Scuola e Lavoro
Gli alunni della scuola "Vaccina" imparano il francese anche attraverso il teatro
Le classi terze spettatori de “Le Panache de Cyrano” con attori madre lingua
Andria - sabato 25 gennaio 2020
Secondo le ultime statistiche, l'Italia si colloca all'ultimo posto, tra gli stati europei, per quanto concerne l'apprendimento e la conoscenza da parte degli studenti delle lingue straniere. Tale dato dovrebbe sollecitare gli insegnanti a rivedere e potenziare in questa direzione, i curriculi scolastici per tentare di colmare tale problema. Nel frattempo i docenti potrebbero affidarsi a numerose iniziative culturali messe in campo da diversi enti e organizzazioni capaci di alimentare negli studenti curiosità ed entusiasmo verso le lingue e le culture straniere.
Tra queste iniziative una delle più efficaci è sicuramente il teatro in lingua straniera, e il corpo docenti della scuola secondaria di I Grado "Padre Nicolò Vaccina", in particolare delle docenti di lingua francese: Quaquarelli, Mansi, Porcelluzzi, Serviddio, in accordo con la dirigenza, hanno fatto sì che anche quest'anno, nella giornata di ieri giovedì 23 Gennaio , gli studenti delle classi terze partecipassero come spettatori ad uno spettacolo con attori madre lingua francesi presso il teatro Showville di Bari.
Lo spettacolo "Le Panache de Cyrano" riadatta i contenuti della celebre opera di Edmond Rostand in maniera più snella pur mantenendo intatta la poesia e il sistema di valori che sottende alla storia d'amore tra Roxane, Cyrano e Christian. Un adattamento che ruota comunque intorno a valori quali la lealtà in amore e prima ancora nell'amicizia; alla gentilezza e al coraggio di affrontare situazioni difficili e drammatiche senza venir meno alla parola data. La versione meta – teatrale dell'opera, proposta dall'organizzazione di Erasmus Theater e che ha visto muoversi sulla scena attori giovanissimi e molto dinamici, inizia con un sipario già aperto e con tutto il materiale già in scena per la rappresentazione del Cyrano. Materiale semplice e poco sfarzoso.
Non esattamente quello che aveva in mente il povero impresario Armand de Montfort. Impresario che tuttavia sarà pronto ad andare in scena con i suoi attori di fronte ad un giovane pubblico di studenti, pronti a divertirsi e a partecipare attivamente. Un pubblico che ha applaudito tanto, che alla fine della rappresentazione si è anche cimentato nel porre domande in francese agli attori. Domande che interrogavano gli attori sul senso dell'opera originale, sul senso dell'adattamento, sulla loro passione per il teatro e sugli aspetti pratici della vita teatrale.
Ed è in questi contesti così dinamici, che senza paura di essere giudicati, gli studenti ci provano, si lanciano in un'iterazione in lingua che li diverte e li entusiasma. È attraverso queste operazioni di adattamento teatrale che i giovani scoprono storie che da sempre abitano nell'immaginario collettivo come la storia di Cyrano dal grande naso e dal cuore ancora più grande; avvicinandosi così alla letteratura e allontanandosi, per un paio d'ore, dal frastuono dei social e dei suoi sgrammaticati messaggi propagandistici. Viva il teatro e viva la poesia.
Tra queste iniziative una delle più efficaci è sicuramente il teatro in lingua straniera, e il corpo docenti della scuola secondaria di I Grado "Padre Nicolò Vaccina", in particolare delle docenti di lingua francese: Quaquarelli, Mansi, Porcelluzzi, Serviddio, in accordo con la dirigenza, hanno fatto sì che anche quest'anno, nella giornata di ieri giovedì 23 Gennaio , gli studenti delle classi terze partecipassero come spettatori ad uno spettacolo con attori madre lingua francesi presso il teatro Showville di Bari.
Lo spettacolo "Le Panache de Cyrano" riadatta i contenuti della celebre opera di Edmond Rostand in maniera più snella pur mantenendo intatta la poesia e il sistema di valori che sottende alla storia d'amore tra Roxane, Cyrano e Christian. Un adattamento che ruota comunque intorno a valori quali la lealtà in amore e prima ancora nell'amicizia; alla gentilezza e al coraggio di affrontare situazioni difficili e drammatiche senza venir meno alla parola data. La versione meta – teatrale dell'opera, proposta dall'organizzazione di Erasmus Theater e che ha visto muoversi sulla scena attori giovanissimi e molto dinamici, inizia con un sipario già aperto e con tutto il materiale già in scena per la rappresentazione del Cyrano. Materiale semplice e poco sfarzoso.
Non esattamente quello che aveva in mente il povero impresario Armand de Montfort. Impresario che tuttavia sarà pronto ad andare in scena con i suoi attori di fronte ad un giovane pubblico di studenti, pronti a divertirsi e a partecipare attivamente. Un pubblico che ha applaudito tanto, che alla fine della rappresentazione si è anche cimentato nel porre domande in francese agli attori. Domande che interrogavano gli attori sul senso dell'opera originale, sul senso dell'adattamento, sulla loro passione per il teatro e sugli aspetti pratici della vita teatrale.
Ed è in questi contesti così dinamici, che senza paura di essere giudicati, gli studenti ci provano, si lanciano in un'iterazione in lingua che li diverte e li entusiasma. È attraverso queste operazioni di adattamento teatrale che i giovani scoprono storie che da sempre abitano nell'immaginario collettivo come la storia di Cyrano dal grande naso e dal cuore ancora più grande; avvicinandosi così alla letteratura e allontanandosi, per un paio d'ore, dal frastuono dei social e dei suoi sgrammaticati messaggi propagandistici. Viva il teatro e viva la poesia.