Religioni
Igino Giordani, 43° anniversario della morte: le parole di Chiara Lubich
Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
Andria - martedì 18 aprile 2023
Qualcuno ha detto che se su tutti i punti della terra il Vangelo scomparisse, il cristiano dovrebbe essere tale che chi lo vede vivere potrebbe riscrivere il Vangelo. Ebbene Giordani è stato uno di questi cristiani. Quand'egli se ne partì da questa vita, il giorno che ci vide tutti raccolti attorno a lui per l'ultimo saluto – vennero migliaia di persone da ogni parte del mondo – nella Messa venne letta quella tipica pagina del Vangelo che sono le Beatitudini. Ebbene. quanti lo avevano conosciuto a fondo erano concordi nel constatare e nell'affermare che egli le aveva vissute tutte.
Era stato infatti un "puro di cuore" in maniera eccezionale. Fu questa purezza che gli fece definire l'esistenza terrena dell'uomo, un'avventura divina. Aveva un tenerissimo amore per la sua signora e commuoveva ed impressionava l'intensità dell'affetto verso i suoi quattro figlioli. E' stato un "povero in spirito" per il distacco completo non solo da tutto ciò che possedeva, ma soprattutto da tutto ciò che era. Il suo cuore era carico di "misericordia": vicino a lui anche il più miserabile peccatore s sentiva perdonato ed il più indigente si sentiva Re. E' stato sempre stato un "operatore di pace", come documenta anche la sua storia di uomo politico.
E' arrivato a possedere tale "mitezza" da far capire come il Vangelo dica che chi ha questa virtù possiede la terra: egli con la più raffinata gentilezza, con quel suo nobile trattare, con quelle parole tutte sue, conquistava quanti avvicinava perché chiunque si sentiva a suo agio, considerato con dignità. I giovani stabilivano con lui un rapporto da pari a pari e non era raro sentire affermare che, soprattutto negli ultimi tempi, irradiava dalla sua persona qualcosa di soprannaturale. Cristiano di prim'ordine, dotto, apologeta, apostolo, quando gli è parso d'incontrare una polla d'acqua genuina, che sgorgava dalla Chiesa, a nuova testimonianza che lo Spirito Santo è sempre vivo e attivo in es, ha saputo posporre ogni cosa per seguire Gesù he lo chiamava a dissetarsi di quell'acqua.
Viveva anche il Vangelo dell'umiltà. Quando pensava ad esempio che qualcuno del nostro Movimento gli riservasse qualche privilegio – dato il suo riguardevole passato– implorava d'essere trattato come gli altri. Ma in Giordani era caratteristico soprattutto – come è stato detto il Vangelo dell'amore; è stato uno dei più grandi doni che il Cielo ha fatto alla Chiesa, al Movimento dei Focolari, all'Umanità.
Era stato infatti un "puro di cuore" in maniera eccezionale. Fu questa purezza che gli fece definire l'esistenza terrena dell'uomo, un'avventura divina. Aveva un tenerissimo amore per la sua signora e commuoveva ed impressionava l'intensità dell'affetto verso i suoi quattro figlioli. E' stato un "povero in spirito" per il distacco completo non solo da tutto ciò che possedeva, ma soprattutto da tutto ciò che era. Il suo cuore era carico di "misericordia": vicino a lui anche il più miserabile peccatore s sentiva perdonato ed il più indigente si sentiva Re. E' stato sempre stato un "operatore di pace", come documenta anche la sua storia di uomo politico.
E' arrivato a possedere tale "mitezza" da far capire come il Vangelo dica che chi ha questa virtù possiede la terra: egli con la più raffinata gentilezza, con quel suo nobile trattare, con quelle parole tutte sue, conquistava quanti avvicinava perché chiunque si sentiva a suo agio, considerato con dignità. I giovani stabilivano con lui un rapporto da pari a pari e non era raro sentire affermare che, soprattutto negli ultimi tempi, irradiava dalla sua persona qualcosa di soprannaturale. Cristiano di prim'ordine, dotto, apologeta, apostolo, quando gli è parso d'incontrare una polla d'acqua genuina, che sgorgava dalla Chiesa, a nuova testimonianza che lo Spirito Santo è sempre vivo e attivo in es, ha saputo posporre ogni cosa per seguire Gesù he lo chiamava a dissetarsi di quell'acqua.
Viveva anche il Vangelo dell'umiltà. Quando pensava ad esempio che qualcuno del nostro Movimento gli riservasse qualche privilegio – dato il suo riguardevole passato– implorava d'essere trattato come gli altri. Ma in Giordani era caratteristico soprattutto – come è stato detto il Vangelo dell'amore; è stato uno dei più grandi doni che il Cielo ha fatto alla Chiesa, al Movimento dei Focolari, all'Umanità.