Vita di città
Gli studenti del Liceo Classico di Andria impegnati nella pulizia delle strade
I ragazzi sono molto motivati e dimostrano un senso di responsabilità abbastanza spiccato
Andria - venerdì 17 febbraio 2023
11.30
Questa mattina, venerdì 17 febbraio, a partire dalle ore 10:00 un folto gruppo di giovani ragazzi sono stati notati in via Pier della Francesca, armati di guanti e buste gialle. Sono gli studenti del liceo classico "Carlo Troya" di Andria, scesi per strada per un'azione di clean up, a sostegno del Friday for future, il movimento internazionale di protesta per la giustizia climatica.
«L'iniziativa nasce dall'unione che si è venuta a creare con tutte le scuole. In seguito all'istituzione del Comitato studentesco che vede coinvolti tutti i rappresentanti d'istituto delle varie scuole» spiega Fabio Fasciano, rappresentante d'Istituto del Liceo Classico di Andria.
«Questa iniziativa di pulizia è un modo alternativo di quella che un tempo era Friday for future, in passato sono stati fatti cortei. Quest'anno sono un po' cambiati modus operandi. Tutti i rappresentanti d'istituto delle scuole di Andria hanno deciso di pulire alcune vie della città , assieme ai rappresentanti di classe terzo, quarte e quinte. Siamo all'incirca una cinquantina di persone. Ci sono state assegnate delle zone di competenza e ci siamo tuffati in questa zona (Via Pier della Francesca) per pulirla».
Questa è l'unica zona interessata?
«A livello cittadino sono coinvolte tutte le zone vicino alle scuole. Ad esempio l'istituto industriale Jannuzzi si occuperà della zona villa comunale. Ogni scuola in base alla sua ubicazione ha la zona di pertinenza. In modo tale che più ambienti della città possono essere puliti nello stesso momento».
A che ora avete iniziato?
«Alle 10:00 in punto e finiremo quando le strade saranno pulite»
Come sta andando?
«Sta andando più che bene. La partecipazione è attiva, non me l'aspettavo. Ci sono ragazzi che sono arrivati armati di guanti e buste, quindi di fronte a queste cose non può che far piacere»
C'è tanto da raccogliere?
«Si, c'è tanto da raccogliere purtroppo. Questo fa pensare ad ognuno di noi»
Qual è il rifiuto più comune trovato sino ad ora?
«Si trova di tutto. Principalmente mozziconi di sigarette e carte di merendine»
Ad accompagnare i giovani studenti il professore di diritto ed economia, Tibbero di Bari.
«Stiamo accompagnando i ragazzi in questa giornata ecologica. E stiamo cercando di eliminare un po' di sporcizia per alcune strade di Andria. È una giornata che stiamo svolgendo in concomitanza con altre scuole di andria. Cerchiamo quindi di educare in questo modo fattivo e sostanziale i ragazzi a rispettare l'ambiente e a ripulirlo quando è necessario»
Quanto sono coinvolti realmente i ragazzi?
«I ragazzi sono molto motivati hanno un senso di responsabilità abbastanza spiccato, anche perché questa è solo la parte pratica di un lavoro che noi svolgiamo a scuola tra i banchi di scuola, attraverso gli insegnamenti, le docenze che noi facciamo in materia ambientale, che è una materia molto sentita, attuale. Una materia trasversale, non solo in educazione civica ma anche una materia che deve rientrare in qualsiasi piano educativo di qualsiasi materia».
Sono previste altre iniziative simili a queste?
«Sicuramente nel proseguo dell'anno scolastico sì. Chiaramente dovremo andarle a pianificare e concordare con le altre scuole e le istituzioni».
«L'iniziativa nasce dall'unione che si è venuta a creare con tutte le scuole. In seguito all'istituzione del Comitato studentesco che vede coinvolti tutti i rappresentanti d'istituto delle varie scuole» spiega Fabio Fasciano, rappresentante d'Istituto del Liceo Classico di Andria.
«Questa iniziativa di pulizia è un modo alternativo di quella che un tempo era Friday for future, in passato sono stati fatti cortei. Quest'anno sono un po' cambiati modus operandi. Tutti i rappresentanti d'istituto delle scuole di Andria hanno deciso di pulire alcune vie della città , assieme ai rappresentanti di classe terzo, quarte e quinte. Siamo all'incirca una cinquantina di persone. Ci sono state assegnate delle zone di competenza e ci siamo tuffati in questa zona (Via Pier della Francesca) per pulirla».
Questa è l'unica zona interessata?
«A livello cittadino sono coinvolte tutte le zone vicino alle scuole. Ad esempio l'istituto industriale Jannuzzi si occuperà della zona villa comunale. Ogni scuola in base alla sua ubicazione ha la zona di pertinenza. In modo tale che più ambienti della città possono essere puliti nello stesso momento».
A che ora avete iniziato?
«Alle 10:00 in punto e finiremo quando le strade saranno pulite»
Come sta andando?
«Sta andando più che bene. La partecipazione è attiva, non me l'aspettavo. Ci sono ragazzi che sono arrivati armati di guanti e buste, quindi di fronte a queste cose non può che far piacere»
C'è tanto da raccogliere?
«Si, c'è tanto da raccogliere purtroppo. Questo fa pensare ad ognuno di noi»
Qual è il rifiuto più comune trovato sino ad ora?
«Si trova di tutto. Principalmente mozziconi di sigarette e carte di merendine»
Ad accompagnare i giovani studenti il professore di diritto ed economia, Tibbero di Bari.
«Stiamo accompagnando i ragazzi in questa giornata ecologica. E stiamo cercando di eliminare un po' di sporcizia per alcune strade di Andria. È una giornata che stiamo svolgendo in concomitanza con altre scuole di andria. Cerchiamo quindi di educare in questo modo fattivo e sostanziale i ragazzi a rispettare l'ambiente e a ripulirlo quando è necessario»
Quanto sono coinvolti realmente i ragazzi?
«I ragazzi sono molto motivati hanno un senso di responsabilità abbastanza spiccato, anche perché questa è solo la parte pratica di un lavoro che noi svolgiamo a scuola tra i banchi di scuola, attraverso gli insegnamenti, le docenze che noi facciamo in materia ambientale, che è una materia molto sentita, attuale. Una materia trasversale, non solo in educazione civica ma anche una materia che deve rientrare in qualsiasi piano educativo di qualsiasi materia».
Sono previste altre iniziative simili a queste?
«Sicuramente nel proseguo dell'anno scolastico sì. Chiaramente dovremo andarle a pianificare e concordare con le altre scuole e le istituzioni».