente perso la vita. Ai giovani, protagonisti del futuro, è affidato il cambiamento della nostra società, perché attraverso la formazione scolastica, possano esprimere le proprie capacità, i propri bisogni e desideri, la propria visione del mondo sul presente e sul futuro. Alla cerimonia hanno partecipato le autorità civili, militari, religiose e l'intera comunità scolastica dell'Itis. Ad essere premiati sono stati Roberta Chiffi, Giuseppe Stillavato e Nicola Di Trani, che hanno lasciato la scuola con il massimo dei voti e ora sono all'Università infatti si sono collegati online con la manifestazione.
"Da mamma provo un disagio incredibile perché è innaturale che un genitore vada a seppellire suo figlio e poi c'è rabbia per questo figlio che non c'è più e per una storia che arriva a concludersi", ha riferito con commozione la Sindaca.
"Queste manifestazioni ci riempiono il cuore perché ci fanno capire che i nostri ragazzi hanno lasciato qualcosa prima di andare via", ha detto la mamma di Francesco Ludovico.
"La mia vita è cambiata, un figlio non si dimentica mai e la forza me la dà la fede" aggiunge la mamma di Gabriele.
Ogni anno l'Itis ricorda i tre studenti scomparsi con una cerimonia a scuola affinchè tutte le istituzioni e i cittadini riflettano sul senso di responsabilità e impegno a cui ciascuno di noi è chiamato nel proprio impegno quotidiano. L'idea di conferire le borse di studio, in memoria dei tre studenti, è stata accolta dalla Presidenza del Consiglio comunale di Andria che, su proposta della scuola, ha ritenuto doveroso, istituire la prima edizione dell'evento, per concretizzare il senso del ricordo che la comunità deve avere nei confronti di chi ha prematuramente perso la vita. Ai giovani, protagonisti del futuro, è affidato il cambiamento della nostra società, perché attraverso la formazione scolastica, possano esprimere le proprie capacità, i propri bisogni e desideri, la propria visione del mondo sul presente e sul futuro. Alla cerimonia hanno partecipato le autorità civili, militari, religiose e l'intera comunità scolastica dell'Itis. Ad essere premiati sono stati Roberta Chiffi, Giuseppe Stillavato e Nicola Di Trani, che hanno lasciato la scuola con il massimo dei voti e ora sono all'Università infatti si sono collegati online con la manifestazione.
"Da mamma provo un disagio incredibile perché è innaturale che un genitore vada a seppellire suo figlio e poi c'è rabbia per questo figlio che non c'è più e per una storia che arriva a concludersi", ha riferito con commozione la Sindaca.