Religioni
Il prodigio della Sacra Spina di Andria raccontato da don Gianni Massaro a TV2000
Il vicario della nostra Diocesi ospite del programma televisivo "Bel tempo si spera"
Andria - sabato 27 aprile 2019
6.11
La Sacra Spina di Andria raccontata da don Gianni Massaro. Circa due settimane fa, il Vicario della Diocesi di Andria-Canosa di Puglia-Minervino Murge è stato ospite del programma televisivo "Bel tempo si spera" condotto da Lucia Ascione e trasmesso da TV2000, emittente televisiva italiana a diffusione nazionale, di proprietà della società Rete Blu S.p.A. controllata dalla Conferenza Episcopale Italiana. Nel corso della trasmissione, don Gianni Massaro, ha ripercorso le vicende storiche della preziosa reliquia che la tradizione ritiene appartenuta alla corona di spine posta sul capo di Gesù Cristo durante la Passione e donata nel 1308 dalla contessa Beatrice d'Angio alla Cattedrale di Andria.
In particolare, il vicario diocesano ha raccontato le tappe relative al prodigio della Sacra Spina, avvenimento unico nel suo genere seguito con trepidazione da centinaia di fedeli assiepati in piazza Duomo e in piazza Catuma e di cui lo stesso don Gianni è stato testimone oculare nel 2005 e nel 2016. Dovranno trascorrere ben 141 anni per un altro prodigio: come è noto, infatti, la Sacra Spina cambia aspetto ogni anno in cui la solennità dell'Annunciazione del Signore (25 marzo) coincide con il Venerdì Santo; questa coincidenza si verificherà nuovamente nel 2157.
Don Gianni ha spiegato anche le modalità in cui il prodigio si rende visibile: solitamente si manifestano rigonfiamenti e le diciassette macchie violacee presenti sulla spina subiscono una liquefazione in gocce di sangue vivo; si assiste altresì alla comparsa di escrescenze biancastre argentee di pochi millimetri e anche di una fioritura come si verificò nel 1842. La prima testimonianza scritta di questo fenomeno soprannaturale risale al 1633, mentre le trasformazioni più recenti sono avvenute nel 2005 (una commissione di sacerdoti e laici tra cui medici esperti annotarono variazioni di colore, piccole granulazioni biancastre-lanuginose e il rilievo di una sporgenza rosso rubino sulla punta) e nel 2016: in questa occasione si rilevò "la presenza di un lieve rigonfiamento di colore bianco a forma sferica, a mo' di gemma" ed erano visibili "a occhio nudo, una seconda gemma e una terza gemma"; inoltre, "il residuo del precedente prodigio del 2005 sembrò rifiorire".
Nel video in basso, l'intervista a don Gianni Massaro nel corso del programma televisivo "Bel tempo si spera" trasmessa nei giorni scorsi da TV2000.
In particolare, il vicario diocesano ha raccontato le tappe relative al prodigio della Sacra Spina, avvenimento unico nel suo genere seguito con trepidazione da centinaia di fedeli assiepati in piazza Duomo e in piazza Catuma e di cui lo stesso don Gianni è stato testimone oculare nel 2005 e nel 2016. Dovranno trascorrere ben 141 anni per un altro prodigio: come è noto, infatti, la Sacra Spina cambia aspetto ogni anno in cui la solennità dell'Annunciazione del Signore (25 marzo) coincide con il Venerdì Santo; questa coincidenza si verificherà nuovamente nel 2157.
Don Gianni ha spiegato anche le modalità in cui il prodigio si rende visibile: solitamente si manifestano rigonfiamenti e le diciassette macchie violacee presenti sulla spina subiscono una liquefazione in gocce di sangue vivo; si assiste altresì alla comparsa di escrescenze biancastre argentee di pochi millimetri e anche di una fioritura come si verificò nel 1842. La prima testimonianza scritta di questo fenomeno soprannaturale risale al 1633, mentre le trasformazioni più recenti sono avvenute nel 2005 (una commissione di sacerdoti e laici tra cui medici esperti annotarono variazioni di colore, piccole granulazioni biancastre-lanuginose e il rilievo di una sporgenza rosso rubino sulla punta) e nel 2016: in questa occasione si rilevò "la presenza di un lieve rigonfiamento di colore bianco a forma sferica, a mo' di gemma" ed erano visibili "a occhio nudo, una seconda gemma e una terza gemma"; inoltre, "il residuo del precedente prodigio del 2005 sembrò rifiorire".
Nel video in basso, l'intervista a don Gianni Massaro nel corso del programma televisivo "Bel tempo si spera" trasmessa nei giorni scorsi da TV2000.