Cronaca
I predoni dei furti mettono a segno la notte scorsa un colpo. L'intervento dei vigilanti limita i danni
Gli ignoti malviventi sono penetrati dalla struttura dal tetto, manomettendo il trasmettitore antijammer della Vegapol
Andria - sabato 21 settembre 2024
17.12
Un colpo per fortuna limitato nelle attrezzature sottratte, l'ennesimo furto compiuto la notte scorsa ad Andria. Solo il tempestivo intervento del personale della Vegapol ha limitato il furto messo a segno da ignoti malviventi, che segue di appena dieci giorni, un precedente con modalità simili, messo a segno in una nota azienda situata nella zona PIP di Andria, leader nel settore edile e delle costruzioni.
La notte scorsa, poco prima della mezzanotte la sala operativa dell'istituto di vigilanza Vegapol riceveva una segnalazione di "allarme furto" collegata con trasmettitore antijammer, anche in questo caso da un deposito di materiale edile situato alla periferia di Andria. Le pattuglie della Vegapol hanno quindi raggiunto in pochi minuti l'obiettivo. Poco dopo la segnalazione del furto, la centrale della Vegapol riceveva l' "oscuramento" del proprio trasmettitore. Dal controllo esterno della struttura da parte delle guardie giurate, non si evinceva però alcuna anomalia.
La notte scorsa, poco prima della mezzanotte la sala operativa dell'istituto di vigilanza Vegapol riceveva una segnalazione di "allarme furto" collegata con trasmettitore antijammer, anche in questo caso da un deposito di materiale edile situato alla periferia di Andria. Le pattuglie della Vegapol hanno quindi raggiunto in pochi minuti l'obiettivo. Poco dopo la segnalazione del furto, la centrale della Vegapol riceveva l' "oscuramento" del proprio trasmettitore. Dal controllo esterno della struttura da parte delle guardie giurate, non si evinceva però alcuna anomalia.
Nel frattempo il personale della Vegapol, certo che qualcosa fosse avvenuto, chiamavano il titolare dell'attività per un controllo interno, attesa l'importanza delle segnalazioni ricevute, mantenendo piantonato l'opificio. Solo entrando all'interno del capannone si constatava che ignoti erano penetrati nella struttura dal tetto, manomettendo il trasmettitore antijammer della Vegapol. Di quanto avvenuto si informava la Polizia di Stato.
Solo la performante tecnologia applicata nel collegamento del sistema di allarme con la centrale operativa all'istituto di vigilanza, oltre alla professionalità del personale della Vegapol, ha potuto scongiurare il peggio.