Cronaca
Guardia di Finanza: Sequestrati beni pari a circa 300mila euro ad una impresa meccanica
L'intervento è avvenuto a Bisceglie da parte dei militari della Compagnia di Trani
BAT - mercoledì 27 luglio 2022
11.17
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Barletta, agli ordini del Colonnello Mercurino Mattiace, appartenenti alla Compagnia di Trani, hanno sottoposto a sequestro preventivo per equivalente finalizzato alla confisca beni mobili e disponibilità finanziarie, in esecuzione di un sequestro preventivo per un ammontare complessivo di oltre € 290.000,00 nei confronti di una società che effettua lavori di meccanica di Bisceglie e del suo rappresentante legale.
La notizia viene resa nel rispetto dei diritti dell'indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell'attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
L'attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, ha permesso di scoprire l'omissione, da parte del soggetto economico, al pagamento delle imposte, in particolare dell'IVA, per un valore di oltre € € 290.000,00.
Il mancato pagamento del tributo, oltre ad arrecare un rilevante danno nei confronti dello Stato, ha concretamente violato la libera concorrenza e il libero mercato, avvantaggiando indebitamente la società citata in danno alle imprese sane e rispettose delle regole.
Al termine delle investigazioni è stato, quindi, offerto alla Procura della Repubblica di Trani un quadro probatorio di elementi idoneo a proporre ed ottenere dal G.I.P. presso il Tribunale di Trani il sequestro preventivo, quale "pretesa erariale", sulle somme depositate sui conti correnti e depositi bancari, sulle quote societarie, sui beni immobili e sui beni mobili registrati per un ammontare complessivo di € 293.855,00.
Queste attività svolte dal Corpo a contrasto dell'economia illegale nel settore imprenditoriale sono finalizzate a garantire un sempre più un efficiente e robusto sistema di legalità economico-finanziaria basato sulla concorrenza leale evidentemente violata nel caso di specie.
La Guardia di Finanza, infatti, opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di legalità, proprio per garantire la libera concorrenza nel mercato, a tutela delle imprese sane rispettose delle regole, e pertanto danneggiate da tali comportamenti fraudolenti.
La notizia viene resa nel rispetto dei diritti dell'indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell'attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
L'attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, ha permesso di scoprire l'omissione, da parte del soggetto economico, al pagamento delle imposte, in particolare dell'IVA, per un valore di oltre € € 290.000,00.
Il mancato pagamento del tributo, oltre ad arrecare un rilevante danno nei confronti dello Stato, ha concretamente violato la libera concorrenza e il libero mercato, avvantaggiando indebitamente la società citata in danno alle imprese sane e rispettose delle regole.
Al termine delle investigazioni è stato, quindi, offerto alla Procura della Repubblica di Trani un quadro probatorio di elementi idoneo a proporre ed ottenere dal G.I.P. presso il Tribunale di Trani il sequestro preventivo, quale "pretesa erariale", sulle somme depositate sui conti correnti e depositi bancari, sulle quote societarie, sui beni immobili e sui beni mobili registrati per un ammontare complessivo di € 293.855,00.
Queste attività svolte dal Corpo a contrasto dell'economia illegale nel settore imprenditoriale sono finalizzate a garantire un sempre più un efficiente e robusto sistema di legalità economico-finanziaria basato sulla concorrenza leale evidentemente violata nel caso di specie.
La Guardia di Finanza, infatti, opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di legalità, proprio per garantire la libera concorrenza nel mercato, a tutela delle imprese sane rispettose delle regole, e pertanto danneggiate da tali comportamenti fraudolenti.