Giornalisti stranieri in città: il giudizio è buono nonostante il furto

Negli scorsi giorni in città si è parlato molto del furto di un'auto ad una troupe di giornalisti tedeschi ed americani in visita ad Andria. Per la precisione quattro germanici, un italiano nato in Germania e tre americani. In città dal 18 al 22 marzo ci sono stati per realizzare un articolo docu-film sulla cucina nostrana ed in particolare su quella, celebrata in tutto il mondo, di Pietro Zito. Amburgo e Salt Lake City nello Stato dello Utah, i luoghi di provenienza dei giornalisti capeggiata da Vito Avantario, corrispondente di origini andriesi, nato e residente ad Amburgo: altri componenti i tedeschi Oliver Zacharias-Toelle, Axel Leyk, Tomma Ruschmeyer, la fotografa professionale Ailine Liefeld e gli americani Matt e Julie Walker, quest'ultimi i veri registi e cameraman del documentario ed autori di un blog molto seguito (www.tigerinajar.com).

Una breve intervista testuale ha messo in luce tutti i pregi ed i difetti della nostra terra e delle nostre qualità. Capire come nasce un documentario e come i giornalisti internazionali percepiscono i nostri luoghi e i nostri sapori è un'esperienza utile per comprendere limiti e forza: «Nella nostra agenzia "Philipp und Keuntje" ad Amburgo lavoriamo per una ditta che fa utensili da cucina - ci dice Oliver Zacharias, in un ottimo italiano - L'idea di trasportare il piacere di cucinare, ha portato alla decisione di fare, per questa ditta, una rivista online sul sito ufficiale della "Neff". Volevamo raccontare molte storie della cucina europea, storie sulla passione di cucinare e sulla "goduria" del cibo buono ed abbiamo cominciato a scegliere qualche destinazione in Europa. La Puglia e la sua cucina non sono molto conosciute in Germania. La vostra cucina è semplice ma molto buona. Si cucina con condimenti e ingredienti locali e di stagione, e questo modo di fare appartiene alla filosofia "slow food". Pietro Zito fa parte di questo movimento. Nel suo ristorante cucina le vecchie ricette della terra di Andria coi ingredienti del suo giardino e orto. Ora, nella nuova Germania si parla tanto di slow food e del ritorno alla cucina fresca, stagionale e di qualità. E così che ci si interessa ancora di più del cibo "non-industriale"».

I sapori della cucina andriese e pugliese più in genere, sconosciuti ai più, ma in grado di colpire al primo assaggio: «Mi è veramente piaciuta la freschezza e la semplicità della cucina - continua Oliver - con questi sapori che non ho mai conosciuto. Il vostro modo di cucinare, non è la cucina tipica italiana che si serve nei ristoranti italiani in Germania. È molto più ricca e variegata con tante verdure diverse. E poi c'è l'olio d'oliva che è fantastico. Non ho mai assaggiato uno così buono. Sono stato colpito dall'ospitalità della gente, per esempio nel ristorante tutto il team di Zito ci ha dato una mano, dalle riprese al modo di vivere. Sfortunatamente, mi hanno rubato la macchina e questo non è positivo». Ma il giudizio complessivo resta buono. La Puglia mi sembra ancora un luogo "vero" italiano - conclude Oliver - Non sembra un paese turistico tuttavia è un paese davvero bello e ricco. Lo consiglierei per una vacanza».