Cronaca
Imbrattamento e vandalismo, la Federcommercio denuncia
Fortunato: «Danno di immagine ma anche danni economici»
Andria - venerdì 12 dicembre 2014
9.31
Torna d'attualità il problema del deturpamento dei beni pubblici e privati nonchè dell'imbrattamento e del vandalismo. E' l'associazione Federcommercio di Andria a rilanciare la necessità di discutere e prendere consapevolezza di un problema che arreca numerosi disagi sociali ma soprattutto ingenti danni economici: «In queste ultime settimane - ha detto Riccardo Fortunato - abbiamo raccolto numerose lamentele, segnalazioni e documentazioni fotografiche da parte di commercianti, aziende, privati cittadini riguardo al deturpamento da parte di famigerati "graffitari" che con scritte indelebili imbrattano muri, serrande, cassonetti, vetrine, monumenti ed edifici storici con scritte, disegni e presunte firme. Tale fenomeno determina un danno non solo d'immagine alla città per quanto riguarda il decoro urbano, ma anche un danno economico vero e proprio a carico di coloro che hanno subito il danno».
La pulizia di quelle scritte, infatti, hanno costose e complesse procedure poichè realizzate con spray indelebili: «I danni ai beni pubblici si aggravano sulle spese della collettività andriese - ha ribadito Fortunato - quindi a carico di tutti i cittadini che pagano le tasse, distraendo fondi comunali che potrebbero essere usati per altri scopi più importanti. E' un problema che non si è riuscito a debellare nonostante le tantissime segnalazioni, per esempio dei residenti del centro storico e delle periferie. Ma purtroppo queste persone agiscono nell'ombra, fanno disegni incomprensibili che qualcuno osa definire arte anche se io direi arte del nulla. Ultimamente stanno colpendo il centro storico in maniera sconsiderata, viuzze ed archi vengono presi di mira per danni in molti casi irreparabili. Si è fatto tanto per recuperare il centro storico ed i monumenti soprattutto nel centro storico, ci sono aziende ed attività commerciali che hanno investito nel centro storico, ma adesso assistiamo ad un ritorno indietro al passato. La vera paura - prosegue Fortunato - è che vengano prese di mira anche opere d'arte e monumenti storici»
La legge, attraverso l'articolo 639 del Codice Penale, punisce con la reclusione fino a 6 mesi e multe pecuniarie coloro che deturpano e imbrattano immobili pubblici e privati: «Pur esistendo una legge specifica in materia - ha proseguito Fortunato - ci chiediamo le motivazioni per cui i trasgressori non vengano individuati e consegnati agli organi giudiziari. Io invito la cittadinanza a prender in considerazione questo grave problema ed a segnalare qualsiasi situazione in cui ci si rende conto che un soggetto può arrecare un danno, segnalare anche in forma anonima alle forze dell'ordine, dobbiamo essere noi i controllori della città». L'associazione Federcommercio, quindi, sta promuovendo nella sua sede in Viale Puglia 8 e successivamente con dei banchetti specifici, una raccolta di firme per denunciare il fenomeno e richiedere attenzione da parte dell'amministrazione comunale: «Ci appelliamo al Sindaco di Andria Nicola Giorgino al fine di farsi promotore - ha concluso Fortunato - di iniziative valide ed efficaci per debellare il fenomeno mettendo in atto deterrenti e maggiori controlli della città soprattutto durante le ore notturne. Si precisa la nostra volontà di collaborare con tutti i cittadini o associazioni sensibili al problema al fine di fungere da portavoci tutti quanti insieme con un unico e grande appello presso gli organi istituzionali che si prefiggono il controllo del territorio».
La pulizia di quelle scritte, infatti, hanno costose e complesse procedure poichè realizzate con spray indelebili: «I danni ai beni pubblici si aggravano sulle spese della collettività andriese - ha ribadito Fortunato - quindi a carico di tutti i cittadini che pagano le tasse, distraendo fondi comunali che potrebbero essere usati per altri scopi più importanti. E' un problema che non si è riuscito a debellare nonostante le tantissime segnalazioni, per esempio dei residenti del centro storico e delle periferie. Ma purtroppo queste persone agiscono nell'ombra, fanno disegni incomprensibili che qualcuno osa definire arte anche se io direi arte del nulla. Ultimamente stanno colpendo il centro storico in maniera sconsiderata, viuzze ed archi vengono presi di mira per danni in molti casi irreparabili. Si è fatto tanto per recuperare il centro storico ed i monumenti soprattutto nel centro storico, ci sono aziende ed attività commerciali che hanno investito nel centro storico, ma adesso assistiamo ad un ritorno indietro al passato. La vera paura - prosegue Fortunato - è che vengano prese di mira anche opere d'arte e monumenti storici»
La legge, attraverso l'articolo 639 del Codice Penale, punisce con la reclusione fino a 6 mesi e multe pecuniarie coloro che deturpano e imbrattano immobili pubblici e privati: «Pur esistendo una legge specifica in materia - ha proseguito Fortunato - ci chiediamo le motivazioni per cui i trasgressori non vengano individuati e consegnati agli organi giudiziari. Io invito la cittadinanza a prender in considerazione questo grave problema ed a segnalare qualsiasi situazione in cui ci si rende conto che un soggetto può arrecare un danno, segnalare anche in forma anonima alle forze dell'ordine, dobbiamo essere noi i controllori della città». L'associazione Federcommercio, quindi, sta promuovendo nella sua sede in Viale Puglia 8 e successivamente con dei banchetti specifici, una raccolta di firme per denunciare il fenomeno e richiedere attenzione da parte dell'amministrazione comunale: «Ci appelliamo al Sindaco di Andria Nicola Giorgino al fine di farsi promotore - ha concluso Fortunato - di iniziative valide ed efficaci per debellare il fenomeno mettendo in atto deterrenti e maggiori controlli della città soprattutto durante le ore notturne. Si precisa la nostra volontà di collaborare con tutti i cittadini o associazioni sensibili al problema al fine di fungere da portavoci tutti quanti insieme con un unico e grande appello presso gli organi istituzionali che si prefiggono il controllo del territorio».