Religioni
Igino Giordani: "S. Francesco di Sales e l'essere giornalista"
Il punto di vista di Gino Piccolo, del Centro "Igino Giordani" di Andria
Andria - lunedì 23 gennaio 2017
18.08
«Un giornalista e un politico sugli altari? Impensabile ai tempi di contese furibonde, quando tra l'informazione e il potere politico scorre più vetriolo che acqua santa.
Può un giornalista essere libero? Ci chiediamo noi del mestiere e ci confortano le risposte di uno che seppe pagare sulla pelle la libertà di comunicare.
Forse potrà dire qualcosa la causa di Beatificazione di un giornalista, scrittore, uomo politico, polemista gentile, padre di famiglia: Igino Giordani».
«Così Franca Zambonini su Famiglia Cristiana».
Gentilissimi Amici Giornalisti.
Sono stati questi pensieri della Zambonini e alcuni altri dello stesso Igino Giordani, a metterci nel cuore di farvi pervenire un pensiero di vicinanza in occasione della festa del vostro Protettore con l'augurio speciale che fra non molto possiate –di Protettori- averne due!!
«Pensieri di Igino Giordani»
…..La figura del giornalista è molto importante: "Il giornalista può non avere un soldo in tasca, ma se ha un'idea in testa, una fiamma in cuore, vale sul mercato più di un finanziere. Gli argomenti da affrontare possono essere i più vari; a volte si tratta di toccare tematiche poco edificanti, o scabrose, ma….. "Se il cuore di chi scrive è puro, purifica ciò che scrive. Il giornalista deve stare di fronte al male morale come il medico sta di fronte al male fisico. Pertanto può affrontare, sì, l'argomento, ma con animo distaccato, senza lasciarsi invischiare. Come il medico cura il male rimanendone al di fuori, senza farsi contagiare, così pure il giornalista può trattare il male, facendolo apparire al lettore come tale, non rendendolo attraente, ma lasciandogli il suo aspetto repellente".
…..Per svolgere il proprio compito il giornalista necessita di una solida preparazione di base……"In quanto spesso (….) si trova a dover rispondere a un attacco o a redigere uno scritto nello spazio d''una o due ore"…..Non deve inoltre elaborare articoli noiosi e pesanti, dalla parvenza di lunghe prediche;deve scrivere….."articoli lucidi e rapidi, sostanziosi e leggeri, che si bevono come un caffè: il caffè come lo fanno i portoghesi, che piace a professionisti, a letterati, a ferrovieri, a contadini…..e così deve piacere l'articolo destinato a gente di vario ceto e cultura". ( In: Rivista Fides, n° 7, Luglio 1949 )
.....Ma tant'è: " Chi scrive edifica o distrugge anime, donde la sua immensa responsabilità, proporzionale alla sua dignità. Quindi se perverte anime è reo del Corpo Mistico; deteriore e neutralizza la Redenzione. Bisogna far ritrovare allo scrittore il suo posto nella Chiesa perché senta che anche lo scrivere ha un fine soprannaturale: la glorificazione di Dio e la salvezza delle anime. La più alta forma del sacerdozio regale". ( In: La società cristiana, 1942 – pagina 142-149-155)
E Gino Piccolo conclude: "A tutti voi ancora un augurio per tutto quello che più vi sta a cuore!"
Può un giornalista essere libero? Ci chiediamo noi del mestiere e ci confortano le risposte di uno che seppe pagare sulla pelle la libertà di comunicare.
Forse potrà dire qualcosa la causa di Beatificazione di un giornalista, scrittore, uomo politico, polemista gentile, padre di famiglia: Igino Giordani».
«Così Franca Zambonini su Famiglia Cristiana».
Gentilissimi Amici Giornalisti.
Sono stati questi pensieri della Zambonini e alcuni altri dello stesso Igino Giordani, a metterci nel cuore di farvi pervenire un pensiero di vicinanza in occasione della festa del vostro Protettore con l'augurio speciale che fra non molto possiate –di Protettori- averne due!!
«Pensieri di Igino Giordani»
…..La figura del giornalista è molto importante: "Il giornalista può non avere un soldo in tasca, ma se ha un'idea in testa, una fiamma in cuore, vale sul mercato più di un finanziere. Gli argomenti da affrontare possono essere i più vari; a volte si tratta di toccare tematiche poco edificanti, o scabrose, ma….. "Se il cuore di chi scrive è puro, purifica ciò che scrive. Il giornalista deve stare di fronte al male morale come il medico sta di fronte al male fisico. Pertanto può affrontare, sì, l'argomento, ma con animo distaccato, senza lasciarsi invischiare. Come il medico cura il male rimanendone al di fuori, senza farsi contagiare, così pure il giornalista può trattare il male, facendolo apparire al lettore come tale, non rendendolo attraente, ma lasciandogli il suo aspetto repellente".
…..Per svolgere il proprio compito il giornalista necessita di una solida preparazione di base……"In quanto spesso (….) si trova a dover rispondere a un attacco o a redigere uno scritto nello spazio d''una o due ore"…..Non deve inoltre elaborare articoli noiosi e pesanti, dalla parvenza di lunghe prediche;deve scrivere….."articoli lucidi e rapidi, sostanziosi e leggeri, che si bevono come un caffè: il caffè come lo fanno i portoghesi, che piace a professionisti, a letterati, a ferrovieri, a contadini…..e così deve piacere l'articolo destinato a gente di vario ceto e cultura". ( In: Rivista Fides, n° 7, Luglio 1949 )
.....Ma tant'è: " Chi scrive edifica o distrugge anime, donde la sua immensa responsabilità, proporzionale alla sua dignità. Quindi se perverte anime è reo del Corpo Mistico; deteriore e neutralizza la Redenzione. Bisogna far ritrovare allo scrittore il suo posto nella Chiesa perché senta che anche lo scrivere ha un fine soprannaturale: la glorificazione di Dio e la salvezza delle anime. La più alta forma del sacerdozio regale". ( In: La società cristiana, 1942 – pagina 142-149-155)
E Gino Piccolo conclude: "A tutti voi ancora un augurio per tutto quello che più vi sta a cuore!"