Politica
Il taglio di 345 parlamentari è stato definitivamente approvato alla Camera
La nota di Ruggiero Quarto, portavoce al Senato del M5S
Puglia - martedì 8 ottobre 2019
21.39
"Il taglio di 345 parlamentari è stato definitivamente approvato alla Camera! Oggi è un giorno epocale".
E' Ruggiero Quarto, portavoce al Senato del M5S tra i primi parlamentari del territorio a commentare questa decisione, che andrà ad incidere sulla nostra Carta costituzionale.
"Una modifica costituzionale, fortemente voluta dal M5S, che allinea l'Italia alla media europea di rappresentanti eletti dai cittadini. In una democrazia evoluta, che noi vogliamo quanto più partecipata e diretta, non c'è bisogno di un gran numero di parlamentari che sanno tanto di protezione di "casta".
L'obiettivo è far lavorare il Parlamento con maggiore agilità ed efficienza, consentire una miglior selezione della classe politica e una maggior riconoscibilità degli eletti.
Inoltre, si otterrà un risparmio di circa 500 milioni di euro a legislatura che potrebbero essere investiti per il bene comune.
Dopo anni di governi che hanno imposto austerità e sacrifici alle classi sociali più deboli, ritengo questo, un segnale doveroso, che sancisce il primato della Politica del Servizio sulla politica del potere".
E' Ruggiero Quarto, portavoce al Senato del M5S tra i primi parlamentari del territorio a commentare questa decisione, che andrà ad incidere sulla nostra Carta costituzionale.
"Una modifica costituzionale, fortemente voluta dal M5S, che allinea l'Italia alla media europea di rappresentanti eletti dai cittadini. In una democrazia evoluta, che noi vogliamo quanto più partecipata e diretta, non c'è bisogno di un gran numero di parlamentari che sanno tanto di protezione di "casta".
L'obiettivo è far lavorare il Parlamento con maggiore agilità ed efficienza, consentire una miglior selezione della classe politica e una maggior riconoscibilità degli eletti.
Inoltre, si otterrà un risparmio di circa 500 milioni di euro a legislatura che potrebbero essere investiti per il bene comune.
Dopo anni di governi che hanno imposto austerità e sacrifici alle classi sociali più deboli, ritengo questo, un segnale doveroso, che sancisce il primato della Politica del Servizio sulla politica del potere".