Scuola e Lavoro
Il Liceo "Carlo Troya" di Andria inaugura un nuovo campo da pallavolo e basket
Un'opera realizzata in tempi brevi, a disposizione della scuola e della città
Andria - mercoledì 24 novembre 2021
10.40
Una struttura polifunzionale, interamente a disposizione dalla comunità scolastica e della città. Il Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze Umane "Carlo Troya" di Andria ha inaugurato, negli scorsi giorni, un nuovo campo da pallavolo e basket.
Un'opera lampo. I lavori, in uno dei cortili esterni dell'istituto, sono partiti a inizio anno scolastico. E hanno compreso la pavimentazione, con resina e pittura multicolore a delimitare le aree di gioco, l'installazione della rete perimetrale, la posa di canestri e rete da volley. L'investimento è stato sostenuto attingendo dalle casse scolastiche: «sono risorse provenienti dai contributi volontari delle famiglie - spiega il dirigente scolastico Michelangelo Filannino-, questo deve farci riflettere sul tema delle autonomie delle scuole e di quanto sia importante la partecipazione attiva di tutte le componenti, per un lavoro proficuo con i nostri ragazzi. Quando c'è una buona idea e le istituzioni collaborano, possiamo portare a casa dei buoni risultati. In questo caso, tornare a vivere dopo un anno e mezzo di clausura, di isolamento, di solitudine».
Una vera e propria giornata di sport, quella inaugurale. Scoperta la targa e benedetta la struttura, infatti, docenti e studenti si sono sfidati in una partita di pallavolo, calcando per la prima volta il nuovo terreno di gioco. Lo sport, da sempre, insegna ad essere cittadini liberi e consapevoli. E l'intitolazione del campo ha un significato particolare: «Abbiamo voluto dedicare questo spazio ai nostri coetanei, studenti e sportivi dell'Afghanistan - spiegano i Rappresentanti degli Studenti Riccardo Alicino, Silvana Sgarra, Fabio Fasciano e Claudia Rella-. Dopo la re-instaurazione del regime talebano, i giovani afghani non potranno più vivere momenti ed esperienze come quella di cui stiamo dando testimonianza noi oggi. Non un mero messaggio retorico, ma sensibilizzazione vera da tramutare in futuro in azioni concrete di solidarietà a sostegno di questi popoli. Ora tocca a noi vivere e trattare con cura la struttura, auspicando altri interventi di questo genere nel corso dell'anno scolastico».
Già in programma iniziative interne, per promuovere la cultura dello sport, del rispetto e della legalità fra gli studenti. Il campo, però, potrà essere utilizzato anche dalle società sportive del territorio che ne facciano richiesta.
Un'opera lampo. I lavori, in uno dei cortili esterni dell'istituto, sono partiti a inizio anno scolastico. E hanno compreso la pavimentazione, con resina e pittura multicolore a delimitare le aree di gioco, l'installazione della rete perimetrale, la posa di canestri e rete da volley. L'investimento è stato sostenuto attingendo dalle casse scolastiche: «sono risorse provenienti dai contributi volontari delle famiglie - spiega il dirigente scolastico Michelangelo Filannino-, questo deve farci riflettere sul tema delle autonomie delle scuole e di quanto sia importante la partecipazione attiva di tutte le componenti, per un lavoro proficuo con i nostri ragazzi. Quando c'è una buona idea e le istituzioni collaborano, possiamo portare a casa dei buoni risultati. In questo caso, tornare a vivere dopo un anno e mezzo di clausura, di isolamento, di solitudine».
Una vera e propria giornata di sport, quella inaugurale. Scoperta la targa e benedetta la struttura, infatti, docenti e studenti si sono sfidati in una partita di pallavolo, calcando per la prima volta il nuovo terreno di gioco. Lo sport, da sempre, insegna ad essere cittadini liberi e consapevoli. E l'intitolazione del campo ha un significato particolare: «Abbiamo voluto dedicare questo spazio ai nostri coetanei, studenti e sportivi dell'Afghanistan - spiegano i Rappresentanti degli Studenti Riccardo Alicino, Silvana Sgarra, Fabio Fasciano e Claudia Rella-. Dopo la re-instaurazione del regime talebano, i giovani afghani non potranno più vivere momenti ed esperienze come quella di cui stiamo dando testimonianza noi oggi. Non un mero messaggio retorico, ma sensibilizzazione vera da tramutare in futuro in azioni concrete di solidarietà a sostegno di questi popoli. Ora tocca a noi vivere e trattare con cura la struttura, auspicando altri interventi di questo genere nel corso dell'anno scolastico».
Già in programma iniziative interne, per promuovere la cultura dello sport, del rispetto e della legalità fra gli studenti. Il campo, però, potrà essere utilizzato anche dalle società sportive del territorio che ne facciano richiesta.