Cronaca
Il Sindaco di Andria sulla squalifica inflitta dal Giudice Spotivo alla Fidelis
Giorgino: «La città non merita d'essere associata ad una immagine negativa»
Andria - mercoledì 19 novembre 2014
19.15
Dopo la decisione del Giudice Sportivo, il quale ha punito la Fidelis Andria con 2500 euro di multa e con la squalifica per una giornata del campo di gioco, da scontare contro la Puteolana il 30 novembre, a causa di presunti «cori dal contenuto discriminatorio per ragioni di razza e colore nei confronti di un calciatore avversario» e perché pare sia stato «introdotto ed utilizzato materiale pirotecnico nel corso di entrambi i tempi di gioco», giungono puntuali le parole del Sindaco di Andria, Nicola Giorgino.
«Ho appreso con sincero disappunto - afferma il Sindaco - la decisione del Giudice Sportivo di squalificare per una giornata il campo della Fidelis Andria, con l'obbligo di giocare a porte chiuse la prossima partita casalinga al "Degli Ulivi", a causa di cori dal contenuto discriminatorio per ragioni di razza e colore nei confronti di un calciatore avversario. Ero personalmente presente allo stadio domenica e non ho assolutamente colto, da parte del caloroso pubblico andriese, cori di stampo razzista nei confronti dei giocatori della squadra avversaria. C'è stato semplicemente, come sempre accade nella gare casalinghe, un incitamento costante e continuo verso la Fidelis Andria, senza mai trascendere in insulti tali da giustificare una così dura sanzione.
Auspico, quindi - conclude Giorgino - che la Società esperisca tutti i mezzi che la Giustizia Sportiva mette a disposizione, al fine di addivenire ad una giusta revisione della decisione assunta, anche perché la città di Andria, con il suo meraviglioso e sportivo pubblico, non merita di essere associata ad una immagine così negativa».
«Ho appreso con sincero disappunto - afferma il Sindaco - la decisione del Giudice Sportivo di squalificare per una giornata il campo della Fidelis Andria, con l'obbligo di giocare a porte chiuse la prossima partita casalinga al "Degli Ulivi", a causa di cori dal contenuto discriminatorio per ragioni di razza e colore nei confronti di un calciatore avversario. Ero personalmente presente allo stadio domenica e non ho assolutamente colto, da parte del caloroso pubblico andriese, cori di stampo razzista nei confronti dei giocatori della squadra avversaria. C'è stato semplicemente, come sempre accade nella gare casalinghe, un incitamento costante e continuo verso la Fidelis Andria, senza mai trascendere in insulti tali da giustificare una così dura sanzione.
Auspico, quindi - conclude Giorgino - che la Società esperisca tutti i mezzi che la Giustizia Sportiva mette a disposizione, al fine di addivenire ad una giusta revisione della decisione assunta, anche perché la città di Andria, con il suo meraviglioso e sportivo pubblico, non merita di essere associata ad una immagine così negativa».