Politica
I consiglieri comunali Marmo, Del Giudice e Fisfola aderiscono all'appello per sostenere l'economia locale
In una nota congiunta i consiglieri sottolineano l'adesione all'appello di Assemblee Popolari
Andria - giovedì 3 dicembre 2020
In una nota congiunta di adesione all'appello di Assemblee Popolari, i Consiglieri Comunali Nino Marmo, Luigi Del Giudice e Marcello Fisfola (Movimento Pugliese e Andria Nuova) ribadiscono la necessità di sostenere gli imprenditori e le attività produttive di Andria.
«La situazione di estrema gravità che assomma la congiuntura recessiva agli effetti della pandemia da Covid 19 - si legge nella nota - sta provocando conseguenze devastanti sul tessuto produttivo della nostra Città. L'appello rivolto ai cittadini del presidente di Assemblee Popolari, Vincenzo Caterino, ci trova pienamente concordi a difesa di imprenditori, commercianti, artigiani, produttori, esercenti della ristorazione e di quanti soffrono un evidente e rilevante disagio economico. L'invito a non rivolgersi alla piattaforme di vendita presenti sul web ma ad effettuare acquisti nei negozi, nelle botteghe artigiane, negli esercizi commerciali di Andria produca il risultato di un concreto sostegno alle categorie attualmente in seria crisi per scongiurare il rischio di un più grave malessere sociale».
«La situazione di estrema gravità che assomma la congiuntura recessiva agli effetti della pandemia da Covid 19 - si legge nella nota - sta provocando conseguenze devastanti sul tessuto produttivo della nostra Città. L'appello rivolto ai cittadini del presidente di Assemblee Popolari, Vincenzo Caterino, ci trova pienamente concordi a difesa di imprenditori, commercianti, artigiani, produttori, esercenti della ristorazione e di quanti soffrono un evidente e rilevante disagio economico. L'invito a non rivolgersi alla piattaforme di vendita presenti sul web ma ad effettuare acquisti nei negozi, nelle botteghe artigiane, negli esercizi commerciali di Andria produca il risultato di un concreto sostegno alle categorie attualmente in seria crisi per scongiurare il rischio di un più grave malessere sociale».