Eventi e cultura
"I suoni del tarantismo": Parigi ospita il concerto del musicista andriese Ruggiero Inchingolo
Appuntamento il 6 dicembre in prima assoluta al Campus Condorcet, a nord della capitale francese
Andria - venerdì 29 novembre 2019
07.00
Dopo i recenti apprezzamenti per gli studi compiuti sulle musiche terapeutiche legate agli ultimi rituali di tarantismo, Ruggiero Inchingolo (etnomusicologo e musicista), invitato dal Conservatoire de Musique et Danse di Saint-Denis (Zona 2 di Parigi), venerdì 6 dicembre presenterà il suo concerto per violino e loop station, in prima assoluta, al Campus Condorcet il più grande campus universitario d'Europa nel ramo della ricerca nelle scienze umane e sociali, inaugurato ad aprile di quest'anno ad Aubervilliers, a nord di Parigi. Il concerto, patrocinato dalla Maison des Sciences de l'Homme, dal titolo "I suoni del tarantismo: tra passato e presente" rientra nel progetto multidisciplinare che comprende anche la proiezione del film "Latrodectus, qui mord en cachette" di Jérémie Basset e Irene Gurrado, con le musiche composte dallo stesso Ruggiero Inchingolo.
Il concerto per violino solo e loop station
Il concerto di Ruggiero che si svolgerà il giorno 6 dicembre seguirà la proiezione del film e si concluderà con una performance, risultato di una ricerca-azione a carattere sperimentale sul tarantismo, già iniziata da Inchingolo alcuni anni fa, che si manifesta mediante la sintesi di più linguaggi espressivi: la musica, il movimento, la teatralità. Un'azione sonora che ripropone gli aspetti del tarantismo in chiave spettacolare ed unisce le musiche del passato con quelle del presente, in una sorta di continuità senza tempo. La performance prende spunto dagli episodi di tarantismo che il maestro Luigi Stifani raccontava negli anni '80 al suo allievo, Ruggiero. Un decennio più tardi R. Inchingolo conosce George Lapassade, autentico sostenitore di quelle musiche sperimentali del mondo giovanile. Ammaliato dalla sua concezione sulla trance come "espressione positiva nei comportamenti ritualizzati", Ruggiero aggiunge altri significati all'interpretazione sul fenomeno, espande la sua ricerca e sperimenta nuove sonorità e modalità esecutive, dai suoni convenzionali a quelli informali, con influenti trasgressioni timbriche, senza mai trascurare gli elementi musicali primordiali che hanno reso credibile la sua ricerca. L'evento rientra nella programmazione di Puglia Sounds Export 2019 (Regione Puglia – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro ed è finalizzato a promuovere il sistema musicale regionale pugliese.
Il film "Latrodectus, qui mord en cachette"
Prima del concerto verrà presentato il film in cui interverranno l'antropologo e giornalista Brice Ahounou (direttore della famosa rassegna etnografica L'Autre et le Sacré, realizzata al Musée de l'homme di Parigi e assistente di Jean Rouch, il noto documentarista etnografico francese), Jérémie Basset (regista), Irene Gurrado (coautrice), Ruggiero Inchingolo (etnomusicologo intervistato nel film). Realizzato nel 2008 e prodotto da Les Films du Lierre, il lungometraggio è stato girato tra Francia e Italia. Il film si incentra sui ricordi di casi di tarantismo salentino, il male causato dalla mitica taranta, raccontati da Giovanna, figlia del maestro Luigi Stifani, il violinista terapeuta che più di ogni altro ci ha permesso di capire i rituali di guarigione dei tarantati nonché informatore principale dell'etnologo Ernesto de Martino. Il documentario si interroga sul tarantismo del passato e su cosa è il tarantismo oggi. Interessanti diventano dunque le interpretazioni rilasciate dagli esperti più qualificati di vari ambiti disciplinari che si sono interessati a questo fenomeno, come lo storico della scienza, Gino Dimitri; il decano dell'analisi istituzionale nonché psicosociologo e studioso di trance, George Lapassade, personalità centrale ed emblematica dell'Università di Parigi VIII; Ruggiero Inchingolo, allievo ed erede musicale del maestro Stifani e l'aracnologo Roberto Pepe. Vi sono, inoltre, racconti e ricerche, dagli odierni concerti neo-tradizionali in Salento fino ad alcuni estratti che riprendono i movimenti dei sofferenti durante le cure domiciliari tratte dalla storica opera cinematografica La taranta di Gianfranco Mingozzi. La serata si concluderà con un dibattito aperto al pubblico, in cui interverranno anche i protagonisti del progetto.
Il seminario ed il woekshop
Il giorno successivo, sabato 7 dicembre, nella sala Bizet del Conservatorio summenzionato, istituzione da sempre sensibile alle nuove metodologie didattiche, Ruggiero terrà un seminario in cui illustrerà i suoi studi sugli strumenti musicali e sulle musiche eseguite nei rituali per la cura del tarantismo salentino dal gruppo del suo maestro, Luigi Stìfani, lo storico violinista terapeuta dei rituali del "morso" della taranta. A seguire, un workshop rivolto a tutti gli studenti del dipartimento di violino del Conservatorio, seguiti dal Maestro Marco La Rocca, in cui Ruggiero spiegherà il procedimento compositivo dell' iterazione-variante. Inoltre, condividerà con gli stessi la sua esperienza sui processi improvvisativi della tarantella terapeutica chiamata pizzica tarantata, rendendoli protagonisti del proprio percorso creativo.
Il concerto per violino solo e loop station
Il concerto di Ruggiero che si svolgerà il giorno 6 dicembre seguirà la proiezione del film e si concluderà con una performance, risultato di una ricerca-azione a carattere sperimentale sul tarantismo, già iniziata da Inchingolo alcuni anni fa, che si manifesta mediante la sintesi di più linguaggi espressivi: la musica, il movimento, la teatralità. Un'azione sonora che ripropone gli aspetti del tarantismo in chiave spettacolare ed unisce le musiche del passato con quelle del presente, in una sorta di continuità senza tempo. La performance prende spunto dagli episodi di tarantismo che il maestro Luigi Stifani raccontava negli anni '80 al suo allievo, Ruggiero. Un decennio più tardi R. Inchingolo conosce George Lapassade, autentico sostenitore di quelle musiche sperimentali del mondo giovanile. Ammaliato dalla sua concezione sulla trance come "espressione positiva nei comportamenti ritualizzati", Ruggiero aggiunge altri significati all'interpretazione sul fenomeno, espande la sua ricerca e sperimenta nuove sonorità e modalità esecutive, dai suoni convenzionali a quelli informali, con influenti trasgressioni timbriche, senza mai trascurare gli elementi musicali primordiali che hanno reso credibile la sua ricerca. L'evento rientra nella programmazione di Puglia Sounds Export 2019 (Regione Puglia – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro ed è finalizzato a promuovere il sistema musicale regionale pugliese.
Il film "Latrodectus, qui mord en cachette"
Prima del concerto verrà presentato il film in cui interverranno l'antropologo e giornalista Brice Ahounou (direttore della famosa rassegna etnografica L'Autre et le Sacré, realizzata al Musée de l'homme di Parigi e assistente di Jean Rouch, il noto documentarista etnografico francese), Jérémie Basset (regista), Irene Gurrado (coautrice), Ruggiero Inchingolo (etnomusicologo intervistato nel film). Realizzato nel 2008 e prodotto da Les Films du Lierre, il lungometraggio è stato girato tra Francia e Italia. Il film si incentra sui ricordi di casi di tarantismo salentino, il male causato dalla mitica taranta, raccontati da Giovanna, figlia del maestro Luigi Stifani, il violinista terapeuta che più di ogni altro ci ha permesso di capire i rituali di guarigione dei tarantati nonché informatore principale dell'etnologo Ernesto de Martino. Il documentario si interroga sul tarantismo del passato e su cosa è il tarantismo oggi. Interessanti diventano dunque le interpretazioni rilasciate dagli esperti più qualificati di vari ambiti disciplinari che si sono interessati a questo fenomeno, come lo storico della scienza, Gino Dimitri; il decano dell'analisi istituzionale nonché psicosociologo e studioso di trance, George Lapassade, personalità centrale ed emblematica dell'Università di Parigi VIII; Ruggiero Inchingolo, allievo ed erede musicale del maestro Stifani e l'aracnologo Roberto Pepe. Vi sono, inoltre, racconti e ricerche, dagli odierni concerti neo-tradizionali in Salento fino ad alcuni estratti che riprendono i movimenti dei sofferenti durante le cure domiciliari tratte dalla storica opera cinematografica La taranta di Gianfranco Mingozzi. La serata si concluderà con un dibattito aperto al pubblico, in cui interverranno anche i protagonisti del progetto.
Il seminario ed il woekshop
Il giorno successivo, sabato 7 dicembre, nella sala Bizet del Conservatorio summenzionato, istituzione da sempre sensibile alle nuove metodologie didattiche, Ruggiero terrà un seminario in cui illustrerà i suoi studi sugli strumenti musicali e sulle musiche eseguite nei rituali per la cura del tarantismo salentino dal gruppo del suo maestro, Luigi Stìfani, lo storico violinista terapeuta dei rituali del "morso" della taranta. A seguire, un workshop rivolto a tutti gli studenti del dipartimento di violino del Conservatorio, seguiti dal Maestro Marco La Rocca, in cui Ruggiero spiegherà il procedimento compositivo dell' iterazione-variante. Inoltre, condividerà con gli stessi la sua esperienza sui processi improvvisativi della tarantella terapeutica chiamata pizzica tarantata, rendendoli protagonisti del proprio percorso creativo.