Politica
Imbrattamento dei muri, Forza Silvio: «Il 16enne rimuova gli scempi»
Dopo la denuncia della Polizia Locale di un graffitaro la richiesta del Club
Andria - domenica 22 febbraio 2015
«Ci si auspica che al giovane "graffitaro" venga chiesta la rimozione delle "opere d'arte", in maniera tale che gli "onori" derivanti dalla fama acquisita in città, vengano ripagati dal lavoro delle sue mani tramutandosi in oneri. Gli stessi oneri che parecchi privati hanno già dovuto sostenere per la pulizia delle proprie facciate, porte, portoni e saracinesche di attività commerciali». E' la richiesta che arriva dal Club Forza Silvio di Andria che torna sulla denunci a piede libero del sedicenne andriese colto in flagranza mentre imbrattava dei muri privati in una zona periferica della Città.
«Nei giorni in cui intraprendenti candidati a Palazzo San Francesco girano per la città fotografando carte e rifiuti vari riversati in strada per dimostrare chissà quali nefandezze della massima assise comunale - dicono dal Club andriese - la Polizia Municipale di Andria, con grande merito, scrive la parola fine alla storia del giovane "graffitaro" andriese. Massimo è il ringraziamento alle autorità che si sono adoperate in questi mesi per giungere all'odierno fermo del presunto autore di quelle fastidiose scritte che hanno imbrattato edifici pubblici e privati. E' compito anche della comunità educare al senso civico, al rispetto dei luoghi e del decoro urbano. Ogni singolo cittadino innamorato della propria città prenda coscienza ed educhi i propri figli al rispetto dei luoghi, delle persone e delle istituzioni. Andria è un bene di tutti, Andria è degli andriesi. Impariamo a rispettarla e ad amarla, così come si ama e si rispetta la propria casa».
«Nei giorni in cui intraprendenti candidati a Palazzo San Francesco girano per la città fotografando carte e rifiuti vari riversati in strada per dimostrare chissà quali nefandezze della massima assise comunale - dicono dal Club andriese - la Polizia Municipale di Andria, con grande merito, scrive la parola fine alla storia del giovane "graffitaro" andriese. Massimo è il ringraziamento alle autorità che si sono adoperate in questi mesi per giungere all'odierno fermo del presunto autore di quelle fastidiose scritte che hanno imbrattato edifici pubblici e privati. E' compito anche della comunità educare al senso civico, al rispetto dei luoghi e del decoro urbano. Ogni singolo cittadino innamorato della propria città prenda coscienza ed educhi i propri figli al rispetto dei luoghi, delle persone e delle istituzioni. Andria è un bene di tutti, Andria è degli andriesi. Impariamo a rispettarla e ad amarla, così come si ama e si rispetta la propria casa».