Vita di città
Green pass, l’odissea di un vaccinato andriese “ostaggio” dei sistemi informatici
Non riesce a scaricare la certificazione verde, per problemi legati al malfunzionamento delle piattaforme digitali
Andria - venerdì 3 settembre 2021
18.30
Ancora una volta irrompono nella quotidianità dei cittadini, anomalie legate alla piattaforma digitale, che gestisce i servizi vaccinali in Puglia. La segnalazione ci è giunta da un concittadino, di cui non faremo il suo nome per questione di privacy, e che riguarda l'impossibilità di scaricare il Green pass nonostante abbia provveduto a vaccinarsi nel mese di maggio.
Ma la sua testimonianza ci appare più intricata e confusionale di quanto sembri. Riavvolgendo il nastro della sua storia, verso la fine dello scorso anno, esattamente il 12 novembre 2020, il signor Riccardo (nome inventato) è risultato infettato da SARS-CoV -2. Così come previsto da normative sanitarie anti Covid, fin da subito, il nostro concittadino ha provveduto ad isolarsi, predisponendo condizioni tali a prevenire la trasmissione dell'infezione.
A distanza di dieci giorni, poi, si è sottoposto all'esecuzione di un secondo tampone con esito negativo. Ma il vero problema è che nonostante siano trascorsi ben 291 giorni dalla sua guarigione dal Covid-19, nel sistema digitale sanitario, Riccardo risulta ancora positivo. E questo spiegherebbe l'impossibilità di scaricare la certificazione verde, per problemi legati al malfunzionamento del sistema. Naturalmente questa anomalia sta seriamente compromettendo la sua quotidianità: dall'impossibilità di partecipare agli eventi pubblici, a quella di andare al ristorante al chiuso, di viaggiare, ma soprattutto di svolgere la sua attività lavorativa.
Per molti è già difficile chiedere informazioni agli operatori del call center istituito dal Ministero della Salute per rispondere alle domande più comuni. Ma il problema che riguarda i guariti, come il caso di Riccardo, o chi ha effettuato l'eterologa è ancora più complesso: ancora nessuna traccia del tanto agognato Green pass né tramite app Io o Immuni né tramite piattaforma dedicata. Spesso capita a causa di errori nell'inserire dati nei sistemi o perché le varie piattaforme non comunicano tra loro: basti pensare che i medici e i farmacisti hanno il loro sistema, i centri vaccinali e le Asl un altro ancora. Basta un numero errato o una leggerezza nel registrare la persona, e il Green pass si potrebbe perdere nei meandri del web.
"Il mio medico ha segnalato la mia guarigione oltre che la vaccinazione effettuata a maggio tramite il suo software gestionale, ma nonostante ciò non riesco a ottenere, a distanza di mesi, la certificazione verde", ci riferisce il nostro concittadino, "Mi sono recato allo sportello dell'hub vaccinale di Corato per risolvere problemi legati al Green pass, ma nessuno mi ha saputo fornire una risposta esaustiva sulla procedura da adottare per correggere questa anomalia".
A distanza di tre mesi dalla somministrazione del vaccino, dunque, Riccardo resta senza Green pass. Tempi di attesa di risoluzione di questo fantomatico disservizio generalizzato? Ancora non è dato sapere.
Ma la sua testimonianza ci appare più intricata e confusionale di quanto sembri. Riavvolgendo il nastro della sua storia, verso la fine dello scorso anno, esattamente il 12 novembre 2020, il signor Riccardo (nome inventato) è risultato infettato da SARS-CoV -2. Così come previsto da normative sanitarie anti Covid, fin da subito, il nostro concittadino ha provveduto ad isolarsi, predisponendo condizioni tali a prevenire la trasmissione dell'infezione.
A distanza di dieci giorni, poi, si è sottoposto all'esecuzione di un secondo tampone con esito negativo. Ma il vero problema è che nonostante siano trascorsi ben 291 giorni dalla sua guarigione dal Covid-19, nel sistema digitale sanitario, Riccardo risulta ancora positivo. E questo spiegherebbe l'impossibilità di scaricare la certificazione verde, per problemi legati al malfunzionamento del sistema. Naturalmente questa anomalia sta seriamente compromettendo la sua quotidianità: dall'impossibilità di partecipare agli eventi pubblici, a quella di andare al ristorante al chiuso, di viaggiare, ma soprattutto di svolgere la sua attività lavorativa.
Per molti è già difficile chiedere informazioni agli operatori del call center istituito dal Ministero della Salute per rispondere alle domande più comuni. Ma il problema che riguarda i guariti, come il caso di Riccardo, o chi ha effettuato l'eterologa è ancora più complesso: ancora nessuna traccia del tanto agognato Green pass né tramite app Io o Immuni né tramite piattaforma dedicata. Spesso capita a causa di errori nell'inserire dati nei sistemi o perché le varie piattaforme non comunicano tra loro: basti pensare che i medici e i farmacisti hanno il loro sistema, i centri vaccinali e le Asl un altro ancora. Basta un numero errato o una leggerezza nel registrare la persona, e il Green pass si potrebbe perdere nei meandri del web.
"Il mio medico ha segnalato la mia guarigione oltre che la vaccinazione effettuata a maggio tramite il suo software gestionale, ma nonostante ciò non riesco a ottenere, a distanza di mesi, la certificazione verde", ci riferisce il nostro concittadino, "Mi sono recato allo sportello dell'hub vaccinale di Corato per risolvere problemi legati al Green pass, ma nessuno mi ha saputo fornire una risposta esaustiva sulla procedura da adottare per correggere questa anomalia".
A distanza di tre mesi dalla somministrazione del vaccino, dunque, Riccardo resta senza Green pass. Tempi di attesa di risoluzione di questo fantomatico disservizio generalizzato? Ancora non è dato sapere.