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Giornata di fraternità: il clero della Diocesi di Andria in visita all'Abbazia del Goleto
Ad illustrare la storia, il rettore don Salvatore Sciannamea, sacerdote "Fidei donum"
Andria - sabato 21 maggio 2022
13.52
Lo scorso 20 maggio il clero della Diocesi di Andria, accompagnato dal suo Vescovo Mons. Luigi Mansi e il Vicario Generale don Mimmo Basile, si è recato in visita-pellegrinaggio presso il Santuario di San Luca, nel Complesso Abbaziale del Goleto, fondato da San Guglielmo da Vercelli, situato a Sant'Angelo dei Lombardi in provincia di Avellino . Tale uscita, come tradizione, ha lo scopo di alimentare la fraternità del presbiterio, aggiungendo la dimensione culturale e spirituale, attraverso la condivisione di un tempo rigenerante e vissuto all'insegna della serena fraternità. La giornata è stata caratterizzata dalla conoscenza della storia dell'abbazia, accanto alla visita dei luoghi quali la torre febronia, l'antica chiesa fondata da San Guglielmo, l'antico cimitero, la cappella cimiteriale, il santuario di San Luca e la chiesa settecentesca dell'architetto Antonio Domenico Vaccaro. Il tutto nello splendido paesaggio irpino tra le bellezze dei borghi e dei monti di cui è adornata l'abbazia e dal contesto naturale di cui è ornata, in una luminosa giornata, accompagnata dai suoni della natura.
Ad illustrare la storia dell'abbazia e ad accompagnare per la visita guidata il presbiterio diocesano è stato il rettore don Salvatore Sciannamea, sacerdote fidei donum della Chiesa di Andria ed originario di Canosa di Puglia. Gradita è stata la visita del vescovo Mons. Pasquale Cascio che ha rivolto un carissimo saluto a sua Ecc.za Mons. Luigi Mansi e al presbiterio tutto, grato per la collaborazione tra diocesi, augurando ogni bene specialmente nella vita fraterna. Dopo questo momento c'è stata la visita al museo diocesano di Nusco che conserva i beni, all'interno dell'antico seminario, delle sette antiche diocesi accorpate, secondo un criterio didattico, metodologico e storico. Il clero ha potuto così beneficiare di un ulteriore contributo culturale sotto la guida di Mons. Tarcisio Gambalonga, responsabile dei beni culturali della diocesi e direttore del museo. Al termine della visita al museo diocesano di Nusco, i confratelli sacerdoti hanno condiviso un sobrio ma nutriente pranzo, prima di rientrare in diocesi per gli improrogabili impegni pastorali. Sono stati vissuti momenti belli e di amicizia fraterna e sacerdotale quelli condivisi presso l'abbazia del Goleto ed a Nusco, dopo due anni di forzato fermo a causa della pandemia.
Ad illustrare la storia dell'abbazia e ad accompagnare per la visita guidata il presbiterio diocesano è stato il rettore don Salvatore Sciannamea, sacerdote fidei donum della Chiesa di Andria ed originario di Canosa di Puglia. Gradita è stata la visita del vescovo Mons. Pasquale Cascio che ha rivolto un carissimo saluto a sua Ecc.za Mons. Luigi Mansi e al presbiterio tutto, grato per la collaborazione tra diocesi, augurando ogni bene specialmente nella vita fraterna. Dopo questo momento c'è stata la visita al museo diocesano di Nusco che conserva i beni, all'interno dell'antico seminario, delle sette antiche diocesi accorpate, secondo un criterio didattico, metodologico e storico. Il clero ha potuto così beneficiare di un ulteriore contributo culturale sotto la guida di Mons. Tarcisio Gambalonga, responsabile dei beni culturali della diocesi e direttore del museo. Al termine della visita al museo diocesano di Nusco, i confratelli sacerdoti hanno condiviso un sobrio ma nutriente pranzo, prima di rientrare in diocesi per gli improrogabili impegni pastorali. Sono stati vissuti momenti belli e di amicizia fraterna e sacerdotale quelli condivisi presso l'abbazia del Goleto ed a Nusco, dopo due anni di forzato fermo a causa della pandemia.