Vita di città
Grumo: «Continua il silenzio dell’amministrazione Bruno in materia ambientale ad Andria»
Il consigliere comunale e provinciale: «Città invasa dai rifiuti, raccolta differenziata al minimo dal 2012, ecotassa incrementata e sciopero dipendenti»
Andria - mercoledì 30 novembre 2022
17.56
«La notizia della proclamazione di due giornate di sciopero, 5 e 6 dicembre p.v., da parte dei lavoratori del servizio di igiene urbana, i quali contestano ancora una volta i ritardi di pagamento degli stipendi da parte di una delle due società in A.T.I., gli orari di lavoro, alcuni aspetti in materia di mancata sicurezza sul luogo di lavoro e la mancanza o inadeguatezza di alcuni d.p.i. in dotazione, sono l'ultimo di una serie di problemi che l'Amministrazione Bruno non riesce a fronteggiare in materia ambientale. Ricordiamo, infatti, che anche a causa di una pressoché assenza di chiara comunicazione preventiva rispetto al cambio di giorni ed orari nel conferimento dei rifiuti, sono settimane che la città è invasa da tipologie di rifiuti non raccolte con un evidente danno d'immagine per Andria e per i suoi cittadini.
Ma è il report di Legambiente, attraverso Comuni Ricicloni, che evidenzia il dato, che risulta essere il peggiore degli ultimi 10 anni, sulla percentuale di raccolta differenziata della città di Andria. Il 60% del 2022 è ben lontano sia dal 65%, come percentuale minima da raggiungere, che dal 76,5% di Trani e dal 69,3% di Barletta. Sotto il 65% i cittadini andranno incontro ad un aumento dell'ecotassa regionale, un altro pessimo risultato. Eppure dal sindaco Bruno, che è anche assessore all'ambiente dall'inizio del mandato della sua giunta, non viene rilasciato alcun commento.
Dopo aver proposto una interpellanza in Consiglio Comunale lo scorso settembre per denunciare la mancata risoluzione delle gravi problematiche emerse dall'avvio della nuova gestione dell'appalto rifiuti, così come denunciato anche da alcune precedenti note della F.I.L. Puglia, in data odierna ho anche presentato un'istanza di accesso agli atti ai sensi degli art. 22, 24, 25 della L. 241/90 L. 11.2.2005, 15; d.P.R. 12 aprile 2006, n. 184 – Reg. UE 675/16, al fine di visionare ed estrarre copia del contratto di appalto firmato tra la stazione appaltante (Comune di Andria) e l'A.T.I. SI.ECO s.p.a. – GIAL.PLAST s.r.l., copia del C.R.E. (certificato di regolare esecuzione) redatto mensilmente dal Comune di Andria (stazione appaltante) attestante le segnalazioni, le contestazioni, le irregolarità, le penali, idoneità dei luoghi, d.p.i., ed ogni criticità legata all'esecuzione dell'appalto, riferito ai mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre 2022 ed eventualmente ove presente novembre 2022 e, infine, copia di ogni atto prodromico inerente alla data di inizio del servizio in affidamento in favore dell'A.T.I.
L'obiettivo è quello di verificare lo stato e le condizioni in cui si trova la gestione del nuovo appalto pubblico, al fine di interrompere questa situazione ormai persistente dal 1° luglio 2022, la quale mina la dignità dei lavoratori e l'efficienza del servizio di igiene urbana. L'Amministrazione Comunale non può continuare a fare finta di niente rispetto alle gravi criticità presenti che portano la città ad essere più sporca rendendo i cittadini sfiduciati su un tema importantissimo come quello della raccolta differenziata». La nota è a firma di Gianluca Grumo, Consigliere Comunale di Andria e Consigliere Provinciale della BAT.
Ma è il report di Legambiente, attraverso Comuni Ricicloni, che evidenzia il dato, che risulta essere il peggiore degli ultimi 10 anni, sulla percentuale di raccolta differenziata della città di Andria. Il 60% del 2022 è ben lontano sia dal 65%, come percentuale minima da raggiungere, che dal 76,5% di Trani e dal 69,3% di Barletta. Sotto il 65% i cittadini andranno incontro ad un aumento dell'ecotassa regionale, un altro pessimo risultato. Eppure dal sindaco Bruno, che è anche assessore all'ambiente dall'inizio del mandato della sua giunta, non viene rilasciato alcun commento.
Dopo aver proposto una interpellanza in Consiglio Comunale lo scorso settembre per denunciare la mancata risoluzione delle gravi problematiche emerse dall'avvio della nuova gestione dell'appalto rifiuti, così come denunciato anche da alcune precedenti note della F.I.L. Puglia, in data odierna ho anche presentato un'istanza di accesso agli atti ai sensi degli art. 22, 24, 25 della L. 241/90 L. 11.2.2005, 15; d.P.R. 12 aprile 2006, n. 184 – Reg. UE 675/16, al fine di visionare ed estrarre copia del contratto di appalto firmato tra la stazione appaltante (Comune di Andria) e l'A.T.I. SI.ECO s.p.a. – GIAL.PLAST s.r.l., copia del C.R.E. (certificato di regolare esecuzione) redatto mensilmente dal Comune di Andria (stazione appaltante) attestante le segnalazioni, le contestazioni, le irregolarità, le penali, idoneità dei luoghi, d.p.i., ed ogni criticità legata all'esecuzione dell'appalto, riferito ai mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre 2022 ed eventualmente ove presente novembre 2022 e, infine, copia di ogni atto prodromico inerente alla data di inizio del servizio in affidamento in favore dell'A.T.I.
L'obiettivo è quello di verificare lo stato e le condizioni in cui si trova la gestione del nuovo appalto pubblico, al fine di interrompere questa situazione ormai persistente dal 1° luglio 2022, la quale mina la dignità dei lavoratori e l'efficienza del servizio di igiene urbana. L'Amministrazione Comunale non può continuare a fare finta di niente rispetto alle gravi criticità presenti che portano la città ad essere più sporca rendendo i cittadini sfiduciati su un tema importantissimo come quello della raccolta differenziata». La nota è a firma di Gianluca Grumo, Consigliere Comunale di Andria e Consigliere Provinciale della BAT.