Vita di città
Il Ministero sarebbe pronto alla firma per la nuova Caserma dei Carabinieri
Tutto bloccato poichè il nulla osta per i lavori resta nell'Ufficio SUE di Andria
Andria - mercoledì 6 gennaio 2016
Il Ministero degli Interni sarebbe pronto a firmare l'ok alla realizzazione della nuova Caserma con alloggi dei Carabinieri di Andria, ma è tutto bloccato perchè il nulla osta non arriva dagli uffici competenti del Comune. E' il paradosso che tocca l'intero territorio andriese: è proprio nel finale dell'anno, infatti, sembrerebbe esser arrivato il definitivo ok del Ministero alla richiesta privata che ha proposto la realizzazione del nuovo manufatto, con il via libera per quanto di propria competenza e l'appostamento di una somma di poco inferiore ai 90mila euro per l'affitto annuale della struttura una volta completata, a patto che vi sia il nulla osta definitivo del Comune di Andria. Nulla osta definitivo che non è ancora arrivato e che langue ormai da diverso tempo nell'Ufficio dello Sportello Unico dell'Edilizia che era già stato incalzato sia dall'attuale amministrazione che dalla 5^ commissione comunale dell'ambiente e della protezione civile (Articolo AndriaViva 20 novembre 2015).
La richiesta della politica era stata chiara: dare immediatamente l'ok ad un progetto privato che avrebbe avuto una ricaduta benefica su tutta la collettività. Il problema è nato dal fatto che la nuova caserma dei Carabinieri con annessi alloggi, è un progetto privato con finalità pubblica da inserire in un'area del Piano Regolatore cosiddetta F5 e cioè destinata a servizi di istruzione o di interesse generale e sovracomunale. Partita la verifica, da parte dell'Ufficio SUE, dei requisiti, il nulla osta si è arenato nella convinzione che quell'iniziativa dovesse esser intrapresa in altri luoghi e non in quel punto di via Paganini accanto all'Istituto Superiore "Colasanto" di Andria. Tesi dirigenziale che alla politica cittadina non è assolutamente piaciuta visti gli incartamenti intercorsi e soprattutto vista l'animata seduta novembrina della 5^ commissione. Ma da allora nulla è cambiato ed anzi, pur proseguendo l'iter a livello ministeriale sino all'ok definitivo di questi giorni con l'accordo di affitto da sottoscrivere tra le parti, il via libera dell'Ufficio competente non è giunto ed anzi, ad oggi, lo stesso ufficio non ha più neanche il Dirigente, come anticipato qualche giorno fa da AndriaViva (Articolo 30 dicembre 2015).
La richiesta della politica era stata chiara: dare immediatamente l'ok ad un progetto privato che avrebbe avuto una ricaduta benefica su tutta la collettività. Il problema è nato dal fatto che la nuova caserma dei Carabinieri con annessi alloggi, è un progetto privato con finalità pubblica da inserire in un'area del Piano Regolatore cosiddetta F5 e cioè destinata a servizi di istruzione o di interesse generale e sovracomunale. Partita la verifica, da parte dell'Ufficio SUE, dei requisiti, il nulla osta si è arenato nella convinzione che quell'iniziativa dovesse esser intrapresa in altri luoghi e non in quel punto di via Paganini accanto all'Istituto Superiore "Colasanto" di Andria. Tesi dirigenziale che alla politica cittadina non è assolutamente piaciuta visti gli incartamenti intercorsi e soprattutto vista l'animata seduta novembrina della 5^ commissione. Ma da allora nulla è cambiato ed anzi, pur proseguendo l'iter a livello ministeriale sino all'ok definitivo di questi giorni con l'accordo di affitto da sottoscrivere tra le parti, il via libera dell'Ufficio competente non è giunto ed anzi, ad oggi, lo stesso ufficio non ha più neanche il Dirigente, come anticipato qualche giorno fa da AndriaViva (Articolo 30 dicembre 2015).