Scuola e Lavoro
Il Consorzio Guardie Campestri avvia il licenziamento di dieci dipendenti
Intervengono i sindacati, giovedì assemblea con i lavoratori presso la sede della Cgil Bat ad Andria
Andria - martedì 18 luglio 2017
10.19
«Da un lato l'iter per il licenziamento collettivo di dieci lavoratori, dall'altro le soluzioni prospettate da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per andare incontro alle difficoltà dell'azienda, al centro un mancato accordo e l'incertezza sul futuro occupazionale di questi dipendenti. È in sintesi il racconto della situazione in cui versa il Consorzio Guardie Campestri di Andria che lo scorso mese di aprile ha avviato la procedura di licenziamento collettivo (ex art. 24 e 4 L. 223/1991) per la riduzione del personale di numero dieci unità (di cui 8 guardie e 2 impiegati) su un organico complessivo di 57 lavoratori», così scrivono Flai Cgil, fai Cisl e Uila Uil in un comunicato stampa congiunto.
«Nei mesi passati si sono tenuti diversi incontri in sede aziendale nei quali le organizzazioni sindacali di categoria hanno tentato, con proposte alternative, di scongiurare i licenziamenti ma tutte le possibili soluzioni sono state respinte dai vertici del Consorzio. A seguito del mancato accordo, come prevede la procedura, la trattativa si è spostata presso l'Ufficio provinciale vertenze collettive: in un incontro Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno ribadito le proposte per salvare i dipendenti, ovvero hanno prospettato il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per gli operai agricoli e l'accantonamento di 4 ore settimanali di retribuzione in un monte ore da destinare ad un fondo (recuperi compensativi); due misure che produrrebbero da subito al consorzio un alleggerimento in termini economici della situazione, il tutto sottoposto ad una verifica semestrale fino alla fine dell'anno 2018 con la RSA e le OO.SS. di categoria al fine di evitare i licenziamenti. Tutte queste proposte – spiegano il segretario generale Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti, il segretario generale Fai Cisl Bari/Bat, Pasquale Fiore ed il segretario Uila Uil Bari/Bat, Michele Palermo - sono state nuovamente rigettate dalla direzione aziendale del Consorzio e l'incontro nell'Ufficio provinciale vertenze collettive si è concluso ancora una volta con un mancato accordo. Ci preme evidenziare che, visto che durante l'ultimo incontro in Prefettura del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica si è discusso della sicurezza nelle campagne ed al vertice hanno partecipato anche i rappresentanti della Federazione dei Consorzi di Vigilanza Campestre, speravamo che non si interrompesse un percorso di incremento e di ottimizzazione del servizio di vigilanza campestre. Riteniamo, infatti, che la legalità e la sicurezza nelle nostre campagne passa non solo attraverso l'efficienza e la competitività ma soprattutto valorizzando il lavoro svolto dalle guardie campestri. Per questo è necessario scongiurare questi licenziamenti».
Per tutte queste ragioni le organizzazioni sindacali insieme alla Rsa hanno indetto un'assemblea sindacale per giovedì 20 luglio, a partire dalle ore 18.00 aperta agli iscritti e non. L'incontro si terrà presso la sede provinciale della Cgil Bat, in via Guido Rossa ad Andria e servirà per discutere e valutare per tutte le iniziative da intraprendere, non escludendo il ricorso alla mobilitazione e allo sciopero delle guardie e impiegati del consorzio.
«Nei mesi passati si sono tenuti diversi incontri in sede aziendale nei quali le organizzazioni sindacali di categoria hanno tentato, con proposte alternative, di scongiurare i licenziamenti ma tutte le possibili soluzioni sono state respinte dai vertici del Consorzio. A seguito del mancato accordo, come prevede la procedura, la trattativa si è spostata presso l'Ufficio provinciale vertenze collettive: in un incontro Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno ribadito le proposte per salvare i dipendenti, ovvero hanno prospettato il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per gli operai agricoli e l'accantonamento di 4 ore settimanali di retribuzione in un monte ore da destinare ad un fondo (recuperi compensativi); due misure che produrrebbero da subito al consorzio un alleggerimento in termini economici della situazione, il tutto sottoposto ad una verifica semestrale fino alla fine dell'anno 2018 con la RSA e le OO.SS. di categoria al fine di evitare i licenziamenti. Tutte queste proposte – spiegano il segretario generale Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti, il segretario generale Fai Cisl Bari/Bat, Pasquale Fiore ed il segretario Uila Uil Bari/Bat, Michele Palermo - sono state nuovamente rigettate dalla direzione aziendale del Consorzio e l'incontro nell'Ufficio provinciale vertenze collettive si è concluso ancora una volta con un mancato accordo. Ci preme evidenziare che, visto che durante l'ultimo incontro in Prefettura del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica si è discusso della sicurezza nelle campagne ed al vertice hanno partecipato anche i rappresentanti della Federazione dei Consorzi di Vigilanza Campestre, speravamo che non si interrompesse un percorso di incremento e di ottimizzazione del servizio di vigilanza campestre. Riteniamo, infatti, che la legalità e la sicurezza nelle nostre campagne passa non solo attraverso l'efficienza e la competitività ma soprattutto valorizzando il lavoro svolto dalle guardie campestri. Per questo è necessario scongiurare questi licenziamenti».
Per tutte queste ragioni le organizzazioni sindacali insieme alla Rsa hanno indetto un'assemblea sindacale per giovedì 20 luglio, a partire dalle ore 18.00 aperta agli iscritti e non. L'incontro si terrà presso la sede provinciale della Cgil Bat, in via Guido Rossa ad Andria e servirà per discutere e valutare per tutte le iniziative da intraprendere, non escludendo il ricorso alla mobilitazione e allo sciopero delle guardie e impiegati del consorzio.