Politica
Gruppo Consiliare Catuma 2015: "Da che pulpito viene la predica"
Continua serrato il dibattito sui conti del Comune di Andria e sulla procedura di pre dissesto
Andria - lunedì 3 settembre 2018
17.11
Continua serrato il dibattito sui conti del Comune di Andria e sulla procedura di pre dissesto. Questa volta ad intervenire è il gruppo consiliare "Catuma 2015", che sostiene l'amministrazione Giorgino. Ecco le dichiarazioni rese dal suo rappresentante avv. Marco Pantaleo Di Vincenzo.
"Sgomento. Questo il sentimento che hanno destato in noi le critiche, anche pesantemente personali, piovute sull'amministrazione e sullo stesso Sindaco.
Sgomento dovuto, principalmente, al pulpito da cui tali critiche sono dispensate; si può accettare la critica, anche la più aspra, ma non la menzogna premeditata. Non ci soffermeremo sulle cifre, vengono snocciolate quasi fossero numeri da giocare su una non ben precisata ruota della lotteria nazionale e dimostrano, si facendo, lo scarso supporto tecnico di cui beneficiano; quello che ci preme precisare, invero, è la difficolta di poter accettare le critiche da chi, ora seduto fra i banchi dell'opposizione o comodamente adagiato sul divano di casa, dovrebbe indirizzarle a se stesso in quanto attore protagonista della situazione che si è venuta a determinare. Perché se degli errori sono stati fatti, primo fra tutti è stato quello di scegliere di rimboccarsi le maniche nel 2010 per risanare le disastrate casse comunali, senza rendere edotti sin da subito i cittadini andriesi circa la situazione ereditata da chi oggi si erge a statista o fine interprete dell'economia politica. No, non possiamo accettare lezioni di qualsivoglia natura da chi, sottraendosi alle proprie responsabilità, ha sottaciuto il danno arrecato per ergersi, solo oggi, a paladino della città.
L'indirizzo deliberato dal Consiglio Comunale, il ricorso al piano di riequilibrio con la conseguente possibilità di attingere al fondo di rotazione, consentirà un'operazione di riordino dei conti pubblici, di ripristino di liquidità e, ne siamo convinti, permetterà di ripianare debiti che il comune ha contratto per consegnare alla città l'Officina San Domenico, per portare a termine i lavori relativi al primo e secondo stralcio di Via Bisceglie, di Largo Grotte, di Piazza Duomo, dello stadio Sant'Angelo dei Ricchi, della Villa Comunale (per citare solo alcune delle trentanove opere pubbliche) al contrario di chi, in passato, contraeva mutui per 40 Milioni di euro in soli tre anni (dal 2005 al 2008) per finanziare la nascita di Strade spontanee e opere pubbliche mai realizzate.
Il percorso intrapreso verrà portato a termine nonostante le dicerie delle cassandre locali.
Il centro destra unito, condizione questa indispensabile ed imprescindibile, porterà a termine la radicale trasformazione della città iniziata otto anni fa, restituendola ai legittimi proprietari, i cittadini, quegli stessi che hanno premiato con un ampio consenso elettorale e per ben due volte il lavoro svolto, bocciando pesantemente chi, oggi e ripetiamo solo oggi, pensa di potersi dare visibilità sulle macerie che ha lasciato dietro di sé.
Citando l'indimenticato Principe della risata Antonio de Curtis: ma mi faccia il piacere….", si conclude l'intervento del gruppo consiliare "Catuma 2015".
"Sgomento. Questo il sentimento che hanno destato in noi le critiche, anche pesantemente personali, piovute sull'amministrazione e sullo stesso Sindaco.
Sgomento dovuto, principalmente, al pulpito da cui tali critiche sono dispensate; si può accettare la critica, anche la più aspra, ma non la menzogna premeditata. Non ci soffermeremo sulle cifre, vengono snocciolate quasi fossero numeri da giocare su una non ben precisata ruota della lotteria nazionale e dimostrano, si facendo, lo scarso supporto tecnico di cui beneficiano; quello che ci preme precisare, invero, è la difficolta di poter accettare le critiche da chi, ora seduto fra i banchi dell'opposizione o comodamente adagiato sul divano di casa, dovrebbe indirizzarle a se stesso in quanto attore protagonista della situazione che si è venuta a determinare. Perché se degli errori sono stati fatti, primo fra tutti è stato quello di scegliere di rimboccarsi le maniche nel 2010 per risanare le disastrate casse comunali, senza rendere edotti sin da subito i cittadini andriesi circa la situazione ereditata da chi oggi si erge a statista o fine interprete dell'economia politica. No, non possiamo accettare lezioni di qualsivoglia natura da chi, sottraendosi alle proprie responsabilità, ha sottaciuto il danno arrecato per ergersi, solo oggi, a paladino della città.
L'indirizzo deliberato dal Consiglio Comunale, il ricorso al piano di riequilibrio con la conseguente possibilità di attingere al fondo di rotazione, consentirà un'operazione di riordino dei conti pubblici, di ripristino di liquidità e, ne siamo convinti, permetterà di ripianare debiti che il comune ha contratto per consegnare alla città l'Officina San Domenico, per portare a termine i lavori relativi al primo e secondo stralcio di Via Bisceglie, di Largo Grotte, di Piazza Duomo, dello stadio Sant'Angelo dei Ricchi, della Villa Comunale (per citare solo alcune delle trentanove opere pubbliche) al contrario di chi, in passato, contraeva mutui per 40 Milioni di euro in soli tre anni (dal 2005 al 2008) per finanziare la nascita di Strade spontanee e opere pubbliche mai realizzate.
Il percorso intrapreso verrà portato a termine nonostante le dicerie delle cassandre locali.
Il centro destra unito, condizione questa indispensabile ed imprescindibile, porterà a termine la radicale trasformazione della città iniziata otto anni fa, restituendola ai legittimi proprietari, i cittadini, quegli stessi che hanno premiato con un ampio consenso elettorale e per ben due volte il lavoro svolto, bocciando pesantemente chi, oggi e ripetiamo solo oggi, pensa di potersi dare visibilità sulle macerie che ha lasciato dietro di sé.
Citando l'indimenticato Principe della risata Antonio de Curtis: ma mi faccia il piacere….", si conclude l'intervento del gruppo consiliare "Catuma 2015".