Vita di città
Il coraggio giovanile di mettersi in gioco, i Misga
Oggi la band andriese inaugurerà il concerto di Caparezza a Santeramo
Andria - venerdì 31 luglio 2015
20.47
Oggi 31 luglio, a Santeramo in Colle, Caparezza chiuderà la Festa del Parco Nazionale dell'Alta Murgia con un concerto gratuito. Ad inaugurare l'importante evento musicale sarà la band andriese dei Misga, nata da un'idea del cantante Michele Sgaramella ed oggi composta anche dal chitarrista Marco Sgaramella, da Davide Suriano al basso e da Francesco Santoro alle batterie. «Noi crediamo - hanno dichiarato i Misga -che l'appuntamento di questa sera sia una grande occasione per dimostrare il nostro valore. Per essere a Santeramo abbiamo superato una selezione regionale, questo ci riempie di orgoglio e, allo stesso tempo, di responsabilità. Il concerto era stato organizzato per venerdì scorso, ma dopo la tragedia nell'azienda di Modugno, Caparezza e gli organizzatori hanno annullato l'iniziativa. E' stato un gesto nobile, degno di una persona dalla grande sensibilità, perciò siamo ancora più onorati di poter condividere il palco con un uomo dal grande cuore come Michele Salvemini».
Il nome Misga è l'acronimo di Michele Sgaramella e fu scelto dallo stesso cantante, in previsione di un progetto musicale da solista. «Quando Misga - ci ha spiegato lo stesso Michele – è diventato un collettivo, un sogno condiviso, abbiamo comunque continuato ad adottare questo nome, sia perché pare porti fortuna e sia perché piaceva anche ai miei compagni d'avventura». A proposito potrebbe tornare alla mente una celebre e divertente parodia di Checco Zalone sui Negramaro, nella quale la voce del gruppo, Giuliano, parla della band salentina in prima persona singolare. «Misga - hanno spiegato ragazzi - non ha mai avuto questi problemi, abbiamo trovato sin da subito un perfetto equilibrio tra le parti, che risulta fondamentale per creare prodotti musicali di valore. Un cantante senza musicisti è come una vettura con solo il motore o un corpo umano con solo il cuore. Ogni piccolo ingranaggio risulta fondamentale, affinché ogni cosa funzioni al meglio, e la cura dei dettagli fa la differenza».
Nel curriculum della giovane band si registrano la partecipazione al Salento Ink Festival di Brindisi, il primo posto in classifica, per 14 giorni, su RadiostarTv con il brano Dammi Dammi, il coinvolgimento nel progetto La musica scende in campo, a cura di Cube Comunicazione, oltre all'open act degli Après la Classe al Demodè di Bari. Tra le esperienze indimenticabili, i Misga annoverano anche la recente vittoria del Groove on Stage a Foggia. «Questo contest , durato alcuni mesi, ci ha permesso - hanno spiegato gli artisti andriesi - di confrontarci con diverse band del territorio, ma soprattutto ci ha offerto una fantastica occasione per trovare un punto d'incontro interno tra le diverse origini musicali, funky e pop, che ci distinguono. Oggi possiamo affermare di aver costruito un meraviglioso feeling tra di noi, che speriamo si dilati di giorno in giorno. A Foggia ci siamo messi alla prova e l'intesa è risultata vincente».
I Misga propongono brani vivaci e frizzanti, al passo con i tempi e con l'evoluzione della musica moderna. Nello stesso periodo storico, un trio di giovani cantanti italiani, il Volo, sta conquistando il mondo con pezzi che incrociano la musica popolare a quella lirica, in un esperimento artistico che ha permesso loro di vincere l'ultimo Festival di Sanremo. «Sicuramente - hanno dichiarato i Misga - sono dei ragazzi dalle qualità vocali indiscutibili e meritano un sincero plauso, tuttavia risultano lontani dal nostro modo di fare. Il Volo è radicato nel passato, talvolta in maniera esagerata e costruita. I Misga, invece, studiano i tempi andati per rendere interessante il presente, per costruire qualcosa di nuovo, e soprattutto di nostro. E' indescrivibile la soddisfazione che proviamo quando, dopo essere stati chiusi nel nostro locale per ore, riusciamo a partorire delle melodie e dei testi che ci rappresentano. Per noi la musica è un bisogno primario, un'allucinante e sconvolgente forma di piacere, la più sbalorditiva delle invenzioni umane». La band andriese in questione è tra le più seguite dai giovani andriesi, basti pensare che la loro pagina Facebook vanta più di 1600 likes. Uno dei primi successi del fondatore del gruppo, Michele Sgaramella, è stato il brano Andriamata, attuale inno della Fidelis Andria. «E' una canzone - ci ha raccontato Michele - che mi ha permesso di unire la passione per la musica a quella per il pallone. Seguo le gesta calcistiche della città federiciana dai tempi dell'Andria Bat e ricordo molto bene gli ultimi infelici anni che hanno caratterizzato la vita di quella società. Oggi il progetto è diverso, intorno alla Fidelis girano l'ottimismo e l'entusiasmo di migliaia di cittadini andriesi, quindi sono davvero onorato di essere l'autore dell'inno di questa compagine sportiva dei miracoli. Quando sono allo stadio e sento Andriamata, vivo delle emozioni da pelle d'oca».
Infine abbiamo chiesto ai Misga quale sia il loro grande sogno. «Ci auguriamo - hanno concluso loro – di poter dedicare sempre più tempo alle note ed alle parole, aspirando a salire qualche gradino nella scalinata della gloriosa Storia della musica italiana. Il serbatoio delle idee è pieno, la voglia di fare è infinita, lo spirito di sacrificio non ci è mai mancato. Dobbiamo continuare a lavorare sodo, puntando sempre a migliorare la qualità dei nostri prodotti artistici». Stasera, intorno alle 20.30, il giovane quartetto andriese potrà vivere e regalare, ancora una volta, delle emozioni da cardiopalmo. Non ci resta che augurare loro un grande in bocca al lupo.
Il nome Misga è l'acronimo di Michele Sgaramella e fu scelto dallo stesso cantante, in previsione di un progetto musicale da solista. «Quando Misga - ci ha spiegato lo stesso Michele – è diventato un collettivo, un sogno condiviso, abbiamo comunque continuato ad adottare questo nome, sia perché pare porti fortuna e sia perché piaceva anche ai miei compagni d'avventura». A proposito potrebbe tornare alla mente una celebre e divertente parodia di Checco Zalone sui Negramaro, nella quale la voce del gruppo, Giuliano, parla della band salentina in prima persona singolare. «Misga - hanno spiegato ragazzi - non ha mai avuto questi problemi, abbiamo trovato sin da subito un perfetto equilibrio tra le parti, che risulta fondamentale per creare prodotti musicali di valore. Un cantante senza musicisti è come una vettura con solo il motore o un corpo umano con solo il cuore. Ogni piccolo ingranaggio risulta fondamentale, affinché ogni cosa funzioni al meglio, e la cura dei dettagli fa la differenza».
Nel curriculum della giovane band si registrano la partecipazione al Salento Ink Festival di Brindisi, il primo posto in classifica, per 14 giorni, su RadiostarTv con il brano Dammi Dammi, il coinvolgimento nel progetto La musica scende in campo, a cura di Cube Comunicazione, oltre all'open act degli Après la Classe al Demodè di Bari. Tra le esperienze indimenticabili, i Misga annoverano anche la recente vittoria del Groove on Stage a Foggia. «Questo contest , durato alcuni mesi, ci ha permesso - hanno spiegato gli artisti andriesi - di confrontarci con diverse band del territorio, ma soprattutto ci ha offerto una fantastica occasione per trovare un punto d'incontro interno tra le diverse origini musicali, funky e pop, che ci distinguono. Oggi possiamo affermare di aver costruito un meraviglioso feeling tra di noi, che speriamo si dilati di giorno in giorno. A Foggia ci siamo messi alla prova e l'intesa è risultata vincente».
I Misga propongono brani vivaci e frizzanti, al passo con i tempi e con l'evoluzione della musica moderna. Nello stesso periodo storico, un trio di giovani cantanti italiani, il Volo, sta conquistando il mondo con pezzi che incrociano la musica popolare a quella lirica, in un esperimento artistico che ha permesso loro di vincere l'ultimo Festival di Sanremo. «Sicuramente - hanno dichiarato i Misga - sono dei ragazzi dalle qualità vocali indiscutibili e meritano un sincero plauso, tuttavia risultano lontani dal nostro modo di fare. Il Volo è radicato nel passato, talvolta in maniera esagerata e costruita. I Misga, invece, studiano i tempi andati per rendere interessante il presente, per costruire qualcosa di nuovo, e soprattutto di nostro. E' indescrivibile la soddisfazione che proviamo quando, dopo essere stati chiusi nel nostro locale per ore, riusciamo a partorire delle melodie e dei testi che ci rappresentano. Per noi la musica è un bisogno primario, un'allucinante e sconvolgente forma di piacere, la più sbalorditiva delle invenzioni umane». La band andriese in questione è tra le più seguite dai giovani andriesi, basti pensare che la loro pagina Facebook vanta più di 1600 likes. Uno dei primi successi del fondatore del gruppo, Michele Sgaramella, è stato il brano Andriamata, attuale inno della Fidelis Andria. «E' una canzone - ci ha raccontato Michele - che mi ha permesso di unire la passione per la musica a quella per il pallone. Seguo le gesta calcistiche della città federiciana dai tempi dell'Andria Bat e ricordo molto bene gli ultimi infelici anni che hanno caratterizzato la vita di quella società. Oggi il progetto è diverso, intorno alla Fidelis girano l'ottimismo e l'entusiasmo di migliaia di cittadini andriesi, quindi sono davvero onorato di essere l'autore dell'inno di questa compagine sportiva dei miracoli. Quando sono allo stadio e sento Andriamata, vivo delle emozioni da pelle d'oca».
Infine abbiamo chiesto ai Misga quale sia il loro grande sogno. «Ci auguriamo - hanno concluso loro – di poter dedicare sempre più tempo alle note ed alle parole, aspirando a salire qualche gradino nella scalinata della gloriosa Storia della musica italiana. Il serbatoio delle idee è pieno, la voglia di fare è infinita, lo spirito di sacrificio non ci è mai mancato. Dobbiamo continuare a lavorare sodo, puntando sempre a migliorare la qualità dei nostri prodotti artistici». Stasera, intorno alle 20.30, il giovane quartetto andriese potrà vivere e regalare, ancora una volta, delle emozioni da cardiopalmo. Non ci resta che augurare loro un grande in bocca al lupo.