Eventi e cultura
Il 4-5-6 maggio: torna ad Andria il Festival della Disperazione
Giunge alla II edizione l’appuntamento culturale organizzato dal Circolo dei Lettori
Andria - sabato 7 aprile 2018
"La speranza non è che un ciarlatano che non smette di imbrogliarci; e, per me, io ho cominciato a star bene solo quando l'ho persa. Metterei volentieri sulla porta del paradiso il verso che Dante ha messo su quella dell'inferno: Lasciate ogni speranza voi che entrate".
Queste fulminanti parole di Samuel Beckett, dalle quali muove i primi passi il Festival della Disperazione, che giunge quest'anno alla sua II edizione dopo il positivo riscontro dello scorso anno.
Si tratta del primo festival italiano sulla disperazione, organizzato in tre giorni (4-5-6 maggio) di incontri, letture ed eventi. Un festival di taglio culturale, non un inno alla disperazione ma, piuttosto, un'esplorazione culturale e altropologica nei territori della disperazione, tema letterario per eccellenza, alla ricerca dei risvolti serissimi e ironici della stessa.
Un intero Festival dedicato alla disperazione, dunque, proprio per la convinzione che sia il sentimento, la condizione più letteraria di tutte, e che tutti quelli che scrivono, dipingono, suonano, recitano o siano in una qualche relazione con l'arte in senso lato, abbiano molto a che fare con questo sentimento che diventa la spinta principale che li muove nel fare ciò che fanno.
La seconda edizione del Festival della Disperazione continua la propria ricerca attorno al tema della disperazione, tra letteratura e realtà, ospitando narratori e poeti di fama internazionale, le voci più interessanti delle letterature emergenti, e ancora saggisti, musicisti, artisti, scienziati, secondo un'accezione ampia e curiosa della letteratura, che non si nega alla conoscenza di territori e linguaggi lontani dai canoni tradizionali.
Il Festival della Disperazione è ideato, organizzato e gestito dal Circolo dei Lettori di Andria con la collaborazione artistica, per la seconda edizione, di Paolo Di Paolo e Armando Buonaiuto.
Qui il programma delle tre giornate.
Queste fulminanti parole di Samuel Beckett, dalle quali muove i primi passi il Festival della Disperazione, che giunge quest'anno alla sua II edizione dopo il positivo riscontro dello scorso anno.
Si tratta del primo festival italiano sulla disperazione, organizzato in tre giorni (4-5-6 maggio) di incontri, letture ed eventi. Un festival di taglio culturale, non un inno alla disperazione ma, piuttosto, un'esplorazione culturale e altropologica nei territori della disperazione, tema letterario per eccellenza, alla ricerca dei risvolti serissimi e ironici della stessa.
Un intero Festival dedicato alla disperazione, dunque, proprio per la convinzione che sia il sentimento, la condizione più letteraria di tutte, e che tutti quelli che scrivono, dipingono, suonano, recitano o siano in una qualche relazione con l'arte in senso lato, abbiano molto a che fare con questo sentimento che diventa la spinta principale che li muove nel fare ciò che fanno.
La seconda edizione del Festival della Disperazione continua la propria ricerca attorno al tema della disperazione, tra letteratura e realtà, ospitando narratori e poeti di fama internazionale, le voci più interessanti delle letterature emergenti, e ancora saggisti, musicisti, artisti, scienziati, secondo un'accezione ampia e curiosa della letteratura, che non si nega alla conoscenza di territori e linguaggi lontani dai canoni tradizionali.
Il Festival della Disperazione è ideato, organizzato e gestito dal Circolo dei Lettori di Andria con la collaborazione artistica, per la seconda edizione, di Paolo Di Paolo e Armando Buonaiuto.
Qui il programma delle tre giornate.