Vita di città
Immobile di Via Fornaci: il Comune lo cede alla ASL
Approvata ieri dal Consiglio Comunale la transazione tra le parti. L'Azienda Sanitaria cede l'intero fabbricato di Via Gabelli e altre strutture oltre a 45mila euro
Andria - martedì 2 luglio 2013
17.57
Il Comune di Andria cede definitivamente la parte dell'immobile di Via Fornaci di sua proprietà alla ASL BT che dovrebbe continuare a tener lì la Direzione Generale ed alcuni Uffici Amministrativi. Si chiude così un'annosa vicenda partita molti anni fa e che ieri, durante il Consiglio Comunale, dovrebbe aver trovato definitiva soluzione. L'aula, infatti, ha approvato la transazione: il Comune di Andria cede il 75% dell'immobile di Via Fornaci poichè il restante 25% è già di proprietà dell'ASL. Di contro la stessa Azienda Sanitaria Locale intesterà al Comune di Andria alcuni fabbricati tra cui la restante parte della struttura di Via Gabelli (dove è previsto l'approdo dell'intero Ufficio Igiene) ed alcuni immobili in Viale Orazio, Via Monsignor Di Donna, Via Gammarrota nonchè un conguaglio pari a circa 45mila euro. Il passaggio in Consiglio Comunale era dovuto per ratificare l'accordo già sottoscritto tra Asl e Comune lo scorso novembre e per chiudere definitivamente i contenziosi tra le parti per la proprietà degli immobili.
«Con l'approvazione della proposta transattiva in riferimento al contenzioso sulla proprietà degli immobili tra il Comune di Andria e la ASL BAT - prosegue il Sindaco - chiudiamo l'annosa questione riguardante i giudizi pendenti su diversi immobili che non erano mai stati oggetto di trasferimento definitivo. Siamo contenti di risolvere un problema che si trascinava da decenni, al centro di numerose querelle sorte a causa della confusione presente sull'argomento».
«Con l'approvazione della proposta transattiva in riferimento al contenzioso sulla proprietà degli immobili tra il Comune di Andria e la ASL BAT - prosegue il Sindaco - chiudiamo l'annosa questione riguardante i giudizi pendenti su diversi immobili che non erano mai stati oggetto di trasferimento definitivo. Siamo contenti di risolvere un problema che si trascinava da decenni, al centro di numerose querelle sorte a causa della confusione presente sull'argomento».