Cronaca
I residenti di Via Eritrea lanciano un appello al Comune di Andria
Dopo mesi di incuria ed abbandono totale. Cresce il degrado e i residenti non ci stanno più. L’appello è rivolto in modo particolare agli uffici comunali
Andria - mercoledì 1 marzo 2023
7.49
Sono mesi di degrado, quello che stanno vivendo i residenti di via Eritrea ad Andria, una delle strade del quartiere Porta La Barra che la congiunge a via Carmine. Nonostante le numerose segnalazioni, tutto tace. Sembra essere una zona completamente dimenticata. È il grido d'aiuto giunto alla nostra redazione.
Via Eritrea non è una zona periferica di Andria, ma se pur fosse stato in periferia non sarebbe comunque stato giustificabile. Questa un tempo era il cuore dell'ex centro storico di Andria, oggi è a due passi dalla via Francigena, una zona importante, dunque e di grande passaggio poiché a pochi metri sorge il Santuario della Madonna dell'Altomare, luogo di culto e devozione per tanti cittadini andriesi e non, come anche la bella chiesa del Carmine con l'attiguo seminario diocesano.. E di fronte sorge lo storico palazzo dei primi del '900, che ospita la scuola di primo grado "Mons. Di Donna".
Secondo i residenti andrebbe maggiormente curata valorizzata proprio per la sua strategica posizione. A rendere ancora più difficile la situazione è la presenza di un edificio, un tempo adibito a bagno pubblico circondato da una recinzione in ferro su cui vi è anche un piccolo giardino, anch'esso lasciato completamente all'incuria, così come denunciano i residenti di Via Eritrea.
«Quello spazio era un ex bagno pubblico, dove si creò un giardino anni fa. Prima, almeno, tre volte all'anno venivano a pulire a potere gli alberi. Ora è diventata una cosa obbrobriosa» denuncia Annamaria, una delle signore residenti «Un bagno pubblico chiuso, svuotato completamente. In passato avevamo fatto una petizione perché diventasse un giardino anche gestito da noi residenti, purché si mettesse in auge un po' una situazione per bene. E non uno schifo del genere. Che mi sembra di vivere in un Paese sottosviluppato» sono le dure parole con cui si rivolge a noi stanca di vivere una situazione di questo tipo e prosegue «L'ufficio ambiente non risponde mai. Non rispondevano neanche quelli della spazzatura e allora chiamai i vigili. Mi dissero riferiamo sia all'ufficio ambiente che all'ufficio addetto alla pulizia delle strade pubbliche. Ho notato che gli altri giardini, poco a poco li stanno pulendo, li stanno potando. Invece qui è in stato di abbandono totale» e aggiunge «Lì dentro vivono anche i gattini che noi custodiamo perché sono dei docili gattini. Sono innocui e non fanno nulla di male, però in quello stato non è proprio possibile»
Da quanto tempo versa in questa situazione?
«Minimo saranno sette o otto mesi che non vengono a pulire. La parietaria qui sono diventati alberi. Non è erba. È una cosa che tra un po' inizia a fiorire e tutti noi della zona ne soffriremo ancora di più»
E continua «Una situazione pesante. Al di là dell'incuria. Occorre maggiore sorveglianza da parte delle forze dell'ordine. All'ordine del giorno si registrano altri fenomeni quali delinquenza locale, bicicletta che corrono a scorribanda, le deiezioni canine. È invivibile!!!»
Pare dunque che Via Eritrea sia realmente stanca di aspettare e chiede un intervento urgente a chi di dovere a intervenire in tempi stretti per il ripristino di quel luogo fatiscente già ormai da troppo tempo.
Via Eritrea non è una zona periferica di Andria, ma se pur fosse stato in periferia non sarebbe comunque stato giustificabile. Questa un tempo era il cuore dell'ex centro storico di Andria, oggi è a due passi dalla via Francigena, una zona importante, dunque e di grande passaggio poiché a pochi metri sorge il Santuario della Madonna dell'Altomare, luogo di culto e devozione per tanti cittadini andriesi e non, come anche la bella chiesa del Carmine con l'attiguo seminario diocesano.. E di fronte sorge lo storico palazzo dei primi del '900, che ospita la scuola di primo grado "Mons. Di Donna".
Secondo i residenti andrebbe maggiormente curata valorizzata proprio per la sua strategica posizione. A rendere ancora più difficile la situazione è la presenza di un edificio, un tempo adibito a bagno pubblico circondato da una recinzione in ferro su cui vi è anche un piccolo giardino, anch'esso lasciato completamente all'incuria, così come denunciano i residenti di Via Eritrea.
«Quello spazio era un ex bagno pubblico, dove si creò un giardino anni fa. Prima, almeno, tre volte all'anno venivano a pulire a potere gli alberi. Ora è diventata una cosa obbrobriosa» denuncia Annamaria, una delle signore residenti «Un bagno pubblico chiuso, svuotato completamente. In passato avevamo fatto una petizione perché diventasse un giardino anche gestito da noi residenti, purché si mettesse in auge un po' una situazione per bene. E non uno schifo del genere. Che mi sembra di vivere in un Paese sottosviluppato» sono le dure parole con cui si rivolge a noi stanca di vivere una situazione di questo tipo e prosegue «L'ufficio ambiente non risponde mai. Non rispondevano neanche quelli della spazzatura e allora chiamai i vigili. Mi dissero riferiamo sia all'ufficio ambiente che all'ufficio addetto alla pulizia delle strade pubbliche. Ho notato che gli altri giardini, poco a poco li stanno pulendo, li stanno potando. Invece qui è in stato di abbandono totale» e aggiunge «Lì dentro vivono anche i gattini che noi custodiamo perché sono dei docili gattini. Sono innocui e non fanno nulla di male, però in quello stato non è proprio possibile»
Da quanto tempo versa in questa situazione?
«Minimo saranno sette o otto mesi che non vengono a pulire. La parietaria qui sono diventati alberi. Non è erba. È una cosa che tra un po' inizia a fiorire e tutti noi della zona ne soffriremo ancora di più»
E continua «Una situazione pesante. Al di là dell'incuria. Occorre maggiore sorveglianza da parte delle forze dell'ordine. All'ordine del giorno si registrano altri fenomeni quali delinquenza locale, bicicletta che corrono a scorribanda, le deiezioni canine. È invivibile!!!»
Pare dunque che Via Eritrea sia realmente stanca di aspettare e chiede un intervento urgente a chi di dovere a intervenire in tempi stretti per il ripristino di quel luogo fatiscente già ormai da troppo tempo.