Enti locali
Il Comune di Andria recede dall’Agenzia per l’occupazione e lo sviluppo dell’Area Nord Barese Ofantina
La decisione assunta dal Commissario Tufariello. La partecipazione verrà meno dal 31 dicembre 2020
Andria - venerdì 3 luglio 2020
13.39
Alla fine la scure dei tagli del Commissario per la gestione straordinaria del Comune di Andria, Gaetano Tufariello si è abbattuta anche sull'Agenzia per l'occupazione e lo sviluppo dell'Area Nord Barese Ofantina.
Con la deliberazione assunta con i poteri del consiglio comunale, la n.33 del 26 giugno scorso, il Commissario Tufariello ha esercitato il diritto di recesso del Comune di Andria da questa Agenzia, che lo ricordiamo ha programmato ed attuato il cosiddetto Patto Territoriale.
Al pari dei Comuni di San Ferdinando, Trinitapoli, Canosa di Puglia, Trani e Bisceglie, anche la Città di Andria quindi esce fuori da questa società, di cui era socia sin dal nascere di questa esperienza consortile, con un capitale sociale pari al 17,12%.
L'adesione di Andria durerà fino al 31 dicembre di quest'anno e porterà il Comune di Andria a corrispondere la cifra di € 149.420,00 quale quota annuale contributiva.
Tra i motivi di questo abbandono, così come narrati nella lunga ed articolata deliberazione commissariale oltre che dal mancato avvio di un progetto di ristrutturazione e rilancio della società partecipata, anche la nota e delicata situazione di predissesto finanziario in cui versa appunto il Comune di Andria.
Dispiace che venga posto termine ad una collaborazione che durava sin dai tempi in cui, con la sindacatura di Vincenzo Caldarone, si decise di aderire a questa agenzia, che aveva tra le sue peculiari finalità quella di svolgere attività di accesso ai finanziamenti europei, nazionali e regionali.
Con la deliberazione assunta con i poteri del consiglio comunale, la n.33 del 26 giugno scorso, il Commissario Tufariello ha esercitato il diritto di recesso del Comune di Andria da questa Agenzia, che lo ricordiamo ha programmato ed attuato il cosiddetto Patto Territoriale.
Al pari dei Comuni di San Ferdinando, Trinitapoli, Canosa di Puglia, Trani e Bisceglie, anche la Città di Andria quindi esce fuori da questa società, di cui era socia sin dal nascere di questa esperienza consortile, con un capitale sociale pari al 17,12%.
L'adesione di Andria durerà fino al 31 dicembre di quest'anno e porterà il Comune di Andria a corrispondere la cifra di € 149.420,00 quale quota annuale contributiva.
Tra i motivi di questo abbandono, così come narrati nella lunga ed articolata deliberazione commissariale oltre che dal mancato avvio di un progetto di ristrutturazione e rilancio della società partecipata, anche la nota e delicata situazione di predissesto finanziario in cui versa appunto il Comune di Andria.
Dispiace che venga posto termine ad una collaborazione che durava sin dai tempi in cui, con la sindacatura di Vincenzo Caldarone, si decise di aderire a questa agenzia, che aveva tra le sue peculiari finalità quella di svolgere attività di accesso ai finanziamenti europei, nazionali e regionali.