Camion Sangalli Andria
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Cronaca

Il "riesame" rigetta diverse questioni di diritto: per Lotito carcere e Cassazione

Nominato il neo amministratore della "Sangalli": oltre 70 i dipendenti andriesi del servizio

Rigettate diverse questioni di diritto: è quanto deciso dal Tribunale della Libertà di Milano, cosiddetto del "riesame", nell'ambito dell'inchiesta "Clean City" per quel che riguarda l'ormai ex assessore all'ambiente del Comune di Andria, Francesco Lotito. I giudici della libertà hanno mantenuto la linea dura decisa dai pm monzesi Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo, confermando la misura di custodia cautelare in carcere nonostante le istanze presentate dagli avvocati di Lotito. Assieme all'ex assessore andriese restano ancora detenuti in carcere anche l'altro assessore della Città di Frosinone, Fulvio De Santis e l'architetto Giovanni Battista Ricciotti, ritenuto l'intermediario per l'appalto di Frosinone. Gli altri 9 arrestati dell'11 dicembre scorso, tra cui Patrizia, Daniela e Giorgio Sangalli, hanno potuto beneficiare degli arresti domiciliari.

Per Lotito ora resta la Cassazione a cui gli avvocati difensori si sono già rivolti per chiederne la scarcerazione: «La settimana prossima saremo a Monza per incontrare Lotito apparso molto provato nelle ultime interlocuzioni - ci dice l'avvocato difensore Bertolino - attendiamo la Cassazione anche se abbiamo sollevato anche un grande problema di competenza a giudicare i singoli episodi da parte della Procura». L'inchiesta procede e la Procura di Monza sta proseguendo nel lavoro di ricostruzione degli eventuali passaggi di denaro contestati agli arrestati.

Nel frattempo l'assemblea della società, su richiesta della Procura di Monza, ha nominato il commercialista Ugo Gaspari di Gallarate, amministratore della "Sangalli & C." per scongiurare il commissariamento dell'azienda monzese. Al momento degli arresti, infatti, il Giudice ha disposto anche il sequestro preventivo dei conti correnti, delle quote e delle partecipazioni della società (appartenente per il 90% a Giancarlo Sangalli e per il restante 10% al quarto figlio che fa il ricercatore in America), nominando un custode giudiziario. Il neo amministratore avrà il compito di gestire l'azienda per salvaguardare gli oltre 1.000 dipendenti tra cui una settantina della Città di Andria.
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