Religioni
In Centro la Festa, nelle Periferie il Festeggiato
Lettera alla città di don Ettore Lestingi, parroco della chiesa Madonna della Grazia
Andria - martedì 27 novembre 2018
E' da giorni che il centro storico di Andria e i viali più rinomati sono allestiti con luminarie, festoni e scintillio di luci, che danno un tono di festa e di risveglio ad una Città "repressa e depressa", dove sembra che ormai niente è più possibile. Ma grazie all'iniziativa di attività commerciali presenti in quel territorio, qualcosa si muove.
Leggo poi gli appuntamenti messi in programma per l'animazione del Natale andriese: casa di Babbo Natale, mercatini ed eventi di animazione. E' bello vedere tutto ciò.
Ma ciò che mi impressiona è che in un attimo Andria si è così ristretta da comprendere soltanto una Piazza e qualche via. Tutta la Città si è ridotta al Centro storico.
E le periferie? Non sono anch'esse Andria? Sempre dimenticate e scartate da ogni tipo di considerazione e di interventi. Eppure sono quartieri grandi, sia per estensione che per numero di abitanti, più grandi di tutto il centro storico e dei viali dell'Andria per bene, messi insieme. E si assiste con rammarico al fenomeno della transumanza di gente e soprattutto di giovani verso il centro e le Periferie diventano deserte. A nulla servono gli sforzi che Parrocchie periferiche compiono per educare la gente e, soprattutto le giovani generazioni, ad innamorarsi del proprio territorio, a coltivare il senso di appartenenza … e si cade in un sonno profondo e le Periferie diventano quartieri dormitorio.
Tutto questo per chiedere: come mai non si pensa a creare condizioni e situazioni di abitabilità anche nelle Periferie? Perché non organizzare momenti di animazione anche nelle Periferie? Siamo forse figli di un dio minore? Non meritevoli di attenzione da parte di chi governa questa Città ormai ridotta ad una grande masseria?
Qualche palo di luminarie, qualche piccolo evento di animazione, potrebbe essere un segno di attenzione nei confronti di tanta gente che certamente non potrà recarsi al Centro per godere attimi di gioia.
Pazienza!
Mi consola il fatto che ancora oggi come 2000 anni fa nei grandi centri (Gerusalemme) c'è chiasso di festa, mentre nelle Periferie (Betlemme) nasce il Festeggiato.
don Ettore Lestingi
Leggo poi gli appuntamenti messi in programma per l'animazione del Natale andriese: casa di Babbo Natale, mercatini ed eventi di animazione. E' bello vedere tutto ciò.
Ma ciò che mi impressiona è che in un attimo Andria si è così ristretta da comprendere soltanto una Piazza e qualche via. Tutta la Città si è ridotta al Centro storico.
E le periferie? Non sono anch'esse Andria? Sempre dimenticate e scartate da ogni tipo di considerazione e di interventi. Eppure sono quartieri grandi, sia per estensione che per numero di abitanti, più grandi di tutto il centro storico e dei viali dell'Andria per bene, messi insieme. E si assiste con rammarico al fenomeno della transumanza di gente e soprattutto di giovani verso il centro e le Periferie diventano deserte. A nulla servono gli sforzi che Parrocchie periferiche compiono per educare la gente e, soprattutto le giovani generazioni, ad innamorarsi del proprio territorio, a coltivare il senso di appartenenza … e si cade in un sonno profondo e le Periferie diventano quartieri dormitorio.
Tutto questo per chiedere: come mai non si pensa a creare condizioni e situazioni di abitabilità anche nelle Periferie? Perché non organizzare momenti di animazione anche nelle Periferie? Siamo forse figli di un dio minore? Non meritevoli di attenzione da parte di chi governa questa Città ormai ridotta ad una grande masseria?
Qualche palo di luminarie, qualche piccolo evento di animazione, potrebbe essere un segno di attenzione nei confronti di tanta gente che certamente non potrà recarsi al Centro per godere attimi di gioia.
Pazienza!
Mi consola il fatto che ancora oggi come 2000 anni fa nei grandi centri (Gerusalemme) c'è chiasso di festa, mentre nelle Periferie (Betlemme) nasce il Festeggiato.
don Ettore Lestingi