Religioni
Grande successo per la messa in scena di “Mamma li turchi “
Applauditissimo l’attore Massimo Giordano che si è esibito alla 3^ edizione di “Paesaggi Umani e Spirituali” a Castel del Monte
Andria - lunedì 9 agosto 2021
14.40
Sabato 7 agosto presso la chiesa San Luigi a Castel del Monte si è svolto lo spettacolo "Mamma li turchi".
Il parroco don Riccardo Agresti ha salutato il pubblico, non dimenticando di sottolineare l'importanza "della mentalità dell'accoglienza di chi si perde attraverso gli errori, se riusciamo a donare l'accoglienza noi capiremo che Dio la dona a noi".
E' toccato quindi al procuratore Giannicola Sinisi, presentare lo spettacolo chiarendo che "questa terza edizione di "Paesaggi Umani e Spirituali" si rivolge ai fratelli nel mondo e che questi temi, discussi dentro le chiese, sono portati anche sul palco attraverso il messaggio degli artisti che si sono succeduti e raccontati a modo loro, con la musica o con i testi. Massimo Giordano, un artista di Maglie -ha proseguito il dottor Giannicola Sinisi- , che abbiamo conosciuto l'anno scorso raccontandoci la storia della "Guerra di Rocco", quest'anno ha presentato un altro Rocco, più furbo e scaltro il cui cognome è Futtifutti. I fatti narrati avvengono in un anno molto particolare il 1480, a Otranto, quando sbarcano i turchi e i saraceni. Lì si conduce una guerra di religioni, che allora si consumava con gli strumenti di quel tempo, causando migliaia di morti. Fu una strage di 800 cristiani Martiri che ancora oggi si possono omaggiare nella cattedrale di Otranto".
L'attore Massimo Giordano, nel suo spettacolo ha fatto sorridere, ma anche riflettere, non soltanto sulle stragi del passato, ma anche sulle tante stragi di martiri cristiani di oggi, di cui si parla davvero troppo poco. Su questo ha fornito alcuni spunti di riflessione importanti. E' stato un modo per sorridere intorno ai temi di una straordinaria drammaticità. Massimo Giordano non ha tradito le aspettative, con il suo spettacolo ha sollecitato emozioni e commozioni nel pubblico.
"Con il suo talento e con la capacità di scrivere i testi insieme a Giovanni Delle Donne, ha fatto sorgere nel pubblico quell'interrogativo del perché siamo indifferenti ad una chiamata che è sacrale all'interno di ognuno di noi, "difendere i valori cristiani". Attraverso ciò che ha narrato così com'è nel suo stile artistico mi ha tirato fuori la frase "non mollare vai avanti". Altri ci hanno dato il testimone e noi dobbiamo consegnarlo a quelli che stanno arrivando". Ha poi concluso don Riccardo.
Massimo Giordano dopo lo spettacolo ha ringraziato don Riccardo ed il dr. Sinisi per averlo ospitato e ha precisato: "Lo spettacolo è dedicato a tutti coloro che negli ultimi anni perdono la vita per la fede, sono davvero tanti, la maggior parte sono cristiani e sono quelli più dimenticati che non trovano spazio sui giornali. Nella sola Nigeria dall'inizio dell'anno sono stati uccisi 3462 cristiani, bruciate 100 chiese con all'interno donne e bambini. Di questo non vi è stata data nessuna notizia sui giornali. Per queste persone che subiscono il doppio martirio della fede e dell'oblio è dedicato questo spettacolo".
E' stata una serata molto particolare e di grande coinvolgimento. Ininterrotti e calorosi sono stati i consensi per lo straordinario artista, tanti quanti sono stati gli applausi anche durante lo spettacolo.
Il parroco don Riccardo Agresti ha salutato il pubblico, non dimenticando di sottolineare l'importanza "della mentalità dell'accoglienza di chi si perde attraverso gli errori, se riusciamo a donare l'accoglienza noi capiremo che Dio la dona a noi".
E' toccato quindi al procuratore Giannicola Sinisi, presentare lo spettacolo chiarendo che "questa terza edizione di "Paesaggi Umani e Spirituali" si rivolge ai fratelli nel mondo e che questi temi, discussi dentro le chiese, sono portati anche sul palco attraverso il messaggio degli artisti che si sono succeduti e raccontati a modo loro, con la musica o con i testi. Massimo Giordano, un artista di Maglie -ha proseguito il dottor Giannicola Sinisi- , che abbiamo conosciuto l'anno scorso raccontandoci la storia della "Guerra di Rocco", quest'anno ha presentato un altro Rocco, più furbo e scaltro il cui cognome è Futtifutti. I fatti narrati avvengono in un anno molto particolare il 1480, a Otranto, quando sbarcano i turchi e i saraceni. Lì si conduce una guerra di religioni, che allora si consumava con gli strumenti di quel tempo, causando migliaia di morti. Fu una strage di 800 cristiani Martiri che ancora oggi si possono omaggiare nella cattedrale di Otranto".
L'attore Massimo Giordano, nel suo spettacolo ha fatto sorridere, ma anche riflettere, non soltanto sulle stragi del passato, ma anche sulle tante stragi di martiri cristiani di oggi, di cui si parla davvero troppo poco. Su questo ha fornito alcuni spunti di riflessione importanti. E' stato un modo per sorridere intorno ai temi di una straordinaria drammaticità. Massimo Giordano non ha tradito le aspettative, con il suo spettacolo ha sollecitato emozioni e commozioni nel pubblico.
"Con il suo talento e con la capacità di scrivere i testi insieme a Giovanni Delle Donne, ha fatto sorgere nel pubblico quell'interrogativo del perché siamo indifferenti ad una chiamata che è sacrale all'interno di ognuno di noi, "difendere i valori cristiani". Attraverso ciò che ha narrato così com'è nel suo stile artistico mi ha tirato fuori la frase "non mollare vai avanti". Altri ci hanno dato il testimone e noi dobbiamo consegnarlo a quelli che stanno arrivando". Ha poi concluso don Riccardo.
Massimo Giordano dopo lo spettacolo ha ringraziato don Riccardo ed il dr. Sinisi per averlo ospitato e ha precisato: "Lo spettacolo è dedicato a tutti coloro che negli ultimi anni perdono la vita per la fede, sono davvero tanti, la maggior parte sono cristiani e sono quelli più dimenticati che non trovano spazio sui giornali. Nella sola Nigeria dall'inizio dell'anno sono stati uccisi 3462 cristiani, bruciate 100 chiese con all'interno donne e bambini. Di questo non vi è stata data nessuna notizia sui giornali. Per queste persone che subiscono il doppio martirio della fede e dell'oblio è dedicato questo spettacolo".
E' stata una serata molto particolare e di grande coinvolgimento. Ininterrotti e calorosi sono stati i consensi per lo straordinario artista, tanti quanti sono stati gli applausi anche durante lo spettacolo.