Religioni
Il 10 agosto festa liturgica di San Lorenzo, diacono e martire
Processione per le strade del rione Fornaci e celebrazione della S. Messa nella piazzetta antistante l'antica chiesetta
Andria - martedì 6 agosto 2019
Come ogni anno, la parrocchia San Francesco d'Assisi celebra la festa di San Lorenzo, diacono e martire, con una processione in suo onore il 10 agosto. La processione partirà dalla Parrocchia di San Francesco d'Assisi, percorrerà le strade del rione Fornaci e sosterrà presso la piazzetta antistante l'antica chiesetta di San Lorenzo (chiusa purtroppo da alcuni decenni ed ormai in precario stato di abbandono), per la celebrazione della santa Messa; a seguire la processione per il rientro della statua in parrocchia.
Sulla antica chiesa dedicata a San Lorenzo diacono e martire, raccogliamo poche e scarne notizie dagli anni '80, grazie al prezioso contributo del diacono Michele Melillo.
L'antico edificio era la chiesa di riferimento dei fornaciari; prova ne è la statua in argilla posta nella finestra sovrastante la porta di ingresso della Chiesa. Siamo nell'ottobre del 1987 quando don Antonio Basile fu nominato parroco della chiesa San Francesco e dopo aver "conosciuto il territorio" e le realtà della parrocchia, nell'agosto del 1990 organizza una solenne festa in onore di San Lorenzo. Convocò i diaconi della Diocesi, per un Triduo di preghiere animato dai diaconi, e il 10 agosto con solennità celebrò la festa. In quel periodo si trovava in Andria P. Antonio Suriano barnabita che ebbe modo di presiedere la celebrazione della Santa Messa e condurre la processione.
Ad onor del vero bisogna ricordare anche il passato: quando era cappellano il Can. Don Riccardo Chiapperino, la festa di San Lorenzo veniva celebrata con solennità nel quartiere delle Fornaci anche con fuochi d'artificio. Era una vera e propria festa fuori le Mura. Inoltre, nel periodo in cui fu rettore Don Chiapperino, fu realizzata una statua lignea in Ortisei; la statua quando giunse in Andria, realizzata con il contributo economico: "A divozione di una povera peccatrice 1962". Statua che trovò la sua collocazione nella nicchia posta nell'abside del presbiterio.
Nella spogliazione della chiesa, don Gianni Agresti, attuale parroco di San Francesco, ha rinvenuto due documenti molto importanti risalenti all'epoca dell'episcopato di Mons. Alessandro Macchi. Il primo risale al 1927, anno in cui erige la Confraternita di San Lorenzo; il secondo è del 1928 e qui ringrazia la Confraternita per averlo annoverato tra i Soci perpetui. Ecco il testo integrale: "Alla Ven. Congrega di S. Lorenzo, con la più viva riconoscenza per il gentile pensiero di avermi scritto tra i Soci perpetui della medesima, imparto una speciale Benedizione, affinché la Congrega, che mi sta tanto a cuore, viva, fiorisca e prosperi sempre alla maggior gloria di Dio, a bene di tutti i Confratelli, in particolar modo della Spett.le Amministrazione."
+ Alessandro Macchi, Vescovo di Andria
Andria 29 gennaio 1928.
All'epoca di questi ultimi fatti, la chiesa si presentava accogliente: ingresso laterale, sulla destra un piccolo vano con la cantoria e a lato una acquasantiera in marmo. Guardando l'altare maggiore, notiamo sulla destra e sulla sinistra due altari minori sovrastati da nicchie con statue di santi: a sinistra la Vergine SS. Addolorata e a destra San Ciro. In una delle due nicchie era custodita una statua delle Vergine SS. Immacolata, in gesso. Accedendo al presbiterio, vi è una nicchia con la statua di san Michele Arcangelo in gesso ma molto rovinata, al centro del presbiterio una mensa per la celebrazione della Messa e sul fondo semicircolare del presbiterio l'altare maggiore sovrastato da una nicchia con la statua lignea di san Lorenzo. Sul retro dell'altare si accedeva ad un vano sacrestia su due livelli.
Tra le memorie di anziani del quartiere si racconta che in detta chiesa veniva custodita una delle antiche Croci del Venerdì Santo appartenuta all'antica famiglia di fornaciai Di Bari; ed effettivamente anche il diacono Melillo, nel sul libro "Le Storiche Croci del Venerdì Santo" edito da Litografia Etigraph aprile 1998 pag. 67, ne fa menzione.
La Rettoria veniva aperta ogni domenica per la celebrazione della Santa Messa. Alcuni ricordano che anche nel 1993 la chiesa era aperta per la Messa domenicale, celebrata dal rev.do P. Alfredo Serafini s.c.j. dehoniano che veniva da Barbadangelo. La chiesa fu chiusa per la caduta di un lampadario in seguito ad un sisma avvertito anche nella nostra città forse del 1994.
Don Antonio Basile aveva cercato di far preparare un progetto di intervento di manutenzione straordinaria, ma nel 1995 Mons. Calabro pensò di nominarlo parroco al santuario di Maria SS. dell'Altomare. Da allora la chiesa, pur restando chiusa, è seguita di tanto in tanto da piccoli interventi con l'impegno di don Gianni Agresti.
Ogni anno la festa in onore a San Lorenzo viene comunque celebrata nella chiesa di San Francesco d'Assisi con un triduo di preghiere, poi si snoda la processione dalla parrocchia e sosta davanti alla chiesa di San Lorenzo per la celebrazione della Santa Messa, per poi riprendere il cammino di ritorno verso San Francesco per la conclusione della festa. Partecipano a questo momento, tra gli altri, gli iscritti dell'associazione "Costruiamo il futuro" con Lorenzo Marchio Rossi.
Alcuni anni or sono (forse dieci anni fa) nelle prime ore del mattino, alcuni ignoti asportarono dal timpano del portale di ingresso la scultura dell'angelo collocato innanzi alla statua di san Lorenzo. Attualmente, don Gianni Agresti vorrebbe restaurare la chiesa, anche perché preoccupato dal suo stato strutturale, però mancano i contributi economici per avviare il cantiere; in linea di massima, però, un progetto c'è.
Sulla antica chiesa dedicata a San Lorenzo diacono e martire, raccogliamo poche e scarne notizie dagli anni '80, grazie al prezioso contributo del diacono Michele Melillo.
L'antico edificio era la chiesa di riferimento dei fornaciari; prova ne è la statua in argilla posta nella finestra sovrastante la porta di ingresso della Chiesa. Siamo nell'ottobre del 1987 quando don Antonio Basile fu nominato parroco della chiesa San Francesco e dopo aver "conosciuto il territorio" e le realtà della parrocchia, nell'agosto del 1990 organizza una solenne festa in onore di San Lorenzo. Convocò i diaconi della Diocesi, per un Triduo di preghiere animato dai diaconi, e il 10 agosto con solennità celebrò la festa. In quel periodo si trovava in Andria P. Antonio Suriano barnabita che ebbe modo di presiedere la celebrazione della Santa Messa e condurre la processione.
Ad onor del vero bisogna ricordare anche il passato: quando era cappellano il Can. Don Riccardo Chiapperino, la festa di San Lorenzo veniva celebrata con solennità nel quartiere delle Fornaci anche con fuochi d'artificio. Era una vera e propria festa fuori le Mura. Inoltre, nel periodo in cui fu rettore Don Chiapperino, fu realizzata una statua lignea in Ortisei; la statua quando giunse in Andria, realizzata con il contributo economico: "A divozione di una povera peccatrice 1962". Statua che trovò la sua collocazione nella nicchia posta nell'abside del presbiterio.
Nella spogliazione della chiesa, don Gianni Agresti, attuale parroco di San Francesco, ha rinvenuto due documenti molto importanti risalenti all'epoca dell'episcopato di Mons. Alessandro Macchi. Il primo risale al 1927, anno in cui erige la Confraternita di San Lorenzo; il secondo è del 1928 e qui ringrazia la Confraternita per averlo annoverato tra i Soci perpetui. Ecco il testo integrale: "Alla Ven. Congrega di S. Lorenzo, con la più viva riconoscenza per il gentile pensiero di avermi scritto tra i Soci perpetui della medesima, imparto una speciale Benedizione, affinché la Congrega, che mi sta tanto a cuore, viva, fiorisca e prosperi sempre alla maggior gloria di Dio, a bene di tutti i Confratelli, in particolar modo della Spett.le Amministrazione."
+ Alessandro Macchi, Vescovo di Andria
Andria 29 gennaio 1928.
All'epoca di questi ultimi fatti, la chiesa si presentava accogliente: ingresso laterale, sulla destra un piccolo vano con la cantoria e a lato una acquasantiera in marmo. Guardando l'altare maggiore, notiamo sulla destra e sulla sinistra due altari minori sovrastati da nicchie con statue di santi: a sinistra la Vergine SS. Addolorata e a destra San Ciro. In una delle due nicchie era custodita una statua delle Vergine SS. Immacolata, in gesso. Accedendo al presbiterio, vi è una nicchia con la statua di san Michele Arcangelo in gesso ma molto rovinata, al centro del presbiterio una mensa per la celebrazione della Messa e sul fondo semicircolare del presbiterio l'altare maggiore sovrastato da una nicchia con la statua lignea di san Lorenzo. Sul retro dell'altare si accedeva ad un vano sacrestia su due livelli.
Tra le memorie di anziani del quartiere si racconta che in detta chiesa veniva custodita una delle antiche Croci del Venerdì Santo appartenuta all'antica famiglia di fornaciai Di Bari; ed effettivamente anche il diacono Melillo, nel sul libro "Le Storiche Croci del Venerdì Santo" edito da Litografia Etigraph aprile 1998 pag. 67, ne fa menzione.
La Rettoria veniva aperta ogni domenica per la celebrazione della Santa Messa. Alcuni ricordano che anche nel 1993 la chiesa era aperta per la Messa domenicale, celebrata dal rev.do P. Alfredo Serafini s.c.j. dehoniano che veniva da Barbadangelo. La chiesa fu chiusa per la caduta di un lampadario in seguito ad un sisma avvertito anche nella nostra città forse del 1994.
Don Antonio Basile aveva cercato di far preparare un progetto di intervento di manutenzione straordinaria, ma nel 1995 Mons. Calabro pensò di nominarlo parroco al santuario di Maria SS. dell'Altomare. Da allora la chiesa, pur restando chiusa, è seguita di tanto in tanto da piccoli interventi con l'impegno di don Gianni Agresti.
Ogni anno la festa in onore a San Lorenzo viene comunque celebrata nella chiesa di San Francesco d'Assisi con un triduo di preghiere, poi si snoda la processione dalla parrocchia e sosta davanti alla chiesa di San Lorenzo per la celebrazione della Santa Messa, per poi riprendere il cammino di ritorno verso San Francesco per la conclusione della festa. Partecipano a questo momento, tra gli altri, gli iscritti dell'associazione "Costruiamo il futuro" con Lorenzo Marchio Rossi.
Alcuni anni or sono (forse dieci anni fa) nelle prime ore del mattino, alcuni ignoti asportarono dal timpano del portale di ingresso la scultura dell'angelo collocato innanzi alla statua di san Lorenzo. Attualmente, don Gianni Agresti vorrebbe restaurare la chiesa, anche perché preoccupato dal suo stato strutturale, però mancano i contributi economici per avviare il cantiere; in linea di massima, però, un progetto c'è.