Attualità
Il coraggio di Mons. Di Donna, la viltà degli imbecilli al quartiere Europa. Solidarietà alla Farmalabor di Canosa
La sindaca Giovanna Bruno: «Le nostre comunità esposte a fenomeni di deriva sociale»
Andria - domenica 2 gennaio 2022
16.55
«Come oggi, 70 anni fa, saliva al cielo il venerabile mons. Di Donna, vescovo molto amato dalla gente. Uomo semplice, di pace e di dialogo, - scrive la Sindaca avv. Giovanna Bruno - come si legge in tanti scritti che lo riguardano. La nostra comunità viveva i tempi difficili del dopo guerra, con le lacerazioni sociali ed economiche che ne mettevano a dura prova il tessuto anche morale. E il prelato svolgeva un ruolo di guida importante, determinato e benevolo al tempo stesso. Noi, oggi, non siamo propriamente nel dopo guerra ma chiaramente le nostre città sono state fortemente toccate dalla pandemia e da tutte le conseguenze ad essa legate. A questo si aggiungano le lunghe fasi di scarso accompagnamento al progresso civile e sociale, come se le istituzioni tutte avessero completamente abdicato dal ruolo anche educativo cui sono preposte. Non si spiega diversamente l'escalation di arroganza, violenza, tracotanza e maleducazione (nel linguaggio e nei gesti) che accomuna un po' tutte le città, da nord a sud. E il resto del mondo non è messo meglio dalle cronache che ci giungono quotidianamente.
Per tornare a casa nostra, divenuta tristemente attenzionata in queste ore grazie agli "imbecilli" autori dell'esplosione nel quartiere Europa, nel mentre attendiamo gli sviluppi delle indagini ormai a buon punto, valuteremo se agire contro i responsabili per danno all'immagine della nostra città, oltre che per i danni materiali legati all'esplosione in sé e per quelli provocati a passanti e residenti. L' "imbecille", stando alla definizione del vocabolario della lingua italiana, è "chi, nelle parole e negli atti, si mostra poco assennato o si comporta scioccamente", é "la persona di limitata capacità di discernimento o di buon senso o dal comportamento stolto". È chiaro che di questi soggetti in giro ce ne sono davvero tanti, se si considerano tutti coloro che nonostante i divieti, continuano ad assumere comportamenti contrari alle norme e al buon costume, oltre che al basilare senso civico il cui rispetto ci farebbe vivere meglio, a prescindere da controlli e sanzioni che non facciamo altro che invocare ad ogni pie' sospinto, dimenticando che il primo dovere di rispetto delle regole ricade su ciascuno di noi.
Non so se nella vicina Canosa, siano "imbecilli" o delinquenti quelli che hanno con un'esplosione arrecato danno al portone della Farmalabor, identificata nell'ottima figura del Presidente dott. Sergio Fontana, a cui va tutta la mia personale stima e solidarietà per ciò che rappresenta e per il rigore con cui svolge il suo ruolo all'interno di Confindustria Bari – Bat. Un uomo che non si farà certo scalfire dall'accaduto e che non perde occasione per denunciare l'impellenza che tutti dovremmo sentire, di arginare in ogni modo i fenomeni di deriva sociale cui le nostre comunità sono quotidianamente esposte.
So solo che per liberare le città da questa violenza "imbecille", nessuno può sentirsi escluso o estraneo ma, con organica determinazione, deve collaborare. Ne va del futuro di ciascuno di noi, che tutti vorremmo fosse migliore di questo tempo che ci è dato di vivere».
Per tornare a casa nostra, divenuta tristemente attenzionata in queste ore grazie agli "imbecilli" autori dell'esplosione nel quartiere Europa, nel mentre attendiamo gli sviluppi delle indagini ormai a buon punto, valuteremo se agire contro i responsabili per danno all'immagine della nostra città, oltre che per i danni materiali legati all'esplosione in sé e per quelli provocati a passanti e residenti. L' "imbecille", stando alla definizione del vocabolario della lingua italiana, è "chi, nelle parole e negli atti, si mostra poco assennato o si comporta scioccamente", é "la persona di limitata capacità di discernimento o di buon senso o dal comportamento stolto". È chiaro che di questi soggetti in giro ce ne sono davvero tanti, se si considerano tutti coloro che nonostante i divieti, continuano ad assumere comportamenti contrari alle norme e al buon costume, oltre che al basilare senso civico il cui rispetto ci farebbe vivere meglio, a prescindere da controlli e sanzioni che non facciamo altro che invocare ad ogni pie' sospinto, dimenticando che il primo dovere di rispetto delle regole ricade su ciascuno di noi.
Non so se nella vicina Canosa, siano "imbecilli" o delinquenti quelli che hanno con un'esplosione arrecato danno al portone della Farmalabor, identificata nell'ottima figura del Presidente dott. Sergio Fontana, a cui va tutta la mia personale stima e solidarietà per ciò che rappresenta e per il rigore con cui svolge il suo ruolo all'interno di Confindustria Bari – Bat. Un uomo che non si farà certo scalfire dall'accaduto e che non perde occasione per denunciare l'impellenza che tutti dovremmo sentire, di arginare in ogni modo i fenomeni di deriva sociale cui le nostre comunità sono quotidianamente esposte.
So solo che per liberare le città da questa violenza "imbecille", nessuno può sentirsi escluso o estraneo ma, con organica determinazione, deve collaborare. Ne va del futuro di ciascuno di noi, che tutti vorremmo fosse migliore di questo tempo che ci è dato di vivere».