Associazioni
I magistrati di A&I su astensione avvocati Camere Penali
Posizione critica contro le decisioni intraprese dalle Camere penali
BAT - sabato 11 marzo 2017
12.57
Il gruppo di coordinamento di A&I - si tratta dell'Associazione tra Magistrati denominata "AUTONOMIA E INDIPENDENZA" (di seguito "A&I")- del distretto di Bari (e di cui fa parte anche il Tribunale di Trani), si associa alla parole critiche della GeC sul contenuto del comunicato dell'Unione delle Camere Penali in vista dell'astensione proclamata per i giorni del 20, 21, 22, 23 e 24 marzo.
"Ricorda che nel comunicato le Camere penali -prosegue la nota dei Magistrati di A&I- additano la Magistratura tutta come un'istituzione intenta a reprimere in modo ingiustificato i diritti dei cittadini e a perseguire obbiettivi di un esercizio arbitrario e capriccioso delle funzioni. Si tratta di accuse gravi e irresponsabili che il gruppo di A&I di Bari respinge con fermezza, ricordando, invece, gli sforzi (spesso non dovuti) che ogni magistrato compie quotidianamente nell'esercizio delle sue funzioni per assicurare un minimo di efficienza ad un sistema processuale flagellato da norme irrazionali e da scarsità di risorse.
Invero, questo non è che l'ultimo di una serie di comunicati sgradevoli e distruttivi che le camere penali ormai da molto tempo riservano alla magistratura. Appare evidente, invece, l'intento di attingere l'autorevolezza dell'ordine giudiziario, il tutto per ottenere un modello processuale che renda quasi impossibile la celebrazione dei processi e l'accertamento delle responsabilità.
Si auspica, infine, che, pure nelle reciproche diversità di opinioni, il confronto dialettico sulle riforme processuali avvenga in modo sereno, evitando il ricorso a espressioni offensive".
"Ricorda che nel comunicato le Camere penali -prosegue la nota dei Magistrati di A&I- additano la Magistratura tutta come un'istituzione intenta a reprimere in modo ingiustificato i diritti dei cittadini e a perseguire obbiettivi di un esercizio arbitrario e capriccioso delle funzioni. Si tratta di accuse gravi e irresponsabili che il gruppo di A&I di Bari respinge con fermezza, ricordando, invece, gli sforzi (spesso non dovuti) che ogni magistrato compie quotidianamente nell'esercizio delle sue funzioni per assicurare un minimo di efficienza ad un sistema processuale flagellato da norme irrazionali e da scarsità di risorse.
Invero, questo non è che l'ultimo di una serie di comunicati sgradevoli e distruttivi che le camere penali ormai da molto tempo riservano alla magistratura. Appare evidente, invece, l'intento di attingere l'autorevolezza dell'ordine giudiziario, il tutto per ottenere un modello processuale che renda quasi impossibile la celebrazione dei processi e l'accertamento delle responsabilità.
Si auspica, infine, che, pure nelle reciproche diversità di opinioni, il confronto dialettico sulle riforme processuali avvenga in modo sereno, evitando il ricorso a espressioni offensive".