Politica
Imu, Tasi e Rifiuti. M5S: «Attendiamo ancora spiegazioni dal Sindaco»
I consiglieri comunali pentastellati all'attacco dell'amministrazione comunale
Andria - lunedì 11 gennaio 2016
9.23
«Sul tema TASI e IMU nella nostra città manca ancora una parola di spiegazione del Sindaco e della sua maggioranza. Proviamo a fornirne noi cinque: "non ci avete capito nulla". Non è mancata invece la presenza del Sindaco all'importantissimo incontro su IMU e TASI organizzato da un club forzista. Evidentemente il Sindaco ritiene più importante rispondere ad uno dei club Forza Silvio invece che ai cittadini andriesi». E' la nota polemica dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Andria che rilanciano il problema aliquote Tasi ed Imu e tornano a parlare di rifiuti e differenziata. «Il modus operandi non ci sorprende - scrivono in una nota - visto che della notizia della riapertura temporanea della discarica di Andria abbiamo avuto conoscenza non dal Sindaco di Andria Giorgino Nicola, non dal Presidente dell'OGA/BT Nicola Giorgino, ma da una redazione giornalistica. Complimenti al fiuto giornalistico di chi ha saputo trovare la notizia e precedere il Consiglio Comunale. La chiarezza della maggioranza è a corrente alternata. Ben vengano incontri culturali o di divulgazione dei temi della politica, ma si dirà ancora una volta che la colpa è sempre degli altri? Si adotteranno gli stessi modi e le stesse risposte (silenzio e assenze) come è avvenuto sul tema dei rifiuti?».
«Eppure pagano i cittadini - prosegue la nota - I soldi di cui parliamo sono pubblici e si dovrebbe rispondere della loro gestione, soprattutto se si pensa di non aver fatto nulla di sbagliato. Gli aumenti di IMU e TASI hanno fatto molto male alle tasche degli andriesi, ma questo non è che l'antipasto ad un problema più grande, per cui è già partito il conto alla rovescia: la TARI. Negli atti, è stata già preparata la strada per un possibile aumento, sempre negato a parole, ma ormai sempre più vicino. Per dare la possibilità agli andriesi di non svenarsi già da subito sulla TASI, all'esito della sentenza del TAR il Sindaco avrebbe dovuto scusarsi per la delibera estiva di rimodulazione della tassa, restituire risorse a chi aveva pagato di più e chiedere l'integrazione senza interessi qualora il Comune avesse vinto il proprio braccio di ferro con il Ministero. Questo, per far trovare i cittadini più stabili nelle loro già provate tasche al momento del salasso della TARI. Noi non dimentichiamo che sui rifiuti manca una verifica di congruità dell'appalto, che potrebbe consentire un risparmio per gli andriesi».
«Ma il "rumore dei nemici" - continua la nota stampa - per citare un famoso allenatore, è ogni giorno più forte: perché non si applica la deliberazione di consiglio comunale risalente a marzo, in cui è prevista una serie di verifiche sul servizio rifiuti? Qual è la posizione dell'amministrazione sulle richieste di rinvio a giudizio per le note questioni giudiziarie sull'appalto rifiuti? Qual'è la situazione della discarica di Andria, chiusa per problematiche ambientali? La si riaprirà all'esito di quali interventi fatti da chi, o la si chiuderà per sempre andando in post-gestione che sarà effettuata da chi e con quali risorse? Se il Sindaco ponesse la questione in consiglio comunale, potremmo valutare la possibilità di liberare Andria definitivamente dalla presenza di una discarica utilizzata anche da altre città? Ancora in tema, qual'è la posizione dell'amministrazione comunale sul procedimento in corso circa l'apertura di una impianto di trattamento di rifiuti liquidi? E sulla richiesta di insediamento di un impianto di trattamento dell'amianto sempre sul territorio andriese? E sull'utilizzo in emergenza per smaltire i rifiuti di tutti i centri della zona di una discarica di rifiuti speciali ubicata a Montaltino, che è si in agro di Barletta, ma non è distante dall'abitato andriese? Senza contare che proprio la vicina Barletta vive in questo momento una vicenda drammatica come quella delle indagini sulla cementeria. Per chi si propone di governare, non basta gestire il consenso politico o il proprio futuro in politica, che sia a destra, al centro o a sinistra. Ci sono una serie di problemi che vanno affrontati, la cui soluzione non può più essere rimandata. Serve una cura a questa terra malata».
«Eppure pagano i cittadini - prosegue la nota - I soldi di cui parliamo sono pubblici e si dovrebbe rispondere della loro gestione, soprattutto se si pensa di non aver fatto nulla di sbagliato. Gli aumenti di IMU e TASI hanno fatto molto male alle tasche degli andriesi, ma questo non è che l'antipasto ad un problema più grande, per cui è già partito il conto alla rovescia: la TARI. Negli atti, è stata già preparata la strada per un possibile aumento, sempre negato a parole, ma ormai sempre più vicino. Per dare la possibilità agli andriesi di non svenarsi già da subito sulla TASI, all'esito della sentenza del TAR il Sindaco avrebbe dovuto scusarsi per la delibera estiva di rimodulazione della tassa, restituire risorse a chi aveva pagato di più e chiedere l'integrazione senza interessi qualora il Comune avesse vinto il proprio braccio di ferro con il Ministero. Questo, per far trovare i cittadini più stabili nelle loro già provate tasche al momento del salasso della TARI. Noi non dimentichiamo che sui rifiuti manca una verifica di congruità dell'appalto, che potrebbe consentire un risparmio per gli andriesi».
«Ma il "rumore dei nemici" - continua la nota stampa - per citare un famoso allenatore, è ogni giorno più forte: perché non si applica la deliberazione di consiglio comunale risalente a marzo, in cui è prevista una serie di verifiche sul servizio rifiuti? Qual è la posizione dell'amministrazione sulle richieste di rinvio a giudizio per le note questioni giudiziarie sull'appalto rifiuti? Qual'è la situazione della discarica di Andria, chiusa per problematiche ambientali? La si riaprirà all'esito di quali interventi fatti da chi, o la si chiuderà per sempre andando in post-gestione che sarà effettuata da chi e con quali risorse? Se il Sindaco ponesse la questione in consiglio comunale, potremmo valutare la possibilità di liberare Andria definitivamente dalla presenza di una discarica utilizzata anche da altre città? Ancora in tema, qual'è la posizione dell'amministrazione comunale sul procedimento in corso circa l'apertura di una impianto di trattamento di rifiuti liquidi? E sulla richiesta di insediamento di un impianto di trattamento dell'amianto sempre sul territorio andriese? E sull'utilizzo in emergenza per smaltire i rifiuti di tutti i centri della zona di una discarica di rifiuti speciali ubicata a Montaltino, che è si in agro di Barletta, ma non è distante dall'abitato andriese? Senza contare che proprio la vicina Barletta vive in questo momento una vicenda drammatica come quella delle indagini sulla cementeria. Per chi si propone di governare, non basta gestire il consenso politico o il proprio futuro in politica, che sia a destra, al centro o a sinistra. Ci sono una serie di problemi che vanno affrontati, la cui soluzione non può più essere rimandata. Serve una cura a questa terra malata».