Politica
IDEA, Centrodestra: "Sindaco Giorgino, non rassegni le dimissioni"
"Un lungo periodo di commissariamento non porterebbe alcun beneficio alla città"
Andria - mercoledì 9 agosto 2017
18.02
Ormai le voci di dimissioni da parte del Sindaco Nicola Giorgino si fanno sempre più insistenti. Entro sei mesi dalle elezioni politiche di primavera, se Nicola Giorgino decidesse di pateciparvi, dovrebbe necessariamente rassegnare le dimissioni da Primo cittadino. Questa situazione sta ormai creando non poche fibrillazioni anche all'interno della stessa coalizione di centro destra. Il nuovo soggetto politico IDEA "Identità e Azione / Popolo e Libertà", che fa capo al senatore Gaetano Quagliarello e che vede tra le sue file, a diversi livelli di direzione politica gli andriesi, Francesco Losito, Egidio Fasanella e Sabino Troia, lancia un appello al primo cittadino di Andria.
"Caro Sindaco, voci sempre più insistenti parlano di una Tua imminente decisione di rassegnare le dimissioni dalla carica di primo cittadino della città di Andria, alla cui elezione, per altro, anche chi ti scrive ha contribuito nel suo piccolo.
A dire il vero, non nutriamo certamente la speranza di ottenere riscontro a questo nostro appello, considerato che da molto tempo oramai i riscontri alle legittime osservazioni, anche interne alla coalizione di maggioranza, sono un'eccezione, ma siamo convinti che per il bene della nostra città urga un chiarimento. Siamo ancor più convinti che chi ha contribuito alla Tua elezione abbia oggi il dovere di impedire che Andria viva ancora una volta un lungo periodo di commissariamento che non porterebbe alcun beneficio alla città.
Lasciare oggi, a circa metà della legislatura, la carica di Sindaco, non potrà che produrre ulteriori lacerazioni e fratture in seno alla coalizione di centro destra. I Tuoi assessori non capirebbero, i consiglieri comunali di maggioranza non giustificherebbero questa Tua decisione, sicuramente legittima ma, perdonaci, forse un po' troppo egoistica e personalistica se è vero che il passaggio sarebbe motivato da un posto certo e bloccato alle prossime politiche.
Vi è di più! Dopo l'esperienza nell'UDC non hai mai aderito ad alcun partito politico in questi anni, preferendo restare indipendente. In pochi capirebbero questa Tua scelta, soprattutto se mirata a partiti dalla storia non certo di ispirazione democratico cristiana.
Abbandonare oggi la guida della città vorrebbe dire consegnarla nelle mani di forze politiche che, interpretando i malumori ed i malesseri diffusi tra la gente, avrebbero gioco facile nell'impossessarsene. Ti rinnoviamo per questo, nell'interesse di tutti ma soprattutto della città di Andria, l'invito a restare ed a non rassegnare le dimissioni, sicuramente mortificando le legittime Tue aspirazioni, ma, lo ribadiamo, non è questo il momento giusto. Questo è il momento di serrare le fila, rinnovare la Giunta per continuare nel lavoro fino ad oggi svolto.
Vanno chiarite le vicende di bilancio, ultimate le decine di opere pubbliche i cui cantieri sono ancora aperti in città, terminate le iniziative già avviate dagli assessori per ciascun ramo: va governata e amministrata la Città, cosa per cui gli andriesi ti hanno dato mandato sino al 2020. Siamo certi Tu voglia essere ricordato soprattutto per questo. Grazie, Sindaco".
"Caro Sindaco, voci sempre più insistenti parlano di una Tua imminente decisione di rassegnare le dimissioni dalla carica di primo cittadino della città di Andria, alla cui elezione, per altro, anche chi ti scrive ha contribuito nel suo piccolo.
A dire il vero, non nutriamo certamente la speranza di ottenere riscontro a questo nostro appello, considerato che da molto tempo oramai i riscontri alle legittime osservazioni, anche interne alla coalizione di maggioranza, sono un'eccezione, ma siamo convinti che per il bene della nostra città urga un chiarimento. Siamo ancor più convinti che chi ha contribuito alla Tua elezione abbia oggi il dovere di impedire che Andria viva ancora una volta un lungo periodo di commissariamento che non porterebbe alcun beneficio alla città.
Lasciare oggi, a circa metà della legislatura, la carica di Sindaco, non potrà che produrre ulteriori lacerazioni e fratture in seno alla coalizione di centro destra. I Tuoi assessori non capirebbero, i consiglieri comunali di maggioranza non giustificherebbero questa Tua decisione, sicuramente legittima ma, perdonaci, forse un po' troppo egoistica e personalistica se è vero che il passaggio sarebbe motivato da un posto certo e bloccato alle prossime politiche.
Vi è di più! Dopo l'esperienza nell'UDC non hai mai aderito ad alcun partito politico in questi anni, preferendo restare indipendente. In pochi capirebbero questa Tua scelta, soprattutto se mirata a partiti dalla storia non certo di ispirazione democratico cristiana.
Abbandonare oggi la guida della città vorrebbe dire consegnarla nelle mani di forze politiche che, interpretando i malumori ed i malesseri diffusi tra la gente, avrebbero gioco facile nell'impossessarsene. Ti rinnoviamo per questo, nell'interesse di tutti ma soprattutto della città di Andria, l'invito a restare ed a non rassegnare le dimissioni, sicuramente mortificando le legittime Tue aspirazioni, ma, lo ribadiamo, non è questo il momento giusto. Questo è il momento di serrare le fila, rinnovare la Giunta per continuare nel lavoro fino ad oggi svolto.
Vanno chiarite le vicende di bilancio, ultimate le decine di opere pubbliche i cui cantieri sono ancora aperti in città, terminate le iniziative già avviate dagli assessori per ciascun ramo: va governata e amministrata la Città, cosa per cui gli andriesi ti hanno dato mandato sino al 2020. Siamo certi Tu voglia essere ricordato soprattutto per questo. Grazie, Sindaco".