Enti locali
Il Comune di Andria attiva la tutela del dipendente che segnala illeciti
La segnalazione (Whistleblowing) è finalizzata a tutelare l'integrità e il buon funzionamento dell'Ente
Andria - mercoledì 6 maggio 2020
Un altro significativo passo è stato compiuto, nel Comune di Andria, sulla strada della tutela della legalità, della trasparenza e della integrità dell'azione amministrativa. Il Comune, infatti, attraverso il suo Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, dottoressa Brunella Asfaldo, si è dotato di una apposita piattaforma totalmente gratuita attraverso la quale sarà possibile inoltrare e ricevere, in forma del tutto riservata, le segnalazioni di disfunzioni e/o di illecita gestione delle procedure amministrative.
Il segnalante (c.d. Whistleblower) potrà essere un dipendente del Comune o di soggetti partecipati e la sua azione dovrà avere come finalità non la tutela di un suo interesse personale, ma la tutela della integrità e del buon funzionamento dell'Ente. Quando questa finalità sia accertata, il segnalante (che potrà denunciare le condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del suo rapporto di lavoro) avrà diritto ad una tutela di riservatezza completa e rafforzata:
1. la sua identità non potrà essere rivelata;
2. non potrà subire ritorsioni e non potrà essere discriminato in dipendenza della sua segnalazione;
3. la segnalazione non potrà essere oggetto di accesso.
La piattaforma in uso è totalmente indipendente da ogni ingerenza o controllo informatico interno al Comune ed è gestita, attraverso un particolare sistema di crittografia, in remoto secondo le Linee guida dell'ANAC. «Anche Andria ha posto, così - commenta Il Segretario Generale e Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, dottoressa Brunella Asfaldo - un altro importante tassello nello sforzo della creazione di quell'etica pubblica che può rendere le pubbliche amministrazioni trasparenti ed integre nella certezza della effettività del precetto dell'art. 54 della nostra Carta Costituzionale, che recita: "I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore"».
Il segnalante (c.d. Whistleblower) potrà essere un dipendente del Comune o di soggetti partecipati e la sua azione dovrà avere come finalità non la tutela di un suo interesse personale, ma la tutela della integrità e del buon funzionamento dell'Ente. Quando questa finalità sia accertata, il segnalante (che potrà denunciare le condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del suo rapporto di lavoro) avrà diritto ad una tutela di riservatezza completa e rafforzata:
1. la sua identità non potrà essere rivelata;
2. non potrà subire ritorsioni e non potrà essere discriminato in dipendenza della sua segnalazione;
3. la segnalazione non potrà essere oggetto di accesso.
La piattaforma in uso è totalmente indipendente da ogni ingerenza o controllo informatico interno al Comune ed è gestita, attraverso un particolare sistema di crittografia, in remoto secondo le Linee guida dell'ANAC. «Anche Andria ha posto, così - commenta Il Segretario Generale e Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, dottoressa Brunella Asfaldo - un altro importante tassello nello sforzo della creazione di quell'etica pubblica che può rendere le pubbliche amministrazioni trasparenti ed integre nella certezza della effettività del precetto dell'art. 54 della nostra Carta Costituzionale, che recita: "I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore"».