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Vita di città
Il Consiglio Comunale di Andria approva il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima
Il Comune federiciano è tra i primi ad adottarlo in Puglia
Andria - martedì 18 febbraio 2025
20.21
Il Comune di Andria è tra i primi in Puglia ad adottare il PAESC – Piano di azione per l'energia sostenibile ed il clima. Ieri il Consiglio Comunale ha approvato il Piano, dopo il passaggio in Giunta, cristallizzato con delibera n. 224/2024 e la presentazione pubblica alla città. Il Comune di Andria aveva già approvato il PAES nel 2013, ma negli anni successivi si è registra una sorta di inerzia amministrativa sul tema poiché non vi è stato alcun monitoraggio. L'Amministrazione Bruno, con l'approvazione del nuovo PAESC (perché si è negli anni aggiunta anche l'indicazione sul Clima) ha già definito interventi mirati, alcuni dei quali già in corso di attuazione come le piste ciclabili, la raccolta differenziata dei rifiuti o la riduzione del traffico con le Domeniche ecologiche e con l'introduzione delle ZTL … iniziative tutte che vanno nella direzione di abbattere le emissioni del 55%, rispetto a quelle calcolate nel 2024.
E tutto questo entro il 2030. Perché il Comune di Andria ha aderito nel 2022 come si ricorderà al nuovo Patto dei Sindaci integrato per l'Energia e il Clima e cominciato così a redigere il PAESC, al fine di affrontare una serie di sfide interconnesse come accelerare la decarbonatazione dei territori, mantenere il riscaldamento globale medio al di sotto di 2°c; rendere i territori più resilienti capaci di adattarsi agli impatti degli inevitabili cambiamenti climatici in atto; aumentare l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili sui territori. L'adozione del Patto ha permesso alla Città di Andria di entrare a far parte della Rete dei Comuni Sostenibili, passaggio questo che impegna ulteriormente la Città a compiere sforzi importanti in vista degli obiettivi 2030.
«Con l'approvazione del PAESC – spiega l'Assessore alla Qualità della Vita, Savino Losappio - abbiamo dotato la città di un piano fondamentale per direzionare l'attività amministrativa diretta appunto ad abbattere le emissioni di CO2 nell'aria oltre ad affrontare i cambiamenti climatici. Sono state previste delle misure di mitigazione e di adattamento che questa amministrazione ha già iniziato a mettere in atto, come l'estensione della ZTL, delle piste ciclabili, riqualificazione degli impianti della pubblica illuminazione o ancora, implementazione zone verdi e parchi pubblici, raccolta differenziata con la contestuale riduzione dei rifiuti.
Il PAESC è una componente chiave nell'impegno della città verso una strategia programmatica e operativa di risparmio energetico, perché permette di valutare il livello di consumo di energia e di emissioni di CO2, identificare i campi di intervento, contribuire a mettere in opera le politiche e i programmi necessari nella città».
E tutto questo entro il 2030. Perché il Comune di Andria ha aderito nel 2022 come si ricorderà al nuovo Patto dei Sindaci integrato per l'Energia e il Clima e cominciato così a redigere il PAESC, al fine di affrontare una serie di sfide interconnesse come accelerare la decarbonatazione dei territori, mantenere il riscaldamento globale medio al di sotto di 2°c; rendere i territori più resilienti capaci di adattarsi agli impatti degli inevitabili cambiamenti climatici in atto; aumentare l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili sui territori. L'adozione del Patto ha permesso alla Città di Andria di entrare a far parte della Rete dei Comuni Sostenibili, passaggio questo che impegna ulteriormente la Città a compiere sforzi importanti in vista degli obiettivi 2030.
«Con l'approvazione del PAESC – spiega l'Assessore alla Qualità della Vita, Savino Losappio - abbiamo dotato la città di un piano fondamentale per direzionare l'attività amministrativa diretta appunto ad abbattere le emissioni di CO2 nell'aria oltre ad affrontare i cambiamenti climatici. Sono state previste delle misure di mitigazione e di adattamento che questa amministrazione ha già iniziato a mettere in atto, come l'estensione della ZTL, delle piste ciclabili, riqualificazione degli impianti della pubblica illuminazione o ancora, implementazione zone verdi e parchi pubblici, raccolta differenziata con la contestuale riduzione dei rifiuti.
Il PAESC è una componente chiave nell'impegno della città verso una strategia programmatica e operativa di risparmio energetico, perché permette di valutare il livello di consumo di energia e di emissioni di CO2, identificare i campi di intervento, contribuire a mettere in opera le politiche e i programmi necessari nella città».