Vita di città
Il vescovo Mansi visita il consultorio diocesano “Voglio Vivere”
L'equipe ha illustrato tutte le attività svolte e il numero di utenza
Andria - mercoledì 31 agosto 2016
2.07
"Continuare a prestare con sempre più costanza e professionalità la nostra opera di volontariato sociale". Il vescovo, monsignor Luigi Mansi, ha visitato la sede del consultorio diocesano "Voglio Vivere". «In un clima di riconoscenza ed ospitalità - racconta Giuseppe Tortora, presidente Esas - ci siamo ritrovati insieme a monsignor Mansi, non solo per fargli visitare la nostra sede, in via Bottego 9 ad Andria, ma anche per illustrare il servizio che il consultorio diocesano offre alla comunità diocesana».
Ha introdotto l'incontro il consulente etico monsignor Giuseppe Buonomo che ha presentato al vescovo il consiglio direttivo dell'Esas, composto dal presidente, Giuseppe Tortora, dalla vice presidente, Marinella Forlano, dai consiglieri Riccardo Musaico, Antonietta Di Noia, Porzia Quagliarella, Tina Zinfollino e da Giuseppe Buonomo. Il presidente ha ripercorso, in estrema sintesi, le motivazioni che portano - circa 10 anni or sono - alla "rifondazione" del consultorio diocesano. Il consultorio rinasce all'indomani della celebrazione del referendum sulla legge 40 che vide solo l'8% dell'elettorato andriese recarsi alle urne. Dopo la costituzione, ad iniziativa dell'attuale consiglio direttivo e con regolare atto notarile del settembre 2006, dell'esas il consultorio familiare viene intitolato "Voglio vivere" in omaggio al senso ed al valore della vita; il consiglio direttivo chiese al vescovo, monsignor Calabro di poter usufruire dei locali del seminario vescovile dove era ospitato il Centro diabetico dei Cavalieri di Malta; Calabro acconsentì alla richiesta ed i locali furono radicalmente ristrutturati e resi idonei all'accoglienza del consultorio diocesano che è ospitato in quella sede dall'aprile 2008; inoltre, l'avv. Tortora ha ringraziato il Vescovo per il sostegno economico che la Curia annualmente mette a disposizione del consultorio.
La direttrice dell'equipe consultoria, Antonietta Di Noia, ha illustrato al vescovo le attività svolte dagli operatori, il numero e la tipologia di utenza che si rivolge al consultorio per ricevere sostegno. E' stata sottolineata l'importanza del ruolo svolto dagli invianti, in quanto la nostra realtà sta emergendo a livello cittadino; principalmente sono, infatti, parrocchie e scuole pubbliche, medici di medicina generale, pediatri, istituzioni varie (centro Salute Mentale, servizio sociale del Comune), utenti stessi del consultorio che "inviano" persone bisognose di aiuto e sostegno.
Prossimo obiettivo sarà quello di collaborare maggiormente con la Pastorale Familiare, al fine di intensificare il raccordo tra il consultorio e le esigenze presenti sul territorio, in modo tale da rispondervi adeguatamente e tempestivamente. Monsignor Mansi ha mostrato la sua umanità e sensibilità a riguardo, ha ringraziato l'equipe dei volontari per il servizio svolto, si è complimentato per esser riusciti a stringere salde collaborazioni con la rete di servizi pubblici e privati della nostra città; si è anche reso disponibile ad ascoltare ogni richiesta di aiuto da parte di noi operatori sul piano morale e spirituale.
Ha introdotto l'incontro il consulente etico monsignor Giuseppe Buonomo che ha presentato al vescovo il consiglio direttivo dell'Esas, composto dal presidente, Giuseppe Tortora, dalla vice presidente, Marinella Forlano, dai consiglieri Riccardo Musaico, Antonietta Di Noia, Porzia Quagliarella, Tina Zinfollino e da Giuseppe Buonomo. Il presidente ha ripercorso, in estrema sintesi, le motivazioni che portano - circa 10 anni or sono - alla "rifondazione" del consultorio diocesano. Il consultorio rinasce all'indomani della celebrazione del referendum sulla legge 40 che vide solo l'8% dell'elettorato andriese recarsi alle urne. Dopo la costituzione, ad iniziativa dell'attuale consiglio direttivo e con regolare atto notarile del settembre 2006, dell'esas il consultorio familiare viene intitolato "Voglio vivere" in omaggio al senso ed al valore della vita; il consiglio direttivo chiese al vescovo, monsignor Calabro di poter usufruire dei locali del seminario vescovile dove era ospitato il Centro diabetico dei Cavalieri di Malta; Calabro acconsentì alla richiesta ed i locali furono radicalmente ristrutturati e resi idonei all'accoglienza del consultorio diocesano che è ospitato in quella sede dall'aprile 2008; inoltre, l'avv. Tortora ha ringraziato il Vescovo per il sostegno economico che la Curia annualmente mette a disposizione del consultorio.
La direttrice dell'equipe consultoria, Antonietta Di Noia, ha illustrato al vescovo le attività svolte dagli operatori, il numero e la tipologia di utenza che si rivolge al consultorio per ricevere sostegno. E' stata sottolineata l'importanza del ruolo svolto dagli invianti, in quanto la nostra realtà sta emergendo a livello cittadino; principalmente sono, infatti, parrocchie e scuole pubbliche, medici di medicina generale, pediatri, istituzioni varie (centro Salute Mentale, servizio sociale del Comune), utenti stessi del consultorio che "inviano" persone bisognose di aiuto e sostegno.
Prossimo obiettivo sarà quello di collaborare maggiormente con la Pastorale Familiare, al fine di intensificare il raccordo tra il consultorio e le esigenze presenti sul territorio, in modo tale da rispondervi adeguatamente e tempestivamente. Monsignor Mansi ha mostrato la sua umanità e sensibilità a riguardo, ha ringraziato l'equipe dei volontari per il servizio svolto, si è complimentato per esser riusciti a stringere salde collaborazioni con la rete di servizi pubblici e privati della nostra città; si è anche reso disponibile ad ascoltare ogni richiesta di aiuto da parte di noi operatori sul piano morale e spirituale.