Territorio
Il colore rosso salverà le donne: Elina Chauvet e le sue "Zapatos Rojos" ad Andria
L'iniziativa volta a contrastare il femminicidio, si svolgerà il 12 aprile
Andria - martedì 18 marzo 2014
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Per la prima volta al Sud Italia, Elina Chauvet, presenterà ad Andria la propria performance dal titolo Zapatos Rojos ("Scarpe rosse") il giorno 12 aprile, in piazza Vittorio Emanuele II, dalle ore 12:00 alle ore 22:00.
Il progetto è nato nel 2009 a Ciudad Juárez, città di frontiera tra Messico e Stati Uniti in cui fu utilizzato per la prima volta il termine femminicidio, dove centinaia di giovani donne vengono rapite, stuprate e uccise nella più totale impunità. Fulcro di Zapatos Rojos è l'installazione di scarpe femminili rosse nello spazio urbano, rosse come il sangue che ogni giorno le donne versano per mano degli uomini, siano essi della famiglia siano estranei, rosse come simbolo dell'energia vitale, della forza fisica e mentale, della volontà di opporsi ai maltrattamenti.
Un significato speciale è quello che Andria conferisce a questa marcia silenziosa di donne assenti. Quello di una città del Sud che intende uscire dai luoghi comuni, che vuole reagire e farsi portatrice di un messaggio forte e chiaro di dissenso.
«Lanciamo questa sfida - spiega Stefania Campanile, Consigliera di Parità della Provincia di Barletta Andria Trani - al tema del femminicidio. Intendiamo farci garanti di cambiamento, protagonisti di un processo sociale profondo che passa per la cultura e quindi parte dall'educazione familiare e scolastica. La nostra è una marcia quotidiana che non inizia e non finisce il 12 aprile, un modus operandi a livello istituzionale e sociale che possa garantire pari opportunità reali, cultura del rispetto, coraggio nella denuncia».
Della stessa idea anche Francesca Guerisoli, curatrice per l'Italia del progetto artistico: «Le scarpe rosse visualizzano una marcia di solidarietà sia verso le donne di Ciudad Juarez che sono state rapite, violentate e uccise, sia verso tutte le donne che, nel mondo, hanno subito violenza. L'arte che si misura con lo spazio urbano e la partecipazione collettiva può divenire un efficace strumento di cambiamento sociale, aprirsi all'ascolto e alle domande espresse e inespresse delle comunità e fornire immagini condivise attorno alle quali portare avanti battaglie per i diritti umani».
L'evento sarà patrocinato dall'Assessorato al Welfare della Regione Puglia, Provincia BAT e Comune di Andria. Questi i soggetti proponenti dell'iniziativa: Consigliera di Parità della BAT, avv. Stefania Campanile, Amnesty International Andria; l'associazione culturale Hydra, il Centro Antiviolenza Provinciale "Futura" e la Cooperativa Sociale Tempi Nuovi. Questi i soggetti aderenti: associazioni Tutt'altro, Libera, Carsica, L'Altrove, Unia, Arcigay - BAT e il Liceo Artistico di Andria "G. Colasanto".
L'artista sarà disponibile per interviste telefoniche e non, con interprete. Per maggiori informazioni contattare l'Ufficio stampa: ufficiostampa.dirittidonne@gmail.com.
Il progetto è nato nel 2009 a Ciudad Juárez, città di frontiera tra Messico e Stati Uniti in cui fu utilizzato per la prima volta il termine femminicidio, dove centinaia di giovani donne vengono rapite, stuprate e uccise nella più totale impunità. Fulcro di Zapatos Rojos è l'installazione di scarpe femminili rosse nello spazio urbano, rosse come il sangue che ogni giorno le donne versano per mano degli uomini, siano essi della famiglia siano estranei, rosse come simbolo dell'energia vitale, della forza fisica e mentale, della volontà di opporsi ai maltrattamenti.
Un significato speciale è quello che Andria conferisce a questa marcia silenziosa di donne assenti. Quello di una città del Sud che intende uscire dai luoghi comuni, che vuole reagire e farsi portatrice di un messaggio forte e chiaro di dissenso.
«Lanciamo questa sfida - spiega Stefania Campanile, Consigliera di Parità della Provincia di Barletta Andria Trani - al tema del femminicidio. Intendiamo farci garanti di cambiamento, protagonisti di un processo sociale profondo che passa per la cultura e quindi parte dall'educazione familiare e scolastica. La nostra è una marcia quotidiana che non inizia e non finisce il 12 aprile, un modus operandi a livello istituzionale e sociale che possa garantire pari opportunità reali, cultura del rispetto, coraggio nella denuncia».
Della stessa idea anche Francesca Guerisoli, curatrice per l'Italia del progetto artistico: «Le scarpe rosse visualizzano una marcia di solidarietà sia verso le donne di Ciudad Juarez che sono state rapite, violentate e uccise, sia verso tutte le donne che, nel mondo, hanno subito violenza. L'arte che si misura con lo spazio urbano e la partecipazione collettiva può divenire un efficace strumento di cambiamento sociale, aprirsi all'ascolto e alle domande espresse e inespresse delle comunità e fornire immagini condivise attorno alle quali portare avanti battaglie per i diritti umani».
L'evento sarà patrocinato dall'Assessorato al Welfare della Regione Puglia, Provincia BAT e Comune di Andria. Questi i soggetti proponenti dell'iniziativa: Consigliera di Parità della BAT, avv. Stefania Campanile, Amnesty International Andria; l'associazione culturale Hydra, il Centro Antiviolenza Provinciale "Futura" e la Cooperativa Sociale Tempi Nuovi. Questi i soggetti aderenti: associazioni Tutt'altro, Libera, Carsica, L'Altrove, Unia, Arcigay - BAT e il Liceo Artistico di Andria "G. Colasanto".
L'artista sarà disponibile per interviste telefoniche e non, con interprete. Per maggiori informazioni contattare l'Ufficio stampa: ufficiostampa.dirittidonne@gmail.com.