
Attualità
Il Colonnello dei Carabinieri Luca Volpi nuovamente in missione in Iraq
Ha lasciato il Comando dei Carabinieri di Trento. Fu Comandante della Compagnia di Andria dal 2005 al 2007
Andria - giovedì 3 ottobre 2019
10.51
Nei giorni scorsi il Colonnello Luca Volpi, ha lasciato il comando dei Carabinieri di Trento per assumere un nuovo prestigioso incarico. Il Colonnello Volpi è stato chiamato, infatti, nel ruolo di ufficiale di collegamento a Baghdad tra la Coalizione e il ministero degli Interni in materia di forze di polizia.
Una nuova missione all'estero per l'alto ufficiale dell'Arma, dopo tre anni trascorsi a Trento, nella quale ha ricevuto unanime consenso per l'importante azione svolta dai Carabinieri nel contrasto al crimine, per l' opera silenziosa di prevenzione dei reati tanto da essere un punto di riferimento sicuro per i cittadini, che apprezzano l'Arma e ripongono grande fiducia nei militari dagli alamari della fiamma perenne.
Gli stessi sentimenti di stima, gratitudine e riconoscenza verso l'Arma, che il Comandante Luca Volpi ricevette dalla Città di Andria, quando lasciò l'incarico di Comandate della locale Compagnia, che ricoprì dal 2005 al 2007, dove si distinse per numerose operazioni, una di queste fu quella denominata "Castel del Monte". L' intervento permise di disarticolare i maggiori clan malavitosi cittadini, con la cattura di ben 70 persone. Quell'impianto accusatorio -tassello dopo tassello messo insieme dal militare Volpi e dal poliziotto Enrico Schiralli, allora Primo Dirigente della Polizia di Stato di Andria, entrambi coordinati dalla D.D.A. di Bari-, venne confermato anche nei successivi gradi di giudizio, portando a delle condanne definitive.
Figlio dell'Arma e uomo della Benemerita fino al midollo, è stato impegnato in numerose missioni di pace sia prima che dopo aver Comandato i Carabinieri del 13° RGT "Friuli" di stanza a Gorizia, appartenente alla Seconda Brigata Mobile Carabinieri. Sempre ad Andria fu insignito dell'onorificenza di appartenente all'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme -infinitamente orgoglioso non solo per la sua grande fede cristiana ma anche perchè fu concessa al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa- prima di ricevere il riconoscimento di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
Uno dei rimpianti dell'ufficiale superiore è stato quello di non aver potuto traghettare Andria verso una sede più consona e moderna per l'importante Compagnia.
Una nuova missione all'estero per l'alto ufficiale dell'Arma, dopo tre anni trascorsi a Trento, nella quale ha ricevuto unanime consenso per l'importante azione svolta dai Carabinieri nel contrasto al crimine, per l' opera silenziosa di prevenzione dei reati tanto da essere un punto di riferimento sicuro per i cittadini, che apprezzano l'Arma e ripongono grande fiducia nei militari dagli alamari della fiamma perenne.
Gli stessi sentimenti di stima, gratitudine e riconoscenza verso l'Arma, che il Comandante Luca Volpi ricevette dalla Città di Andria, quando lasciò l'incarico di Comandate della locale Compagnia, che ricoprì dal 2005 al 2007, dove si distinse per numerose operazioni, una di queste fu quella denominata "Castel del Monte". L' intervento permise di disarticolare i maggiori clan malavitosi cittadini, con la cattura di ben 70 persone. Quell'impianto accusatorio -tassello dopo tassello messo insieme dal militare Volpi e dal poliziotto Enrico Schiralli, allora Primo Dirigente della Polizia di Stato di Andria, entrambi coordinati dalla D.D.A. di Bari-, venne confermato anche nei successivi gradi di giudizio, portando a delle condanne definitive.
Figlio dell'Arma e uomo della Benemerita fino al midollo, è stato impegnato in numerose missioni di pace sia prima che dopo aver Comandato i Carabinieri del 13° RGT "Friuli" di stanza a Gorizia, appartenente alla Seconda Brigata Mobile Carabinieri. Sempre ad Andria fu insignito dell'onorificenza di appartenente all'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme -infinitamente orgoglioso non solo per la sua grande fede cristiana ma anche perchè fu concessa al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa- prima di ricevere il riconoscimento di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
Uno dei rimpianti dell'ufficiale superiore è stato quello di non aver potuto traghettare Andria verso una sede più consona e moderna per l'importante Compagnia.