Vita di città
In arrivo ad Andria il Festival dell'Immaginazione
Dal 19 al 21 luglio "Lanciare la sfida collettiva di ripensare i Sud coniugando il passato ed il futuro"
Andria - venerdì 2 giugno 2023
11.28
"L'edizione 2023 del Festival di Immaginazione Meridiana che si terrà nei giorni 19-21 luglio presso Officina San Domenico di Andria, ha come proposito quello di ascoltare, ascoltarsi, ascoltarci" dichiarano gli organizzatori
"Se nella prima edizione abbiamo sentito l'esigenza di delineare i contorni e gli elementi del pensiero, delle ecologie e delle istituzioni meridiane, quest'anno partiremo dalle pratiche per sperimentare nuove immaginazioni capaci di rinnovare le relazioni con i luoghi che abitiamo.
Il Sud, non soltanto italiano, è sempre stato marcato dall'oralità e dal tessuto sonoro, le sue comunità si sono costruite — e in alcuni casi continuano a costruirsi — proprio a partire dal suono. Che si tratti di connessione con il non-umano — il mondo animale, vegetale ma anche la dimensione dei morti — o di resistenza politica, come nel caso di alcune comunità asiatiche come ad esempio quella dei Lisu, o ancora di organizzazione "ritmica" e "musicale" della comunità, come in alcuni luoghi della Calabria, il suono sembrerebbe essere un elemento attraverso cui ripensare l'immaginario meridiano.
È a partire da queste riflessioni che possiamo porci alcune domande: quali sono le voci e i suoni attraverso cui si manifesta l'immaginazione meridiana? Che senso ha, oggi, provare a recuperare la dimensione dell'oralità? Come risponde il nostro corpo a ciò che ascoltiamo? Come i suoni che produciamo risuonano con l'ambiente che ci circonda? Può la nostra voce abitare i luoghi divenendo nuovo strumento generativo? Può una comunità riorganizzarsi a partire dalla dimensione orale? Può la marginalità dei Sud recuperare "voce" in forme nuove?
Con l'intento di provare a dare una risposta a queste domande, durante le tre giornate, attraverso rituali, incontri, laboratori e atti performativi, cercheremo di esplorare insieme la dimensione meridiana a partire da tre linee fondamentali che si intrecciano: la voce umana, e quindi l'atto di prendere parola e come questo si riflette nell'ambiente circostante; l'ascolto del non-umano, dove a partire dalla consapevolezza della funzione della voce umana proveremo ad ascoltare ciò che invece gli altri esseri viventi hanno da dire; l'organizzazione, ovvero, a partire dalla voce e dall'ascolto, come ripensare una comunità basata sull'oralità.
Per partecipare a tutte le attività del festival, registrati qui! https://forms.gle/RCSDWumErFejEuR89"
E' quanto fa sapere Capital Sud nell'evento condiviso sui proprio canali social
"Se nella prima edizione abbiamo sentito l'esigenza di delineare i contorni e gli elementi del pensiero, delle ecologie e delle istituzioni meridiane, quest'anno partiremo dalle pratiche per sperimentare nuove immaginazioni capaci di rinnovare le relazioni con i luoghi che abitiamo.
Il Sud, non soltanto italiano, è sempre stato marcato dall'oralità e dal tessuto sonoro, le sue comunità si sono costruite — e in alcuni casi continuano a costruirsi — proprio a partire dal suono. Che si tratti di connessione con il non-umano — il mondo animale, vegetale ma anche la dimensione dei morti — o di resistenza politica, come nel caso di alcune comunità asiatiche come ad esempio quella dei Lisu, o ancora di organizzazione "ritmica" e "musicale" della comunità, come in alcuni luoghi della Calabria, il suono sembrerebbe essere un elemento attraverso cui ripensare l'immaginario meridiano.
È a partire da queste riflessioni che possiamo porci alcune domande: quali sono le voci e i suoni attraverso cui si manifesta l'immaginazione meridiana? Che senso ha, oggi, provare a recuperare la dimensione dell'oralità? Come risponde il nostro corpo a ciò che ascoltiamo? Come i suoni che produciamo risuonano con l'ambiente che ci circonda? Può la nostra voce abitare i luoghi divenendo nuovo strumento generativo? Può una comunità riorganizzarsi a partire dalla dimensione orale? Può la marginalità dei Sud recuperare "voce" in forme nuove?
Con l'intento di provare a dare una risposta a queste domande, durante le tre giornate, attraverso rituali, incontri, laboratori e atti performativi, cercheremo di esplorare insieme la dimensione meridiana a partire da tre linee fondamentali che si intrecciano: la voce umana, e quindi l'atto di prendere parola e come questo si riflette nell'ambiente circostante; l'ascolto del non-umano, dove a partire dalla consapevolezza della funzione della voce umana proveremo ad ascoltare ciò che invece gli altri esseri viventi hanno da dire; l'organizzazione, ovvero, a partire dalla voce e dall'ascolto, come ripensare una comunità basata sull'oralità.
Per partecipare a tutte le attività del festival, registrati qui! https://forms.gle/RCSDWumErFejEuR89"
E' quanto fa sapere Capital Sud nell'evento condiviso sui proprio canali social