Scuola e Lavoro
"I Frattali della felicità": il percorso di educazione all’affettività svoltosi presso l’I.C. “Mariano Fermi”
Il progetto promosso dalla dr.ssa Mariagrazia Campione, ha visto la partecipazione del dr. Dario Sgarra e la dr.ssa Adriana Troia,
Andria - giovedì 30 maggio 2019
Lo scorso 16 maggio, presso l'Istituto Mariano Fermi si è tenuto il progetto scolastico laboratoriale intitolato "I frattali della felicità" tenuto dal dr. Dario Sgarra, psicologo psicoterapeuta e la dr.ssa Adriana Troia, docente pedagogista e referente dello Sportello di Ascolto Pedagogico presso l'Istituto.
Il progetto promosso dalla dr.ssa Mariagrazia Campione, dirigente dell'Istituto scolastico, ha coinvolto tutti gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado, ed è stato inserito all'interno dei programmi laboratoriali di inclusione scolastica e di educazione affettiva e relazionale che hanno l'obiettivo di costruire percorsi di apprendimento che tengano conto dello sviluppo armonico della personalità non solo del singolo alunno ma dell'intero gruppo classe. Ogni classe in tal senso presenta nell'intreccio delle sue relazioni una "matrice sistemica" costituita da specifiche modalità relazionali. L'intreccio relazionale è guidato dai pensieri, dalle emozioni e dalle azione che i ragazzi condividono tra loro e con i propri insegnanti. In tal senso è importante osservare e lavorare con il gruppo classe sulle emozioni e sulle relazioni dinamiche al fine di poter rafforzare i legami e l'immagine che ogni alunno ha di sé in rapporto ai propri compagni.
Il progetto "I Frattali della felicità" punta alla rappresentazione della felicità mediante l'utilizzo di differenti forme artistiche. La felicità non ha una forma statica ma dinamica, muta continuamente assumendo a livello emotivo forme astratte differenti, chiamate appunto frattali. Attraverso il disegno e la corporeità i ragazzi sono stati invitati a riconoscere e condividere in gruppo la propria felicità e quella altrui.
Oltre alla rappresentazione grafica e corporea della felicità attraverso sculture corporee e forme astratte, in gruppo sono stati creati momenti di condivisione in cui i ragazzi in cerchio si sono interrogati su cosa è per loro la felicità, se la felicità c'entra con l'amore, quanto dura la felicità e come si conquista. I ragazzi hanno risposto in maniera differente a tali domande evidenziando le proprie idee e le proprie opinioni in un clima relazionale di serena condivisione. L'aiuto degli insegnanti inoltre è stato fondamentale per la gestione e la mediazione dei differenti gruppi di classi che si sono alternati per tutta giornata scolastica.
Infine i lavori dei ragazzi verranno presentati in occasione della giornata dedicata all'inclusione scolastica che si terrà presso l'Istituto il prossimo 7 giugno.
Il progetto promosso dalla dr.ssa Mariagrazia Campione, dirigente dell'Istituto scolastico, ha coinvolto tutti gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado, ed è stato inserito all'interno dei programmi laboratoriali di inclusione scolastica e di educazione affettiva e relazionale che hanno l'obiettivo di costruire percorsi di apprendimento che tengano conto dello sviluppo armonico della personalità non solo del singolo alunno ma dell'intero gruppo classe. Ogni classe in tal senso presenta nell'intreccio delle sue relazioni una "matrice sistemica" costituita da specifiche modalità relazionali. L'intreccio relazionale è guidato dai pensieri, dalle emozioni e dalle azione che i ragazzi condividono tra loro e con i propri insegnanti. In tal senso è importante osservare e lavorare con il gruppo classe sulle emozioni e sulle relazioni dinamiche al fine di poter rafforzare i legami e l'immagine che ogni alunno ha di sé in rapporto ai propri compagni.
Il progetto "I Frattali della felicità" punta alla rappresentazione della felicità mediante l'utilizzo di differenti forme artistiche. La felicità non ha una forma statica ma dinamica, muta continuamente assumendo a livello emotivo forme astratte differenti, chiamate appunto frattali. Attraverso il disegno e la corporeità i ragazzi sono stati invitati a riconoscere e condividere in gruppo la propria felicità e quella altrui.
Oltre alla rappresentazione grafica e corporea della felicità attraverso sculture corporee e forme astratte, in gruppo sono stati creati momenti di condivisione in cui i ragazzi in cerchio si sono interrogati su cosa è per loro la felicità, se la felicità c'entra con l'amore, quanto dura la felicità e come si conquista. I ragazzi hanno risposto in maniera differente a tali domande evidenziando le proprie idee e le proprie opinioni in un clima relazionale di serena condivisione. L'aiuto degli insegnanti inoltre è stato fondamentale per la gestione e la mediazione dei differenti gruppi di classi che si sono alternati per tutta giornata scolastica.
Infine i lavori dei ragazzi verranno presentati in occasione della giornata dedicata all'inclusione scolastica che si terrà presso l'Istituto il prossimo 7 giugno.