Religioni
"Ho cercato l'amore dell'anima mia": veglia di preghiera con i giovani della diocesi di Andria
Ieri sera grande partecipazione presso la parrocchia S. Paolo Apostolo. In preghiera con i giovani anche mons. Luigi Mansi
Andria - giovedì 21 novembre 2019
12.23
"Beati voi che stasera eravate qui". Lo ha dichiarato con profonda soddisfazione il vescovo della diocesi di Andria, mons. Luigi Mansi, rivolgendosi ai numerosi giovani accorsi ieri sera presso la parrocchia S. Paolo Apostolo di Andria per vivere una veglia di preghiera "sui generis", come l'ha definita don Vito Zinfollino. Silenzio, attenzione e grande partecipazione da parte dei presenti hanno caratterizzato il momento conclusivo della prima tappa relativa alla traccia formativa per gruppi giovanili (4C) proposta dalla Pastorale Giovanile, dall'Ufficio Vocazionale e dal Settore Giovani dell'Azione Cattolica della diocesi di Andria.
"Ho cercato l'amore dell'anima mia" (Ct 3, 1): la veglia di preghiera era ispirata al Cantico dei Cantici, libro biblico di otto capitoli contenente poemi d'amore in forma dialogica tra un uomo e una donna di straordinaria bellezza; un testo composto non prima del IV secolo a.C. e attribuito al re Salomone, celebre per la sua saggezza e i suoi canti. Alcuni passi del Cantico dei Cantici sono stati recitati con profonda intensità da due giovani attori dell'Accademia Musicale Federiciana di Andria, che hanno dato vita al dialogo d'amore tra i due amanti del libro biblico nel quale ognuno riconosce la bellezza dell'altro.
Momento altrettanto forte della veglia è stata la visione della video-intervista a Giastin Gravina, giovanissima ragazza della provincia di Foggia volata in cielo prematuramente a causa di una malattia di cui era affetta dalla nascita, l'atrofia muscolare spinale (SMA), proprio come i suoi fratelli Rosaria e Cosimo. Nonostante le numerose difficoltà legate alla patologia, Giastin ha vissuto pienamente la sua vita riconoscendo nella quotidianità la bellezza della sua persona, in quanto "Dio ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza, dunque se non ci riconosciamo belli offendiamo Dio", come ha affermato la stessa Giastin nell'intervista. Una ragazza speciale, sempre sorridente come i suoi fratelli; non a casa, Giastin è oggi conosciuta come "Sorriso di Dio". I genitori Carolina e Giuseppe sono stati conquistati dall'entusiasmo dei loro figliuoli per la vita.
A conclusione della veglia di preghiera, un gesto particolare: i sacerdoti hanno impresso sulla fronte dei giovani, recatisi all'altare in processione, il segno della croce con l'olio di nardo. Al termine, la benedizione di Sua Eccellenza e il canto finale "Freedom" (J. Baez) tratto dall'album "Il Bello dei Giovani" realizzato dalla Pastorale Giovanile della Diocesi di San Severo (FG). Ad accompagnare la musica, le parole di don Tonino Bello ai giovani, ai quali rivolge l'invito di cercare la vera Bellezza della vita che è Dio.
Don Vito Zinfollino, direttore della Pastorale Giovanile diocesana, ha inoltre ricordato i prossimi appuntamenti per i giovani: il 20 dicembre 2019 una lectio divina con il vescovo Mansi presso la parrocchia S. Giuseppe Artigiano ad Andria. Il 6 giugno 2020, in programma un pellegrinaggio giovanile sulla tomba di don Tonino Bello ad Alessano (LE).
"Ho cercato l'amore dell'anima mia" (Ct 3, 1): la veglia di preghiera era ispirata al Cantico dei Cantici, libro biblico di otto capitoli contenente poemi d'amore in forma dialogica tra un uomo e una donna di straordinaria bellezza; un testo composto non prima del IV secolo a.C. e attribuito al re Salomone, celebre per la sua saggezza e i suoi canti. Alcuni passi del Cantico dei Cantici sono stati recitati con profonda intensità da due giovani attori dell'Accademia Musicale Federiciana di Andria, che hanno dato vita al dialogo d'amore tra i due amanti del libro biblico nel quale ognuno riconosce la bellezza dell'altro.
Momento altrettanto forte della veglia è stata la visione della video-intervista a Giastin Gravina, giovanissima ragazza della provincia di Foggia volata in cielo prematuramente a causa di una malattia di cui era affetta dalla nascita, l'atrofia muscolare spinale (SMA), proprio come i suoi fratelli Rosaria e Cosimo. Nonostante le numerose difficoltà legate alla patologia, Giastin ha vissuto pienamente la sua vita riconoscendo nella quotidianità la bellezza della sua persona, in quanto "Dio ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza, dunque se non ci riconosciamo belli offendiamo Dio", come ha affermato la stessa Giastin nell'intervista. Una ragazza speciale, sempre sorridente come i suoi fratelli; non a casa, Giastin è oggi conosciuta come "Sorriso di Dio". I genitori Carolina e Giuseppe sono stati conquistati dall'entusiasmo dei loro figliuoli per la vita.
A conclusione della veglia di preghiera, un gesto particolare: i sacerdoti hanno impresso sulla fronte dei giovani, recatisi all'altare in processione, il segno della croce con l'olio di nardo. Al termine, la benedizione di Sua Eccellenza e il canto finale "Freedom" (J. Baez) tratto dall'album "Il Bello dei Giovani" realizzato dalla Pastorale Giovanile della Diocesi di San Severo (FG). Ad accompagnare la musica, le parole di don Tonino Bello ai giovani, ai quali rivolge l'invito di cercare la vera Bellezza della vita che è Dio.
Don Vito Zinfollino, direttore della Pastorale Giovanile diocesana, ha inoltre ricordato i prossimi appuntamenti per i giovani: il 20 dicembre 2019 una lectio divina con il vescovo Mansi presso la parrocchia S. Giuseppe Artigiano ad Andria. Il 6 giugno 2020, in programma un pellegrinaggio giovanile sulla tomba di don Tonino Bello ad Alessano (LE).