Cronaca
Incendio all'interno dell'azienda agricola provinciale Papparicotta
La denuncia del Comitato Liberi Agricoltori Andria: "Accusati di pretestuoso clamore"
Andria - martedì 28 giugno 2022
14.47
Fiamme all'interno dell'azienda agricola provinciale Papparicotta. Le immagini inviate dagli attivisti andriesi del Comitato Liberi Agricoltori di Andria, mostrano chiaramente i segni dei resti di un incendio che è divampato nei giorni scorsi nell'area della tenuta Papparicotta nel territorio di Andria.
L'azienda agricola di proprietà della provincia Barletta Andria Trani, in condizioni di degrado ed incuria, è stata al centro dell'attenzione mediatica nelle scorse settimane quando, grazie ad una denuncia pubblica sfociata anche in un esposto presentato al Comando della Polizia Locale di Andria a firma dell'attivista Sociale Savino Montaruli, Presidente dell'Associazione "Io Ci Sono!" sollecitato altresì dal C.L.A.A. – Comitato Liberi Agricoltori Andria e dal suo segretario Perito Agrario Natale Zagaria.
"In tale occasione venne effettuata, tardivamente viste le condizioni di estremo pericolo in cui versava l'intera tenuta, una pulizia sommaria peraltro giudicata inadeguata, e l'incendio sviluppatosi nei giorni scorsi ne è stata la plastica dimostrazione. Appaiono oggi dunque alquanto azzardate le parole del presidente dell'Ente Provincia BT che, interpellato sul caso denunciato dagli attivisti andriesi, ad una giornalista della TGR Puglia avrebbe detto che "non c'erano pericoli d'incendi".
Proprio al presidente dell'Ente provincia gli attivisti andriesi replicano: "si è permesso di tacciare il nostro ruolo sociale che tutti i politici auspicano a parole ma che poi non tollerano perché vengono tirati in ballo, essere pretestuoso clamore, allarmismo generalizzato senza cognizione di causa. Il fuoco, nella tenuta Papparicotta ha lambito anche la masseria quindi l'edificio ivi esistente e se non è andato tutto completamente a fuoco forse è stata solo opera dello spirito santo o sono state le preghiere dei tanti "pretendenti" alla gestione di quella proprietà magari a poco prezzo. A proposito di affidamenti, a che punto sono le procedure dei bandi ad evidenza pubblica? Avete "assegnato'" o è ancora tutto in alto mare? I cittadini andriesi lo vogliono e lo devono sapere" – conclude l'attivista sociale Savino Montaruli.
L'azienda agricola di proprietà della provincia Barletta Andria Trani, in condizioni di degrado ed incuria, è stata al centro dell'attenzione mediatica nelle scorse settimane quando, grazie ad una denuncia pubblica sfociata anche in un esposto presentato al Comando della Polizia Locale di Andria a firma dell'attivista Sociale Savino Montaruli, Presidente dell'Associazione "Io Ci Sono!" sollecitato altresì dal C.L.A.A. – Comitato Liberi Agricoltori Andria e dal suo segretario Perito Agrario Natale Zagaria.
"In tale occasione venne effettuata, tardivamente viste le condizioni di estremo pericolo in cui versava l'intera tenuta, una pulizia sommaria peraltro giudicata inadeguata, e l'incendio sviluppatosi nei giorni scorsi ne è stata la plastica dimostrazione. Appaiono oggi dunque alquanto azzardate le parole del presidente dell'Ente Provincia BT che, interpellato sul caso denunciato dagli attivisti andriesi, ad una giornalista della TGR Puglia avrebbe detto che "non c'erano pericoli d'incendi".
Proprio al presidente dell'Ente provincia gli attivisti andriesi replicano: "si è permesso di tacciare il nostro ruolo sociale che tutti i politici auspicano a parole ma che poi non tollerano perché vengono tirati in ballo, essere pretestuoso clamore, allarmismo generalizzato senza cognizione di causa. Il fuoco, nella tenuta Papparicotta ha lambito anche la masseria quindi l'edificio ivi esistente e se non è andato tutto completamente a fuoco forse è stata solo opera dello spirito santo o sono state le preghiere dei tanti "pretendenti" alla gestione di quella proprietà magari a poco prezzo. A proposito di affidamenti, a che punto sono le procedure dei bandi ad evidenza pubblica? Avete "assegnato'" o è ancora tutto in alto mare? I cittadini andriesi lo vogliono e lo devono sapere" – conclude l'attivista sociale Savino Montaruli.