Eventi e cultura
In scena lo spettacolo teatrale "Una Famiglia all'Improvviso"
La rappresentazione si svolgerà presso il salone “Ezechiel Ramin” della chiesa di San Riccardo di Andria
Andria - venerdì 22 novembre 2019
10.00
Questa sera, 22 novembre 2019 alle ore 20:00, presso la il salone "Ezechiel Ramin" della chiesa di San Riccardo di Andria, andrà in scena lo spettacolo teatrale "Una Famiglia all'Improvviso".
La rappresentazione, andata già in scena con particolare successo a Minervino Murge lo scorso 3 ottobre e in replica il 13 dello stesso mese, giunge al termine del percorso progettuale finanziato dalla Asl/Bt dedicato alla promozione e alla divulgazione del progetto I.E.S.A.
Per IESA si intende la pratica di accogliere presso il proprio domicilio persone in difficoltà non legate da vincolo di parentela, offrendo uno spazio abitativo dedicato e integrandole nelle proprie relazioni familiari
La realizzazione dello spettacolo è stata diretta dal musicoterapeuta dott. Giuseppe Ruggiero Riefolo e dalla TeRP dott.ssa Mara Specchio. Gli attori coinvolti sono utenti della C.R.A.P. di Minervino della Asl/Bt.
A loro si sono aggiunti i volontari della stessa struttura e altri soggetti tra cui, Valentina Ciani, Concetta Giuliano e Mimmo Sassi, attori e cantanti appartenenti alla realtà cittadina.
Il soggetto della sceneggiatura narrerà l'iter burocratico e legale per l'inserimento di un paziente psichiatrico residente in strutture riabilitative (C.R.A.P.) presso un nucleo eterofamiliare supportato da adulti.
Il copione illustrerà tutti i passaggi necessari per l'affidamento, i vantaggi economici rappresentanti dalla famiglia ospitante e le difficoltà incontrate nel percorso di inclusione.
Nel corso della storia si narrerà di Daniele, paziente psichiatrico residente in una comunità riabilitativa che sarà preso in carico da una famiglia di basso ceto sociale solo per un mero scopo economico.
La famiglia che in un primo momento farà carte false pur di portare il "nuovo ospite" tra le mura domestiche, riconoscerà in Daniele una valida risorsa e lo aiuterà nel suo reinserimento sociale e lavorativo.
"Come parrocchia e consiglio pastorale parrocchiale -sottolinea Don Michelangelo Tondolo-, dopo aver vissuto lo scorso anno riflettendo circa la cura del creato, quest'anno stiamo riflettendo sulla cura delle relazioni. Questo appuntamento,inserito nel cammino feriale della comunità, è un momento di provocazione e riflessione circa la disabilità intesa non più come stigma,vergogna, nascondimento, ma grimaldelli di crescita personale e comunitaria".
L'evento sarà patrocinato dal Comune di Minervino, la Asl/Bt e dalla Dymphna's Family - Edizione Italiana della Rivista Europea sullo IESA.
La rappresentazione, andata già in scena con particolare successo a Minervino Murge lo scorso 3 ottobre e in replica il 13 dello stesso mese, giunge al termine del percorso progettuale finanziato dalla Asl/Bt dedicato alla promozione e alla divulgazione del progetto I.E.S.A.
Per IESA si intende la pratica di accogliere presso il proprio domicilio persone in difficoltà non legate da vincolo di parentela, offrendo uno spazio abitativo dedicato e integrandole nelle proprie relazioni familiari
La realizzazione dello spettacolo è stata diretta dal musicoterapeuta dott. Giuseppe Ruggiero Riefolo e dalla TeRP dott.ssa Mara Specchio. Gli attori coinvolti sono utenti della C.R.A.P. di Minervino della Asl/Bt.
A loro si sono aggiunti i volontari della stessa struttura e altri soggetti tra cui, Valentina Ciani, Concetta Giuliano e Mimmo Sassi, attori e cantanti appartenenti alla realtà cittadina.
Il soggetto della sceneggiatura narrerà l'iter burocratico e legale per l'inserimento di un paziente psichiatrico residente in strutture riabilitative (C.R.A.P.) presso un nucleo eterofamiliare supportato da adulti.
Il copione illustrerà tutti i passaggi necessari per l'affidamento, i vantaggi economici rappresentanti dalla famiglia ospitante e le difficoltà incontrate nel percorso di inclusione.
Nel corso della storia si narrerà di Daniele, paziente psichiatrico residente in una comunità riabilitativa che sarà preso in carico da una famiglia di basso ceto sociale solo per un mero scopo economico.
La famiglia che in un primo momento farà carte false pur di portare il "nuovo ospite" tra le mura domestiche, riconoscerà in Daniele una valida risorsa e lo aiuterà nel suo reinserimento sociale e lavorativo.
"Come parrocchia e consiglio pastorale parrocchiale -sottolinea Don Michelangelo Tondolo-, dopo aver vissuto lo scorso anno riflettendo circa la cura del creato, quest'anno stiamo riflettendo sulla cura delle relazioni. Questo appuntamento,inserito nel cammino feriale della comunità, è un momento di provocazione e riflessione circa la disabilità intesa non più come stigma,vergogna, nascondimento, ma grimaldelli di crescita personale e comunitaria".
L'evento sarà patrocinato dal Comune di Minervino, la Asl/Bt e dalla Dymphna's Family - Edizione Italiana della Rivista Europea sullo IESA.